Da Stanford arriva l’asfalto magnetico per ricaricare le auto elettriche in modalità “wireless”

La notizia è di quelle destinate a sconvolgere il futuro della mobilità e dell’approvvigionamento energetico: asfalto magnetico per permettere alle auto elettriche di ricaricarsi via wireless.

Promosso dall’Università di Stanford, USA, il programma (molto fantasiosamente denominato CARS) si basa sullo sviluppo di un sistema di ricarica a campi magnetici, capace di trasmettere wi-fi grandi quantitativi di corrente tra due bobine di metallo poste a una certa distanza.

Il funzionamento dell'asfalto magnetico - da www.tuttogreen.it

Lo studio, pubblicato sulla rivista Applied Physics Letters, parte da una scoperta fatta qualche anno fa dal Massachusetts Institute of Technology, tradotta a sua volta nella startup WiTricity. Già in passato avevamo parlato dei marciapiedi elettrici, ora i fisici si spingono a ipotizzare che questa tecnologia potrebbe un giorno essere utilizzata per creare un’autostrada elettrica dotata di canali wireless: una strada su cui i veicoli possano ricaricarsi anche in movimento e continuare a funzionare, virtualmente, all’infinito.

Fantascienza? Mica tanto. Le prime simulazioni hanno dato esiti positivi e i grandi marchi si stanno subito gettando nell’affare (state tranquilli, non la Fiat). Immaginatevi le conseguenze sul piano politico internazionale: si romperebbe la dipendenza dal petrolio, sfruttando finalmente solo energie rinnovabili.

Una rivoluzione in tutti i sensi, soprattutto per l’ambiente. Altro che TAV: il futuro passa da qua.

39 commenti su “Da Stanford arriva l’asfalto magnetico per ricaricare le auto elettriche in modalità “wireless””

  1. importante che non sia cancerogeno ..come l’ amianto..nel 1906 fu accolto come strepitosamente innovativo…

  2. Certo l’idea è eccezionale, ma dire che ” si romperebbe la dipendenza dal petrolio, sfruttando finalmente solo energie rinnovabili.”   non è necessariamente corretto, l’energia in qualche modo va prodotta, e ne va prodotta tanto quanto attualmente viene fatto col petrolio, come viene prodotta tutta questa energia a questo punto ?

  3. Scusate ma a me pare una stronzata. Almeno scritta così.
    Si mostra un disegnino con circuiti accordati, se non si da corrente non serve a un tubo. Inoltre si parla di campo elettromagnetio quindi si avvalora la tesi  che vada disperso per aria un pacco di energia elettromagnetica generata partendo da energia elettrica per recuperarne un pochetta.  Esiste già roba che funziona su questo principio, i TAG usati per esempio nelle machinette del caffé …peccato che questi dispositivi non hanno bisogno di quasi punta potenza a differenza di un auto. Un sistema del genere ha un rendimento ridicolo. Senza contare poi che un campo così potente e diffuso da poter far girare un motore stante un rendimento ridicolo avrebbe dei risultati devastanti sulla salute umana.

    Probabilmente la notizia era quella di un piccolo esperimento di trasferimento di energia mediante campo magnetico su cui giornalisti incompetenti hanno ricamato una storia degna di Giacobbo.

  4. non mi sembra credibile. La termodinamica insegna che per compiere un lavoro occorre somministrare energia. Con quale rendimento funzionerebbe il sistema?e poi con quale energia, se non dal petrolio? Escludendo per amor di patria il nucleare non esistono al momento fonti energetiche che possano sostituire i combustibili fossili.I giornalisti in vena di panzane andassero a Voyager, per non dire altrove.

  5. Non è tutto così semplice. I costi del sistema sono molto elevati, e la ricarica wireless è meno efficiente della ricarica conduttiva. Inoltre l’eliminazione della dipendenza dal petrolio è al di là da venire, visto che l’elettricità ad oggi è prodotta in larga parte dal petrolio. Usando auto elettriche il consumo di elettricità aumenta.

  6. non vorrei tarpare le ali, ma poichè il campo elettromagnetico naturale non ha nemmeno lontanamente la potenza in grado di alimentare tali dispositivi, ne discende che gli stessi non possano che essere alimentati mediante energia elettrica. Infatti non si capisce come questo progetto possa impedire che la stessa sia ancora prodotta in  quota maggioritaria da fonti fossili come avviene oggi. Comunque non si tratta di nulla di sconvolgente in via assoluta, visto che come spesso accad noi italiani avevamo già sperimentato salvo poi abbandonare l’idea, o meglio non estenderla oltre la sperimentazione, per problemi tecnici ed economici  http://it.wikipedia.org/wiki/Stream_%28trasporti%29

  7. allora:
    1 intanto l’auto elettrica va ricaricata quindi intanto bisogna riconvertire le fonti energetiche dato che l’elettricità come l’idrogeno non è una FONTE ma un VETTORE.
    2 altro k cellulari dopo qualche chilometro ci si cuoce, è insostenibile dato che bisognerebbe alimentare tipo con 50-100kW, anche pensando di costruire la macchina con la gabbia di faraday se devi scendere a pisciare?
    3 i fisici si sono spinti a pensare l’induzione 200 anni fa

    cmq l’idea è buona se pensata per la ricarica delle auto parcheggiate, per evitare colonnine, fili e problemi correlati. questo permetterebbe di usare potenze meno pericolose…. ovviamente va prima considerata l’efficienza del processo.. e il costo..
    detto ciò concordo sull’offendere la fiat per le sue politiche idiote..
    guardatevi la phylla progettata quando il governo della regione piemonte non era ancora di jean claude in collaborazione con fiat, quella era una vero passo avanti se introdotta massicciamente nelle città, senza dover fare star trek

  8. Dovresti avere materiali diversi da quelli disponibili attualmente per evitare l’inquinamento magnetico, con una permeabilità magnetica più alta si potrebbe evitare molta dispersione di flusso ma sono materiali poco pratici e costosi.

  9. Bisogna avere spirito critico, è vero, ma anche un po’ di lungimiranza. Questo è un esperimento. Potrebbe diventare il futuro… ci sono treni a levitazione magnetica, perché no? Sono stata all’aeroporto di Vienna, c’è una metro/treno che in 20 minuti vi porta in centro città, alimentata al 100% con energie rinnovabili. Io dico semplicemente, perché no?

  10. Ovvio che qui si parla di un esperimento ma nei commenti ho letto qualche piccola imprecisione. Intanto diamagnetici e superconduttori non sono fantascienza ma cose già realizzate e ampiamente conosciute e non richiedono grossi apporti di energia elettrica (per non dire che non la richiedono affatto) nelle loro applicazioni pratiche. Ho letto anche diversi commenti sullo “spreco” di energia elettromagnetica (?), ma a me risulta che la forma di energia meno nobile sia il calore (=combustione). I treni a levitazione magnetica (per esempio) sono già una realtà. Ci sono poi tram e treni particolari un po’ in tutto il mondo, diciamo sperimentali, che sfruttano al 100% energie rinnovabili (andate a Vienna e meravigliatevi), la Solvay, in Belgio, sta portando avanti un progetto per utilizzare solo energie rinnovabili per far volare gli aerei. Le energie rinnovabili in 50 anni hanno fatto passi da gigante (il solare di oggi è nettamente più efficiente del suo predecessore) e viaggiano molto più velocemente della nostra immaginazione, il wi-fi era impensabile 100 anni fa, la radio lo era 200 anni fa… 

  11. ..trovo del tutto inutile,dispendioso e complicato un progettoi del genere, basterebbe sperimentare il progetto ECOMOTOR per rendersi conto dei vantaggi ,il progetto su f.b. alla voce E C O M O T OR…

    salvatore giardiello

  12. Se la macchina viaggiando si ricarica significa che parte dell’energia cinetica posseduta dalla macchina viene convertita in energia elettrica, evidentemente accumulata nel pacco batterie. Dunque la questione della possibilità di viaggiare all’infinito è ovviamente una esagerazione che non ha fondamento fisico. L’unica modalità per la quale potrebbe essere utilizzato tale sistema è una sorta di “frenata a recupero” come quella già adottata nelle metropolitane che ad ogni stop trasferiscono in rete (invece che in accumulatori) l’energia generata durante la frenatura. Il problema è valutare che intensità di campi dovrebbero essere generati  per realizzare un sistema efficace, vista la inevitabile presenza di tratti in aria (anzichè nel materiale ferromagnetico) che si interpongono alle linee di flusso magnetico.  

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