Vajasse o quaquaraqua?
Negli ultimi mesi tiene banco l’ipotesi, ormai concreta, dell’imminente caduta del Governo Berlusconi. Man mano che ci si avvicina alla data della presunta caduta (votazione di fiducia a Montecitorio e … Leggi tutto
Rubriche degli editorialisti di QdS
Negli ultimi mesi tiene banco l’ipotesi, ormai concreta, dell’imminente caduta del Governo Berlusconi. Man mano che ci si avvicina alla data della presunta caduta (votazione di fiducia a Montecitorio e … Leggi tutto
“Il ritorno di Prodi”, vissuto dalle parti di Roma come una sorta di miracolo politico, non è solo il ritorno sulla scena politica e istituzionale italiana del fondatore dell’Ulivo e quindi del PD, ma è anche la definitiva certezza dell’abbandono di ogni velleità legata all’autosufficienza e alla vocazione maggioritaria, nonchè di ogni tentazione neo-centrista. E con lui in pista per il Quirinale, c’è speranza di evitare all’Italia un Presidente della Repubblica come Silvio Berlusconi.
La notte piovosa come epilogo ideale. Questo il clima a Milano durante le primarie, non mutato durante la notte. I dati vengono snocciolati a intervalli di mezz’ore in quel del comitato per le primarie, e sin dal primo dato si comprende il finale: 25% delle schede scrutinate, Pisapia in vantaggio di un voto rispetto a Stefano Boeri, più staccati gli altri. Prima ancora che vengano diffusi i dati definitivi, i leader locali del PD si trasferiscono nel palazzo di fronte, sede della Federazione provinciale per interrogarsi sul risultato.Il dato finale non lascia scampo: Giuliano Pisapia vince le primarie con un distacco di quasi 3000 voti. Il delitto è consumato.
“Per la giustizia sociale. Per combattere e vincere mafie e camorre. Per battere pentapartiti e governi falliti. Per vedere affermati i diritti di donne, lavoratori, giovani e pensionati. Per far crescere la democrazia e l’equità sociale.” Queste le parole dell’ultima campagna di tesseramento del PCI. Non potrebbero essere sottoscritte dal PD del 2010?
Oggi la sinistra è una tribù in esilio che vaga alla ricerca della sua prossima patria. Non è morta o viva: è in esilio.
[…] L’impressione che si riscontra da queste primarie è quella di un istituto mutuato dagli Stati Uniti e mal adattatosi nel nostro paese, sia per volontà dei vertici di partito,sia per il dubbio uso con cui son state usate finora. […]