Vajasse o quaquaraqua?

Negli ultimi mesi tiene banco l’ipotesi, ormai concreta, dell’imminente caduta del Governo Berlusconi.  Man mano che ci si avvicina alla data della presunta caduta (votazione di fiducia a Montecitorio e … Leggi tutto

Scuola, trasversalita’ e principio di uguaglianza

Di tagli alla scuola pubblica e all’università, ormai, si sente parlare dalla notte dei tempi, eppure nessuna delle “riforme” economiche ed istituzionali inerenti il mondo scolastico ha mai superato l’assurdo livello delle riforme Gelmini e Tremonti, una politica sull’istruzione oscura e ancor più obnubilata da un finto occhio di riguardo ad una meritocrazia che, giorno dopo giorno, mostra di essere nient’altro che una fictio scenica!

Il Ritorno di Prodi

“Il ritorno di Prodi”, vissuto dalle parti di Roma come una sorta di miracolo politico, non è solo il ritorno sulla scena politica e istituzionale italiana del fondatore dell’Ulivo e quindi del PD, ma è anche la definitiva certezza dell’abbandono di ogni velleità legata all’autosufficienza e alla vocazione maggioritaria, nonchè di ogni tentazione neo-centrista. E con lui in pista per il Quirinale, c’è speranza di evitare all’Italia un Presidente della Repubblica come Silvio Berlusconi.

Milano, il PD e la sfida del Terzo Polo

La notte piovosa come epilogo ideale. Questo il clima a Milano durante le primarie, non mutato durante la notte. I dati vengono snocciolati a intervalli di mezz’ore in quel del comitato per le primarie, e sin dal primo dato si comprende il finale: 25% delle schede scrutinate, Pisapia in vantaggio di un voto rispetto a Stefano Boeri, più staccati gli altri. Prima ancora che vengano diffusi i dati definitivi, i leader locali del PD si trasferiscono nel palazzo di fronte, sede della Federazione provinciale per interrogarsi sul risultato.Il dato finale non lascia scampo: Giuliano Pisapia vince le primarie con un distacco di quasi 3000 voti. Il delitto è consumato.