Lettera di un figlio che vota NO ai genitori tentati di votare SI

Sono un giovane elettore di sinistra. Figlio di due genitori che hanno vissuto le stagioni politiche più accese di sempre. Sono figlio di una madre che, all’età di dieci anni, consegnava con mio nonno L’Unità casa per casa. Sono figlio di un padre che, all’età di diciassette anni, girava per la provincia di Brescia con Il manifesto piegato in tasca. Sono cresciuto ascoltando discorsi che cominciavano o si concludevano con “Quando c’era Berlinguer…”. È soprattutto grazie ai loro insegnamenti, intessuti di uguaglianza e partecipazione, che oggi, nel mio piccolo, sono quel che sono. Sono cresciuto a pane, acqua, solidarietà e Costituzione. Ed è proprio su quest’ultima parola, oggetto di una riforma da approvare o abrogare, che mi voglio rivolgere a loro.

Siamo così sicuri che la parte della Costituzione da migliorare sia la seconda, relativa all’ordinamento della Repubblica, e non la prima, relativa ai principi fondamentali? Sono cresciuto con l’idea che la nostra Carta Costituzionale fosse una delle più belle del mondo, scritta dalle più diverse anime politiche, dopo l’atroce esperienza del ventennio fascista. E dunque non sarebbe stato meglio aggiungere a questi meravigliosi principi fondamentali e universali per esempio, la condizione e la difesa della salute degli anziani, oppure la tutela dell’ambiente? Come avrebbero potuto del resto immaginare, i nostri Padri costituenti, che l’uomo fosse in grado di deturpare in maniera devastante il proprio territorio? E perché, inoltre, non ci domandiamo mai per quale motivo la nostra area politica di appartenenza non riesca ad intervenire efficacemente sull’articolo 3, contribuendo ad alimentare ed allargare la forbice tra chi detiene ricchezza e chi fatica ad arrivare alla fine del mese?

Siamo così sicuri che la riduzione dei costi della politica andava effettuata tramite la modifica e la riscrittura di quarantasette (47!) articoli costituzionali? È stato già ampiamente dimostrato che il risparmio effettivo finale risulti irrisorio, ai fini di tutta la mole di pagine scritte “per cambiare”.

E ancora, come è possibile che per ottenere il superamento del bicameralismo perfetto si siano ridotte le garanzie democratiche, strumento essenziale di tutte le repubbliche parlamentari? Perché, come sapete, per separare le funzioni delle due Camere si è proceduto a ridurre il Senato “ad una larva”, che non potrà mai assolvere alla funzione di contrappeso alla Camera dei Deputati, dominata dal Capo del Governo. E se un domani quel Presidente del Consiglio sarà un Trump o un Salvini? Noi ne saremo per sempre responsabili, anche se in quella elezione non lo avremo votato.

Ritenete, inoltre, giustificabile la totale cancellazione del voto rappresentativo, dato che alla Camera persisteranno di fatto le liste bloccate, mentre chi andrà al Senato lo decideranno i Consiglieri Regionali e i Sindaci? Senza tralasciare che, nella peggiore delle ipotesi, il Senato potrà diventato il luogo di riparo di sindaci e consiglieri regionali sotto inchiesta, avendo a disposizione l’immunità parlamentare. Senza tralasciare che, anche nella migliore delle ipotesi, Deputati e Senatori non eletti dai cittadini ma nominati dai capi-partito dovranno rispondere soltanto a chi li avrà fatti sedere su quei banchi. Senza tralasciare i dubbi di interpretazione su alcuni articoli, scritti talmente bene che risultano incomprensibili persino agli esperti costituzionalisti. Senza tralasciare il caos sulle materie di competenza statale e regionale, che ribalta ancora una volta la riforma del Titolo V della Costituzione del 2001. Senza tralasciare, infine, che non scompare il “ping-pong” Camera- Senato per ben ventidue materie.

Il motivo che mi ha portato a scrivervi è questo mantra ripetuto che grida “bisogna Cambiare!”, oppure “è vero, la riforma non è perfetta. Ma bisogna cambiare!”. Ecco, bene. Ma cambiare come? Siamo sicuri che stiamo portando il Paese verso una semplificazione e un’efficacia parlamentare senza precedenti? E soprattutto, era necessario? Con un debito pubblico alle stelle, la disoccupazione giovanile che non si allenta, le imprese che chiudono battenti, era necessario bloccare il paese per mesi e chiamare i cittadini a decidere (con un unico quesito, addirittura ingannevole e controverso) su una riforma complessa, per certi versi di difficile interpretazione?

E per quale motivo chi decide di votare “no” viene tacciato come anti-moderno, conservatore, gufo, immobilista? Come possiamo permettere a queste persone di trattarci in questo modo? Lo dico a voi, che avete a malincuore cambiato davvero. Voi che facevate la croce su quella falce e martello, anima del movimento contadino e operaio. Voi che nel giro di pochi anni siete passati dal PCI al PDS, dai DS al PD. Voi che nel giro di pochi anni siete passati da quella falce e martello ad una quercia, da un ulivo ad un semplice “PD” e un ramo con poche foglie. Voi che avete vissuto l’epoca della contestazione politica, a volte appoggiandola, restando sempre nei valori della legalità e della Costituzione. A voi domando: come abbiamo potuto lasciare che l’eredità della sinistra potesse sprofondare in questo servilismo del leader, in questa mera propaganda politica, condita da assegni per maggiorenni e bonus di ottanta euro? Perché abbiamo accettato silenziosamente l’appiattimento del pensiero critico e la quasi cancellazione del dibattito politico?

Ricordo una discussione in famiglia sulla marcia dei quarantamila della Fiat. Io e mamma eravamo convinti dell’azione politica di Berlinguer, al fianco degli operai di Mirafiori. Invece tu, papà, sostenevi l’errore politico di non aver capito in tempo la trasformazione del ceto medio che si stava sviluppando già allora. Discussioni serie, nel merito delle questioni. Oggi assistiamo agli schieramenti da stadio, al “o con me o contro di me”, slogan figli di regimi violenti. E non è nemmeno colpa nostra, perché sappiamo tutti chi ha politicizzato questo referendum, per primo, salvo poi rimangiarsi tutto.

Allora, vi chiedo, e qui concludo, di votare informati (come state facendo e avete sempre fatto) e di non credere alle baggianate sul progressismo e sul cambiamento. Vi chiedo di non credere a Luciano Violante, che vi narra il “Si” come un regalo per i vostri figli, giovani destinatari di questa meravigliosa riforma. Vi chiedo di avere il coraggio di dire “No” se questa riforma non vi aggrada.

Vi chiedo di votare liberamente, senza pensare che anche Salvini o i militanti di Casa Pound voteranno come voi. Vi chiedo di rifiutare questa logica perversa del “stai votando come loro”, detta da chi porta avanti un governo con Alfano e Verdini. Vi chiedo di essere Liberi, come sempre, di decidere quello che vi piace e di rifiutare quello che non vi piace. Vi chiedo di non “turarvi il naso”.

Un volta che non siete costretti a farlo.

148 commenti su “Lettera di un figlio che vota NO ai genitori tentati di votare SI”

    • Mattia Maestri chiedo scusa per non aver letto l articolo con attenzione . Comunque anch’io faccio parte di quella generazione che ha creduto, fin troppo, nella sinistra radicale. Poi poco a poco vedi che la sinistra che dovrebbe lavorare per il popolo, in realtà lavora per sé stessa , per affermare solo i soliti personaggi litigiosi che si separano per fondare un partitino che non avrà rilevanza. Che dire? Ora è arrivato il momento di mandare a casa un po di papponi che fino ad oggi hanno vissuto solo dimpolitica alle mie/nostre spalle senza mai fare qualcosa di serio ed impegnativo : parassiti di destra e sinistra tutti insieme come si sta dimostrando vergognosamente per questo referenfum

  1. sono sempre stato dalla vostra parte.
    La riforma fa schifo, ma, se bocciata, provocherà l’escalation della destra più populista che se ne arrogherà il merito.
    Io sono come i genitori citati, con lo stesso excursus e, fra i due mali, scelgo sempre il minore.
    La vittoria del NO non sarà mai riconosciuta da alcuno come una vittoria della Sinistra, anzi secondo me avrà l’effetto del famoso “aventino”.
    Difendere idee giuste è sempre auspicabile, ma certe volte bisogna guardare più lontano.
    Tutto questo, ovviamente, secondo il mio pensiero.

    • Infatti votando sì renderai semplicissimo al Trump italiano diventare padrone delle istituzioni, con un potere che nemmeno quello originale ha (perché se Trump va oltre, lì il sistema di pesi e contrappesi c’è per arginarlo, qua invece non ci sarà proprio nulla).
      PF

    • Qualcosa di Sinistra Non per niente siamo in pessime condizioni,grazie a certi modi di pensare….Non chiedono che la Costituzione sia applicata in tutta la sua stesura.No, si bloccano con certi pregiudizi..

    • Conosco alcune persone della sinistra più radicale che simpatizzano per i 5s e che alla riforma voteranno NO perché temono che i 5s possano andare al governo ..

    • Renzi non mi piace affatto. Il Jobs Act è stata la legge più di destra degli ultimi 20 anni. Ma, fra Renzi, Salvini, Brunetta, Grillo io credo di sapere quale sia il meno peggio.

    • Qualcosa di Sinistra trump in Italia viene celebrato da quella classe politica (coerente, del resto) che chiede di votare NO. Che schifo e che vergogna, ma tagliamole ste poltrone creiamo governi più stabili per far ripartire questo paese (PS forza nuova parla di svolta autoritaria, proprio loro, che se li contraddici ti inseguono con le catene. Ma di cosa stiamo parlando)

    • Monti, letta, Renzi… E ora carta da culo come costituzione se vince il si. Quando di incostituzionale hanno già fatto abbastanza mi pare. Ora vogliono essere anche autorizzati nero su bianco. Qui finiamo peggio della Grecia.

    • Teresa Boccia vorrei ricordarle che i governi che lei chiama “non votati da nessuno” sono autorizzati dalla Costituzione. Ignoranza e arroganza regnano sovrane fra le sue righe.

    • Marcella D’Alessandro se vai a vederti i sondaggi della vigilia in Italia (andati in onda a Cartabianca su Rai3), il 70% dell’elettorato del M5S preferiva Clinton. E proprio la vostra più grande paura, la vittoria del M5S, sarà più facile con un sistema istituzionale dove non esistono più i contrappesi. Tutto avrete tranne maggiore efficienza e stabilità, perché la stabilità (e studiate la storia e la teoria politica, invece di stare qui su fb a pontificare senza cognizione di causa) è data dalla coesione politica delle maggioranze non dal bicameralismo perfetto. Provate a entrare nel merito delle argomentazioni di Mattia, se vi riesce. Gli slogan lasciateli a Renzi, è più bravo di voi. ;)
      PF

    • Pierluigi Bonomi. Il popolo è sovrano per la costituzione. Ignorante sarà lei che neppure l’ha letta e si permette di giudicare gli altri. Ma può credere anche agli asini che volano se vuole.

    • Grazie della menzione ma non occorre addirittura darmi del Voi. Le MIE più grandi paure me le tengo x me. Dimostri anche profonda bassezza nell attribuirmi anche orientamenti politici, competenze, titoli di studio e hobbies. C è altro?
      Rimane il fatto che il m5s non si è voluto schierare, i sondaggi contano solo quando dite voi,grillo ha esultato e si è paragonato a Trump. Poi che altro?
      Ah nulla. Solo che il mio commento ti ha fatto rosicare e ancor di più perché il triste destino di stare a pontificare su fb in realtà è tuo. Qualcosa di sinistra? No grazie.

    • Siamo l’unico paese che va gli uni contro gli altri per la carta costituzionale che a sentire benigni fino a ieri era la più bella del mondo, invece che cacciare via un governo non eletto dal popolo (sovrano) di impuniti e mafiosi. Che pena

    • Teresa Boccia i suoi asini che volano le hanno anche detto che Benigni ha spiegato esclusivamente i principi fondamentali e non l’intera carta costituzionale? Si informi un attimo prima di accusare le persone di non aver letto la Costituzione e innalzarsi come difensore dei diritti civili.

    • Teresa Boccia mi sa che è proprio lei a non conoscere la costituzione… glielo hanno già detto ed io glielo ripeto: in Italia MAI NESSUN governo è stato eletto dal popolo, nè lo si può fare.

    • Nella lettera di questo ragazzo ci sono molti luoghi comuni a quelli che dicono no, ma che corrispondono poco alla realtà della riforma. Segnalo al ragazzo che ci sono un sacco di leggi a tutela dell’ambiente che non vengono rispettate, non è che se le metti in Costituzione lo saranno.. dipende dalla coscienza e dalla correttezza delle persone se veramente abbiamo la cultura della salvaguardia dell’ambiente. Segnalo inoltre che l’immunità non è più quella di una volta così come pensata dai Padri Costituendi, è stata modificata nel 1993, dopo Mani Pulite. Non c’è nessuna deriva autoritaria … Mamma mia…

    • Ovidio Boggio esatto, ho infatti citato l’aventino nel mio post. Si dovrebbero pensare gli scenari possibili di qualunque azione. La vittoria del SI in realtà sarebbe una modifica dell’assetto neanche molto determinante, tutt’al più un primo passo. Parliamoci chiaro: al di là dei proclami, in realtà non succede nulla di grave. Invece la vittoria del NO… l’ho già detto nel mio post. Oltretutto, per chi segue gli imbonitori… se credete che Renzi se ne vada con il NO… mi sa che vi sbagliate di brutto.

    • Ottavio Monini, insomma, le beghe della contingenza politica sono per te più importanti della Costituzione, la massima fonte del diritto del nostro ordinamento, che rimarrà mentre i governi e gli uomini passeranno. Se per te vale giocartela perchè, sempre secondo te, la vittoria del No sarebbe la vittoria delle destre (che hanno sempre osteggiato e spesso violato questa Costituzione), vota pure sì. Sei in ottima “compagnia” pure tu.

    • guarda che forse non hai capito che il referendum non è SI o NO alla Costituzione. Di piccoli ritocchi ne sono stati già fatti. Ah, questa è la quinta volta che si cerca di modificare il bicameralismo… gli ultimi furono D’Alema e Berlusconi.
      Ma comunque non mi va di far propaganda, ho solo espresso il mio punto di vista, se non ti piace per me va bene. Buona giornata.

    • Ottavio Monini Eppure penso che nel 2011 non ti sei preoccupato che per il referendum sull’acqua votavi SI come Fiamma Tricolore, Forza Nuova, La Destra ! Nei referendum importante è il quesito non con chi stai !

    • Linguaggio arrogante dei renzioti? Ma hai mai visto uno streaming 5s? O un convegno della lega? Tutta gente di classe vero? O vogliamo parlare di Brunetta e la sua dialettica da premio nobel ?

    • Mani La Veg… È quello che la gente non vuole capire. Ormai parlare di politica in Italia è come andare allo stadio. Basta solo pensare che sono tre governi non votati in democrazia. Ma il male più grosso degli italiani dopo il tumore/cancro a quanto pare è la perdita continua di memoria a breve termine.

    • Federico Quattranni mi trovi anche solo un articolo su Qualcosa di Sinistra di appoggio a D’Alema, Brunetta, Berlusconi e Salvini. Siccome non ne troverà e siccome lei è solamente un somaro che ripete slogan, vuoti per altro (come ha dimostrato Mattia in questo articolo) faccia un piacere a se stesso e accenda ogni tanto il cervello prima di scrivere un commento a un articolo che nemmeno ha letto.
      PF

  2. I tempi sono cambiati Renzi non porta avanti nessuna politica di sinistra. Il modo di votare deve cambiare e non è vero che la vittoria del no fa vincere la destra, fa vincere chi è contrario a questa riforma costituzionale

  3. Con i no su tutto si arriva ai sí su qualunque cosa. Nel caso specifico poi mi puzzano i no di certi noti personaggi, fermo il rispetto per tutti i dissenzienti in buona fede.

  4. Se volevano migliorare il nostro paese lo avrebbero fatto senza toccare la costituzione in questo modo… Se non si abbassano neppure un po’lo stipendio figuriamoci se si autoeliminano… Votano tra di loro chi esce???

  5. Nel PD si filosofeggia, argomentando come innovativa, utile, rivoluzionaria, una modifica di 47 articoli della Costituzione, tesa solo a confezionare il più bel regalo alla Finanza, alle banche, a governi che gradiscono che lo Stato sia affidato a lobbies, o a pochi nominati. Purtroppo sì dà anche agio alla destra di essere paladina in difesa di questa Costituzione, che il 5 dicembre già si impegnerà a cambiarla in maniera ancora più violenta e invasiva, ricattando il PD come fautore del cambiamento. Questa non è semplice ipotesi, è stato pubblicamente dichiarato da tutti gli esponenti in campo.
    Quindi in piena consapevolezza e nel pieno rispetto del mio libero pensiero, ritengo non ancora giunto quel momento immaginato dai Padri Fondatori della Repubblica, in cui una camera poteva essere sufficiente e garante delle nostre libertà.
    IO VOTO NO E STO CON LA COSTITUZIONE.

  6. caro Mattia, la tua lettera mi ha fatto tenerezza, io non sono tentata, io sono convinta di votare SI e le ragioni stanno proprio in tutto quello che hai scritto. la tua famiglia rispecchia la mia, anche le mie figlie votano NO ma credo che un po’ di esperienza non solo di vita ma anche di militanza politica e la saggezza che ne deriva, mi consentono una scelta consapevole e non per questo devo essere umiliata ed offesa (non da te). così come io non offendo chi la pensa diversamente da me. Non vorrei con poche battute chiudere un dibattito che merita un confronto soprattutto sereno, stiamo parlando del nostro e vostro futuro (dei giovani). La nostra Costituzione è stata continuamente calpestata e disattesa, mi riferisco soprattutto al 1° articolo. ci hanno distrutto un partito perchè solo la parola comunista era un tabù cambiando continuamente sigle, la sostanza non cambia alla fine ci sono sempre due anime destra e sinistra anche all interno di uno stesso partito. io sempre quello più a sinistra. confesso che prima di Renzi ho votato pure i cinque stelle, ho creduto in quella spinta di cambiamento. poi secondo il mio parere hanno commesso un errore storico che mi ha fatto capire quello che poi si sono rivelati. Oggi io credo in un cambiamento fatto di piccole conquiste. occorre confrontarsi con quelli che sono stati eletti in Parlamento e che ci piaccia o no dobbiamo rapportarci. Caro Mattia non è tanto approvare le leggi, a volte perfette, ma farle rispettare. quante volte aggirate, calpestate. la delusione è tanta. sono pertanto disillusa e disincantata da tutti i discorsi politici. valuto i fatti. e ad oggi io vedo un gruppo che ci sta provando. la storia, il tempo, sapranno dirci cosa abbiamo perso oppure ottenuto in questo momento storico, liberi dalle faziosità. Ciao Mattia ti ho risposto con sincerità, solo come una mamma amorevole può fare. lo devo a te e alle mie figlie.

  7. Non siate patetici !!! condivido molte delle vostre opinioni ma far passare questa cazzata come la lettera del figlio è una pagliacciata che insulta il buon senso di chi vi segue. Possiamo evitare queste cose, se non altro per essere credibili ?

    • Sono la mamma di Mattia, colui che ha scritto questa lettera.
      Mi spiace che lei la ritenga una pagliacciata e che, a suo avviso, insulti il buon senso di chi segue questa pagina. Le dirò di più: mio figlio Mattia Maestri è credibile e trasparente come lei non può neppure immaginare, dal momento che non lo conosce; mamma e papà confermano ciò che ha scritto e sono orgogliosi di lui.
      Questo è il nostro vissuto. Punto.

    • Non critico il fatto che suo figlio abbia pensato o scritto una simile lettera, ritengo disdicevole che venga portata a testimonianza in quanto una simile lettera non è rivolta ai genitori, che ben conosceranno il pensiero del figlio, ma presenti i figli come un soggetto politico che presenterebbe valori prima sconosciuti. Comunque se suo figlio la pensa in tal modo ne sia fiera ( ma non pubblichi le sue lettere )

    • Semplicemente Mattia Maestri ha scritto una lettera aperta convinto che fosse un messaggio utile per tante altre famiglie che affrontano discussioni con pareri diversi al loro interno.
      La ringrazio per il complemento perché siamo veramente fieri di lui. Buonasera.

  8. Quello che non ha mai detto e mai fatto qualcosa di sinistra vota no, l’intera gerontocrazia italiana vota no, forse è arrivato il momento che quelli di sinistra e i giovani si facciano delle domande.

  9. L’unica cosa seria e importante dell’articolo è la conclusione, non votare per appartenenza ma per gradimento.

    1) I risparmi non sono l’obiettivo principale della riforma ma una sua (positiva) conseguenza.
    2) Le garanzie democratiche (camera e senato con pari poteri) soni un sistema che ci ha storicamente reso più lenti nel legiferare, ci ha reso un paese molto instabile (63 governi in 70 anni fi storia repubblicana) e che non ha uguali al mondo.
    3) La legge elettorale della Camera (che non è parte del Referendum) puó essere migliorata o peggiorata da qualsiasi Parlamento. Col bicameralismo perfetto sono state prodotte leggi elettorali bruttissime quindi non è un vantaggio “a priori”, dipende esclusivamente dalla legge elettorale in sè (che è una legge ordinaria e non costituzionale). Peraltro il modello proposto è simile a quello che usiamo per Regioni e Comuni (c’è rischio democratico lì?) e abbiamo sperimentato che ha garantito molta più governabilità (ovvero completarare tutto il mandato).
    4) La modalità di elezione dei Senatori è ancora incerta perchè dovrà (eventualmente) seguire una legge elettorale ad hoc.
    5) Il problema immunità per i senatori puó essere posto in due modi: specifico (dipende dalla legge elettorale, voglio scegliere a chi va’ l’immunità) o generale (credo che non la debba avere nessun parlamentare).
    6) Le regole servono per organizzare la vita/le attività. Dedicare del tempo per organizzare la macchina Stato è ben speso se si migliora l’efficienza. Si paga nel breve e rende nel medio lungo periodo.
    7) Visto tutte le Corti e Commissioni che l’hanno verificato, il quesito potrà forse essere controverso ma di sicuro non ingannevole.

    Sarà complicato e noioso ma la cosa migliore è leggersela. Come giustamente viene detto nell’articolo, ci si deve informare e non si deve votare per appartenenza ma esclusivamente in base al personale gradimento.

  10. La Costituzione è “sacra”e in quanto tale non è né di destra né di sinistra. È stata scritta da persone di grande cultura e di alta statura morale.Chi vota seguendo una linea di partito mostra di essere ottuso e piccino. Non si possono accettare modifiche fatte dalla Boschi e da Verdini…Annulleremmo la Storia!

  11. La destra è morta .Votiamo no e mandiamo a casa il premier che fa politica di destra x i gruppi finanziari capitalisti che ci hanno resi schiavi. Ha rubato il futuro ai nostri figli e ci preoccupiamo di come votano gli altri .Cerchiamo di essere un popolo cosciente .un popolo di sinistra.

  12. Bisognerà turarsi il naso per votare No….più di quanto bisognerebbe turarselo per votare Si…..per andare con Salvini Berlusconi Meloni casa pound . e mettiamoci anche Grillo….forse prendere un’ altra strada sarà meglio..ne No ne Si…

  13. Facciamo una cosa, prima leggete per bene il testo della riforma, capitelo soprattutto prima di parlare a vanvera, e poi riparliamone, va ! Anche al ragazzo è sfuggito qualcosa. Se leggi in solo libri non potrai mai farti una tua idea. Ma andrai solo sulla scia di chi ti tira di più in quel momento. E smettetela di dire che chi è per il SI ha solo slogan battute e offese. Perché è vero il contrario. Leggete le vostre risposte per conferma.

    • Vorrei tanto votare no, ma se le motivazioni rimangono queste false, infondate, basate unicamente su presupposti tendenziosi rimango sempre più convinto del sì. Citare a sproposito Berlinguer, Pertini, la mamma o la Spal degli anni ’50 non basta

  14. Grazie Mattia!!!!!!!!!!! È quello che tento di ripetere da mesi a mio padre. In verità sono anni che va avanti questa lotta generazionale tra me e lui che continua a vedere in questo pd una speranza, un qualcosa che sia contrapposto al berlusconismo ( con questo termine non intendo identificare il movimento politico dello psiconano, ma un modo di fare, di pensare e purtroppo di essere che ormai è diffuso in tutta la societa’). Girerò questa tua missiva a tanti amici che continuano a vedere nel meno peggio l’unica via di uscita, ma soprattutto la inviero’ a lui, sperando di far breccia. Un abbraccio forte.
    Da un “bimbo” di 39 anni , precario, che opera nel sociale nella periferia est di Napoli.

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