#Milano, Carmela Rozza si deve dimettere

Milano, sabato 2 aprile. Una giornata dedicata al civismo che si trasforma nella sfilata dell’inciviltà. Merito tra l’altro dell’assessore al “decoro urbano” che l’ha promossa: Carmela Rozza, ex-capogruppo del Partito Democratico promossa in giunta da Pisapia nel rimpasto di metà legislatura.

Il casus belli è stata un auto parcheggiata in divieto di sosta vicino a uno dei muri della scuola che doveva essere ripulita dai volontari. Carmela Rozza, presente, si fa prestare un rullo e vernicia la fiancata dell’automobilista incivile. Rispondendo a una violazione amministrativa con un atto che potrebbe configurarsi addirittura come illecito penale (danneggiamento, art.635 Codice Penale). Ma al di là della rilevanza penale, la cosa più grave di tutta la faccenda è la rilevanza politica e le ripercussioni etico-morali che quel gesto da “giustiziere” ha sulle giovani generazioni.

Anziché chiedere scusa, l’Assessore non ha arretrato di un millimetro e ha rivendicato il gesto, con una pezza che è risultata ben peggiore del buco. Ha infatti affermato che comunque “si tratta di pittura che non produce alcun danno sulla superficie della vettura e che è stata rimossa pochi minuti dopo da un volontario“, salvo poi dire che “voleva essere un segnale, la multa non era sufficiente. Almeno così avrà un segno della sua maleducazione.

In soldoni, un pubblico ufficiale rappresentante dello Stato afferma pubblicamente, davanti a decine di ragazzi, che la sanzione amministrativa prevista dalla legge non è sufficiente e quindi è lecito farsi giustizia da sé. Arrivando finanche a compiere un atto che potrebbe essere penalmente rilevante. Rispondere all’inciviltà con l’inciviltà. Chapeau, assessore, non c’è che dire. Non solo ha danneggiato l’istituzione che rappresenta, ma ha anche mandato un messaggio devastante alle giovani generazioni, un messaggio che è parte integrante di altre culture e di ben altre mentalità, che a Milano la giunta Pisapia ha contrastato con ogni mezzo.

Ed è proprio per questo motivo che Giuliano Pisapia dovrebbe coerentemente chiedere e ottenere le dimissioni di Carmela Rozza. E lo dovrebbe fare in ragione delle parole scritte da Václav Havel nella famosa “Lettera ad Olga”: “Non dimenticare mai, la prima piccolissima bugia detta nel nome della verità, la prima minuscola ingiustizia commessa nell’interesse della giustizia, il primo inavvertibile tradimento della morale commesso in nome della moralità delle cose significano inequivocabilmente l’inizio della fine“.

Peggiori sono le difese d’ufficio che arrivano dai sostenitori della Rozza, che straparlano dei moralismi della solita “sinistra al caviale”, dimostrando fino a che punto la degenerazione etico-morale sia penetrata nel tessuto vivo del Partito Democratico (non in tutto, per fortuna). La replica, tipica dei trinariciuti a corto di argomenti, è la seguente: “Preferite forse avere la Gelmini?” (protagonista di recente di una protesta contro le multe)

No, da cittadini impegnati sul fronte della legalità e della trasparenza, nonché della cura della città, vorremmo un assessore che dia l’esempio, soprattutto alle giovani generazioni, e si attenga alla legge. Proprio per questo, le dimissioni di Carmela Rozza sono un imperativo categorico che un uomo di legge come Giuliano Pisapia non può ignorare. Se non lo farà, macchierà il suo finale di legislatura con un fatto che è in controtendenza con il lavoro degli ultimi cinque anni della giunta.

92 commenti su “#Milano, Carmela Rozza si deve dimettere”

  1. Secondo me un altro messaggio sbagliato é quello di cancellare i graffiti in virtu della qualità della vita [???]. diciamocelo che ci sono dietro le lobby delle vernici

  2. E all’autista ignorante cosa facciamo gli diamo una medaglia? se questi ragionamenti sono di sinistra io ho buttato la mia vita e pagato molti conti invano. Siamo certi che il messaggio che la Rozza voleva dare è”farsi giustizia da soli” o potrebbe essere la sopportabile leggerezza di una Persona incavolata che vede troppo spesso l’ignoranza ed il menefreghismo farla franca?

    • All’automobilista era stata fatta la multa. Non si risponde a una sanzione amministrativa commettendo un illecito penale (danneggiamento, art.635 codice penale). Soprattutto se sei un rappresentante delle istituzioni.
      PF

    • ci risiamo….ma lei è un rappresentante delle istituzioni ha de DOVERI ben precisi e se è incazzata e non sa neppure controllarsi vada a fare un altro mestiere, chiaro no

    • Qualcosa di Sinistra sai ai nuovo ricchi dell’io sono io e voi siete…… quanto gliene frega della multa…o non la pagano…grazie a qualch amichetto..o se la pagnao se la ridono…e’ quello che spendono in drink al giorno!!!!!!!

    • Qualcosa di Sinistra la multa in italia raramente riguarda i furbetti che spesso sono nullatenenti, specie riguardo un tipo di auto in particolare. Poi, se dovesse arrivare ad Equitalia, c’è sempre Salvini… No, per me essere di sinistra vuol dire essere sempre e comunque contro l’illegalità. In quanto al danneggiamento, se era vernice loavabile come dichiarato, non sussiste.

    • Qualcosa di Sinistra In punta di penna puoi aver ragione; devo però farti notare che del politico (che ci ha messo la faccia) si è fatto nome e cognome l’ autista multato rimane anonimo e probabilmente se la ride. avendo trovato inaspettati compagni di strada. I reclamanti continue dimissioni mi sembrano la Nouvelle vague del “bar Casablanca” di Gaber.

    • Bruno Giudici l’automobilista rappresenta se stesso. L’assessore rappresenta il Comune di Milano e, in ultima istanza, lo Stato, in quanto pubblico ufficiale. Non sono decisamente sullo stesso piano.
      Quanto al “fatto non sussiste”, la “riparazione del danno” salva dalle conseguenze civili, non penali del fatto, che comunque è a querela di parte.
      Per quanto riguarda gli effetti politici, restano e sussistono eccome: l’assessore incita a farsi giustizia da sé.
      PF

    • Ok; debbo darti ragione? te la dò, ma Ti rammento che il bianco candido non esiste, e spesso bisogna ripiegare sul ragionamento in grigio che aiuta a capire il punto di vista altrui.

    • Chiara Rossi Io non lo avrei fatto, ma tento di capire le motivazioni vere di quella che Tu epiteti come “tizia”. Sono però stanco di un paese dove ognuno fà ciò che il cervelletto gli suggerisce. Io sono di cultura contadina non riesco ad accettare il sopruso l’indifferenza e l’arroganza che imperano di questi tempi. Le filippiche poi mi lasciano indifferente.

    • Bruno Giudici, ok, abbiamo capito che sei a favore della giustizia fai da te. Anche quella è un’aggravante del codice penale (visto che degli effetti politici e culturali, i più gravi, sembra non fregarvene nulla), ma fate come vi pare.
      PF

    • Qualcosa di Sinistra Sei arrivato a delle conclusioni assurde esattamente l’opposto di ciò che penso e di come mi comporto lo trovo a dir poco un atteggiamento stravagante e incapace di cogliere il vero. Tanto per capirci, mio padre è stato nelle patrie galere fasciste, io da quando uso la testa di contadino che mi ritrovo, sono sempre stato a fianco dei lavoratori e dei diseredati non a parole ma nei fatti. Non sò Tu cosa fai ed hai fatto nella vita certamente non intendo abassare il capo ed obbedire non l’ho mai fatto nella mia vita al lavoro e nell’agone politico. Ho 73 anni e sfido chiunque a portare testimonianze concrete che possano dimostrare il contrario. Spero di essere stato chiaro. Non sono uno da bar Casablanca o radical chic. Chiedo rispetto.

    • Bruno mi hai fatto riflettere col tuo post e ti ringrazio. Forse non la penseremo proprio in modo uguale ma ti rispetto moltissimo e apprezzo il fatto di mantenere la coerenza e la dignità. Un abbraccio

    • Bruno Giudici, potevi evitare il post melodrammatico. Nessuno ha detto nulla sua tua persona, ma su ciò che hai espresso. E da come hai argomentato, è difficile non capire come la pensi, ma se la pensi diversamente da come hai scritto, allora la colpa è tua che non ti sai spiegare.

      La nostra posizione è chiara ed è espressa, oltre che nell’articolo al primo commento in risposta alle tue affermazioni.

      Saluti,
      PF

    • Insomma PF , sintetizzando e banalizzando,sarei un melodrammatico imbecille. Questa è la prima volta che me lo sento dire da un non sò chi, che usa il “nostra posizione” pluralis maiestatis che mi fà tanto orrore. Ti auguro di migliorarti un pò magari anche a Tua insaputa.

  3. art. 393 c.p. è il seguente: “Chiunque, al fine indicato nell’articolo precedente, e potendo ricorrere al giudice, si fa arbitrariamente ragione da sé medesimo usando violenza o minaccia alle persone, è punito, a querela dell’offeso, con la reclusione fino a un anno.
    Se il fatto è commesso anche con violenza sulle cose, alla pena della reclusione è aggiunta la multa fino a euro 206.

    • Nessuna violenza sulle cose, una pennellata di vernice bianca lavabile che appunto e stata lavata via. Ma si possono chiedere dimissioni per questi stupidi fatti e perderci dietro tanto tempo? Tanto rumore per nulla!!!

    • E’ violenza commettere atto che lede proprietà privata.E’ violenza,parcheggiare un’auto in divieto di sosta…Dobbiamo abbracciare tutta la legge…Non solo quello che l istinto ci indica.

  4. La disapprovazione sociale, da cui nasce il senso di vergogna, prima ancora del diritto e delle conseguenti sanzioni amministrative, è proprio il meccanismo “interno ” che, presente in tutti i paesi civili, non funziona nella nostra società; di fronte alla maleducazione, al menefreghismo, alla violazione delle regole, alla cafoneria… spesso si finisce per provare comprensione, empatia con chi commette l’abuso, non verso chi ne subisce gli effetti ( non suscita indignazione che al disabile sia impedito il passaggio da un veicolo parcheggiato male su uno scivolo pedonale ): “ma in fondo capita a tutti, a chi non è capitato di violare il codice stradale, chi non è mai passato con il rosso…” : Per esperienza, ho provato a lasciare dei post-it (con un’esortazione mai maleducata al rispetto delle regole) sul cofano delle macchine parcheggiate quasi regolarmente davanti al mio portone d’ingresso, nel centro storico della mia città, ma non ho ottenuto alcun risultato. Anzi, sono stata oggetto di insultati e minacce: come mi permetto ” per cinque minuti”; ho proseguito con la mia protesta fotografando la targa dei veicoli, dopo di che mi hanno danneggiato il citofono…. Chiamare i vigili urbani, come ho fatto nei primi mesi di residenza nel quartiere, è interpretata come una dichiarazione di guerra. Credo che l’esempio dell’assessore dovrebbe essere raccolto da tutti i cittadini. Non si tratta di farsi giustizia da sé, ma di inculcare nell’altro il senso dell rispetto delle regole e l’onta ” simbolica”, lo stigma sociale che la violazione di queste deve determinare. A mali estremi estremi rimedi.

  5. pronto il bananino d’oro all’autore dell’articolo…estrema destra e estrema sinistra sulla stessa barca contro il governo…bella accoppiata di demagoghi e fanatici del bla bla bla

  6. la vogliamo smettere di essere attaccati alle formalita’ ??? i prevaricatori se ne fottono delle vostre formalita’…come i terroristi se ne fottono delle garanzie giurisdizionali !!!! combattere contro questa gente per la moralita’ e la legalita’ comn le armi spuntate del buonismo e del legalismo e’ come vuotare il mare col cucchiaino

  7. stavolta sono in disaccordo con gli admin: la “giustizia da soli” mi sembra eccessivo evocarla! Qui invece abbiamo una che agli incivili manda un messaggio, mentre al contempo una exministra seminalfabeta fa lo spot contro le multe. Delle due, è la prima che prediligo e stimo. E poi non facciamo i disinformatori: era vernice ad acqua e facilmente removibile; doverla pulire è ancora troppo poco come sanzione per il solito furbetto audi.

  8. Ma veramente fate? Un gesto così CORAGGIOSO, ALTRUISTA, GIUSTIZIALISTA e ESEMPLARE PER LA COSCIENZA CIVILE di qualsivoglia popolo, viene talmente attaccato e criticato tanto da chiedere le dimissioni del POLITICO CHE LO COMPIE?
    Ma veramente? Abbiamo un Politico che, PER LA PRIMA VOLTA, compie un gesto in onore della civiltà e della Giustizia e lo si CONDANNA?
    P.S.: La vernice era rimovibile ed è stata rimossa.
    La multa della polizia ANCORA non C’ERA.
    COMPLETAMENTE A FAVORE DEL GESTO COMPIUTO. LODE A CARMELA ROZZA.

  9. Ma veramente fate? Un gesto così CORAGGIOSO, ALTRUISTA, GIUSTIZIALISTA e ESEMPLARE PER LA COSCIENZA CIVILE di qualsivoglia popolo, viene talmente attaccato e criticato tanto da chiedere le dimissioni del POLITICO CHE LO COMPIE?
    Ma veramente? Abbiamo un Politico che, PER LA PRIMA VOLTA, compie un gesto in onore della civiltà e della Giustizia e lo si CONDANNA?
    P.S.: La vernice era rimovibile ed è stata rimossa.
    La multa della polizia ANCORA non C’ERA.
    COMPLETAMENTE A FAVORE DEL GESTO COMPIUTO. LODE A CARMELA ROZZA.

    Ora capisco perchè l’Italia è lo schifo che è oggi!

  10. sono così “stupidamente” attento ai principi che farei anche due chilometri con il mozzicone della sigaretta in mano se non trovassi un cestino o un posacenere; quindi ho titolo per dire che fin quando si vorranno giustificare comportamenti INCIVILI da parte di POLITICI… l’italia continuerà ad avere i politici che mrita.

  11. Perché mai uno scherzetto innocente e goliardico come questo provoca tanto scalpore? In fondo questa gocherellona consigliera non ha fatto altro che seguire (estendenola a iniziative ricche di creatività) la raccomandazione che il vecchio saggio cav. Silvio Berlusconi non molti anni fa propose in qualità Presidente del Consiglio (ops… Capo dello Stato, come si autonominò il leader e maestro Benito Mussolini).

    A tutti gli italiani usando (correttamente) le sue sei televisioni, Berlusconi, lamentandosi delle tasse troppo alte consigliò saggiamente di evadere le tasse.

  12. Dimissioni subito. Una vera irresponsabile e ignorante circa il suo ruolo istituzionale. Un amministratore ignorante e anche irresponsabile se ne deve andare. Un gesto da bulletta giustiziera che suggerisce che le leggi non bastano bisgona farsi giiustizia da soli. Con tutte le conseguenze del caso.

  13. mi dispiace, ma non sono assolutamente d’accordo………. portategliela via, multate l’automobilsta, toglietegli la patente se il codice lo prevede, ma restiamo per l’appunto nell’ambito del codice

  14. Se commetto un’infrazione la legge prevede che io paghi una sanzione.
    Non che arrivi un’assessora in cerca di visibilità a imbrattarla.

    Fine della questione.
    La legge prima di tutto.

  15. Ultima ora!! Governo, via al rimpasto: 13 nomi nuovi. Varato il rimpasto di governo. Alla fine il cdm ha nominatoi Ministri e i sottosegretari del governo Renzi: undici tra sottosegretari e viceministri e tre nuovo ministri, , ma serve la nomina da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Domani Tutti giureranno al Quirinale alle 19. Con il rimpasto di governo, il Nuovo centrodestra fa il pieno..Auguri !!

  16. Quante chiacchiere per uno stupido abuso di potere di chi giustamente il potere ce l’ha e lo detiene. Diciamo qualcosa di sinistra… Se si è un semplice pensionatuccio che riceve 700,00 euro è regolare che si venga
    puniti. Non per l’infrazione in quanto tale ma perché ci si è ridotti a percepire una pensionetta così miserabile. Come è diverso questo squallido numero, 700 euretti, da quello luminoso di quel mio (ex) amico, eccelso delfino governativo, che grazie alla sua participazione generosa e disinteressata a una entità religiosa in qualità di extranumerario può essere giustamente ricompensato con una pensione da 6 zeri. La povertà è una colpa e una evidente responsabilità sociale. L’incapacità di entrare nella casta e di restarne al margine è il marchio indelebile di queste personcine cosiddette pensionati. Questi pensionantucoli sono rifiuti sociali, spazzatura dell’umanità, mediocri seppiette incapaci di empatizzare con il potere degli squali e delle murene. Che osino sporcare anche sfiorandole con i loro corpi goffi, putridi, puzzolenti di aglio e di rancido vecchiume le lucide BMW e Mercedes, ma anche le Maserati, le Audi, le Lamborghini, le Ferrari, le Bugatti, le Aston Martin e persino le Bentley di chi ha saputo guadagnare il successo con il sudore della fronte è solo il risultato del fallimento della eugenetica. Perché falciare misericordiosamente migliaia di zombie, rifiuti della specie umana, impone un impegno morale e manageriale che anche una organizzazione efficiente come la IBM, malgrado la sua profonda esperienza maturata nel VietNam, non è in grado di alleviare con facilità.

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