I Cosentino contro “Il Casalese”: vogliono 1,2 milioni di euro e il ritiro dalle librerie

Evidentemente a fare bene il proprio lavoro si spaventa sempre un sacco di gente. Ciro Pellegrino, sul suo blog, rende noto che la famiglia Cosentino ha chiesto:

risarcimento danni (1,2 milioni di euro) contro editore e stampatore del libro “Il Casalese ” che mi vede fra gli autori. Alla richiesta di risarcimento se ne aggiunge un’altra: ritiro dal commercio e distruzione di tutte le copie del volume non ancora vendute.

Contro questa aggressione/intimidazione ad un gruppo di giornalisti coraggiosi noi cittadini possiamo fare una sola cosa: comprare il libro e diffonderne i contenuti. Libro che fa

l’analisi a tutto tondo della figura di uno fra i più potenti politici del Sud Italia negli ultimi quindici anni. Un personaggio dal peso rilevante,  sul cui capo pendono accuse per camorra e il cui arresto è stato fermato solo dal voto della Camera dei Deputati.

Nessuna timidezza al riguardo. E i partiti e i movimenti dovrebbero avere il coraggio e la forza di stare dalla parte degli autori.

Aggiornamento:
Giulio Cavalli sul suo blog segnala anche due eventi importanti che autori e casa editrice stanno organizzando.
Fuori dal Parlamento però, le carte e le ragioni non sono secretati. Per questo gli autori e l’editore hanno deciso di organizzare due eventi per dire a gran voce le proprie ragioni e sostenere le proprie tesi.

– Martedì 27 marzo, alle 9.30, a Napoli presso la sede dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, in via Cappella Vecchia, 8. Oltre all’editore e agli autori, parteciperanno: Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania; Lucia Licciardi, consigliere dell’Associazione napoletana della stampa.

– Giovedì 29 marzo, ore 17, a Roma, presso la FNSI in Corso V. Emanuele II, 349 . Parteciperanno insieme agli autori il presidente della FNSI, Roberto Natale, e il presidente dell’Associazione napoletana della stampa, Enzo Colimoro.

1 commento su “I Cosentino contro “Il Casalese”: vogliono 1,2 milioni di euro e il ritiro dalle librerie”

  1. Vado anche io a parlare di Art.18 perchè sento una marea di cazzate…Sentendo in giro sembra che gli operai italiani siano una marea di fancazzisti, imbroglioni e perennemente in malattia, ma trovassi un forneo o un monti del cazzo che affermino che i vestiti o le borse o le scarpe prodotte dai tedeschi siano meglio di quelle italiane… Di meglio fanno solo le auto (ma perchè marchionne è un cojone)…e basta.. Alimentare: falsificano più di noi (vedasi mozzarella blu)….Costruzioni: tolta la Porta di Brandeburgo non hanno un cazzo di monumento….. Governare: hanno anche loro qualche peccatuccio. Sport: hanno scommesse in nero come noi… E allora che l’Art. 18 venga usato da noi per mandare a cagare Monti e Forneo. Un abbraccio

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