#BastaunSi, tanto paga il #PD

Un anno fa l’annuncio: i circoli PD nel 2016 passeranno da 6.454 a 4500, un calo programmato del 30%. Lorenzo Guerini parlò di “razionalizzazione”, un modo tecnico per certificare la fuga dei militanti dal partito, passati dagli 800mila del 2012 ai 378mila del 2015. Del resto, perché farsi il discreto mazzo della militanza e pagare in media 20 euro per una tessera di partito se poi chiunqe, ogni 4 anni, può deciderne la linea pagando 2 euro? Succede anche questo quando si trasformano i congressi in beauty contest dove vince il più bello e quello con la battuta migliore.

Insomma, a furia di parlare di liquido e solido il partito è evaporato, dicono per una precisa strategia: niente partito, niente oppositori interni. In effetti, quello che non hanno capito i Civati, i Fassina e i D’Attorre è che molto probabilmente ad ogni fuoriuscita dal PD a Palazzo Chigi stappano bottiglie di champagne. Quello che gli ultras del partito gassoso non hanno capito è che l’assenza di militanti (così come dei simpatizzanti) svuota le casse del partito: è anche per questo che si “razionalizza”, perché non ci sono più soldi per mantenerle quelle sezioni, che ora chiamano circoli.

Ebbene, fatta questa premessa, il 29 ottobre il PD scenderà in piazza a Roma per sostenere il Sì alle riforme costituzionali. E fin qui, se volete, tutto bene (anche se non si è mai visto un governo che va in piazza a sostenere se stesso, almeno nelle democrazie occidentali). Il problema è la mail che è arrivata ai Segretari di Circolo, rigirata poi agli iscritti, in cui si informa che nella riunione dei Segretari regionali e provinciali tenutasi a Roma il “nazionale” predisporrà treni speciali che saranno rimborsati in toto dal partito. In particolare si legge in quella arrivata agli iscritti della provincia di Milano e di quella di Monza e Brianza (che supponiamo valga anche per il resto d’Italia):

La manifestazione si terrà in Piazza del Popolo orientativamente dalle 15 alle 17 di sabato 29 ottobre, e dovremo quindi essere a Roma per le 13.30. Il nazionale sta predisponendo due treni speciali(ovviamente A/R) da Milano. Su questo attendiamo a breve maggiori dettagli ma è chiaro che è bene prenotare il posto il prima possibile. Oltre ai treni potranno essere organizzati anche dei pullman, che – come i treni – saranno rimborsati dal nazionale. Vista l’importanza della manifestazione, vi chiediamo di attivarvi fin da subito per diffondere l’informazione e promuovere la partecipazione.

Ora, la domanda è: da dove vengono presi i soldi per portare verosimilmente gente da tutta Italia a Roma? Se non è per tutta Italia, perché ci sono treni speciali solo da Milano? Di fronte a una situazione delle casse di partito così problematica, non era meglio investire quei soldi in modo diverso? Che ci fossero tariffe agevolate per andare a manifestazioni nazionali per treni è tradizione consolidata, però il singolo partecipante pagava comunque il suo biglietto.

Chi solitamente provvedeva al rimborso totale delle spese di viaggio apparteneva a un’altra fazione politica: il 29 settembre scorso ha compiuto 80 anni. Fatevi delle domande e datevi delle risposte.

23 commenti su “#BastaunSi, tanto paga il #PD”

    • Quindi secondo te i 500mila euro ottenuti da rimborso coprono tutte le spese della propaganda del Sì, ivi compresa la partecipazione di qualche centinaio di migliaia di persone in piazza a Roma da tutta Italia. Credici. ;)
      PF

    • Licia Cau se non sei informata su come si sono sempre fatte le manifestazioni, è un problema tuo: sono sempre esistite le tariffe speciali (e leggeteli gli articoli ogni tanto prima di commentarli), ma ognuno si è sempre pagato il suo biglietto (scontato) da sé. Per quanto riguarda il caso in questione, metti in dubbio una mail ufficiale arrivata agli iscritti dai segretari di Circolo? Anche di fronte all’evidenza negate come nemmeno i berluscones dei tempi d’oro. Fatevi delle domande.
      PF

    • Licia Cau della serie, voler far finta di non capire: nessuno ha contestato che i prezzi possano essere scontati (perché così appunto fanno tutti), bensì che vi possa essere il rimborso totale di pullman e treni da parte del “nazionale”, come riportato nella mail (contenuta nell’articolo). ;)
      PF

    • Ho letto l’articolo ma sai per crederti sulla parola dovrei essere cattolica praticante. Hai scritto di mail ricevute dai circoli pubblicala se vuoi essere credibile

    • Dall’articolo, il testo della mail
      “La manifestazione si terrà in Piazza del Popolo orientativamente dalle 15 alle 17 di sabato 29 ottobre, e dovremo quindi essere a Roma per le 13.30. Il nazionale sta predisponendo due treni speciali(ovviamente A/R) da Milano. Su questo attendiamo a breve maggiori dettagli ma è chiaro che è bene prenotare il posto il prima possibile. Oltre ai treni potranno essere organizzati anche dei pullman, che – come i treni – saranno rimborsati dal nazionale. Vista l’importanza della manifestazione, vi chiediamo di attivarvi fin da subito per diffondere l’informazione e promuovere la partecipazione.”

      Poi se sostieni che l’autore stia mentendo è un altro discorso.

  1. Certo che la raccolta di 500.000 firme per raggranellare 500.000€ è stata geniale. Soprattutto se si pensa che su nessun giornale, tranne forse Il Fatto, ha spiegato a cosa servivano le firme tanto più se si considera che il referendum si sarebbe comunque fatto. L’avesse avuta Berlusca quest’idea, si sarebbe rivoltato un paese intero. Qui invece regna la quiescenza totale. Che certe volte mi viene da pensare che le famose scie chimiche in realtà servono a disperdere bromuro. Ma si sa che quando si bada al concreto e alla pagnotta …i massimi sistemi possono aspettare.

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