#PrayforParis, un bel tacer non fu mai scritto

“Ancora l’orrore. Stasera sospendiamo la nostra campagna elettorale fino a nuovo ordine.”, così ha scritto su twitter Marine Le Pen, leader del Front National, a proposito della strage di Parigi. Unica dichiarazione ufficiale dell’icona della nuova destra che ha tanti ammiratori in Italia, a partire da Matteo Salvini.

Ebbene, mentre l’originale mantiene una posizione che è solo da ammirare, i suoi ammiratori italiani ne hanno approfittato per vomitare odio e veleno, senza nemmeno aspettare il conto finale dei morti (che ancora non c’è, ma siamo sulle 160 vittime per ora). Qualcuno dirà: chissenefrega del conteggio finale. Invece a me frega, perché gli ennesimi morti innocenti meritano più rispetto.

A caldo, qualche ora fa, riuscivo solo a provare sgomento e dolore. Non è cambiata ora che sono le otto del mattino quella sensazione di smarrimento di fronte a tanto orrore, a tanto odio. E proprio perché ieri sera ero a un bel dibattito sull’immigrazione, dove ho ascoltato anche le storie di chi è venuto in questo Paese non per delinquere, ma per contribuire al suo progresso civile ed economico, dato che non poteva più farlo nel suo paese flagellato dalla guerra, mi rifiuto di cedere al ricatto dei terroristi e mi rifiuto di combatterli sul loro stesso terreno, quello dell’odio generalizzato verso una religione e una cultura diversi dalla mia.

Detto questo, è urgente elaborare una strategia politica seria e nuova, che non passi dall’odio ma nemmeno dall’indifferenza o dalla minimizzazione del problema. Perché non è ammissibile che muoiano altri innocenti per colpa del fanatismo inculcato dai soliti maiali che indottrinano per generare solo odio e altra violenza e servire i propri obiettivi eminentemente politici.

Ora però pensiamo alle vittime, alle loro famiglie, ai loro amici. E rispettiamo quel dolore, che è anche nostro, perché di fronte alla vita umana che si spezza dovremmo tutti avere il coraggio di restare in silenzio. Alle analisi politiche, sociali etc. ci penseremo poi. Sciacalli in servizio permanente permettendo.

15 commenti su “#PrayforParis, un bel tacer non fu mai scritto”

  1. Il senso dello Stato lo ha dimostrato perché questa consapevolezza è molto forte in tutti i Francesi e da Francese si è comportata. Da cosa deriva ciò? Dal fatto che la Francia è stata la patria dell’Illuminismo, è stata in grado di fare una Rivoluzione (con tutti gli errori ed orrori letti a posteriori), è un Paese che si fonda sui principi di Libertà, Uguaglianza e Fraternità. Tutto ciò ha permesso di rendere la Francia un Paese che ha accolto tutti gli artisti perché gli artisti rappresentano la Libertà a tutto tondo. Mi fermo qui per non diventare logorroica, ma riflessioni sulla Francia e sul senso “di sentirsi parte di un Paese” da parte dei Francesi diventerebbe lungo. Una domanda però la pongo: cos’è l’Italia? Dalle prime reazioni “di pancia” che ho letto non posso che dare ragione a Metternich: “l’Italia è solo un’espressione geografica”. Buona, se buona si può dire, giornata a tutti.

  2. Si è fermata perché imposto dallo stato che ha vietato tutte le manifestazioni altrimenti la becera col cavolo che si sarebbe fermata, probabilmente non vede l’ora di attaccare con le sue stronzate

  3. non avrei mai pensato di condividere un’iniziativa della le pen, ma in questo mondo sempre più assurdo capita anche questo…. stendendo un velo pietoso su quanti qui da noi fanno campagna elettorale sui morti e sparano in giro supercazzole, posso solo aggiungere che non vi è nulla i più vulnerabile di una società complessa che vuole mantenete almeno una parvenza di assetto democratico, che anche se ci trasformassimo (dio non voglia…) in stati militarizzati, questo non risolverebbe niente perchè qui stiamo parlando di francesi, italiani, inglesi etc etc di seconda e terza generazione, non certo di “quinte colonne” arrivate sui barconi e che la causa scatenante di tutto questo casino, oltre ad un confronto sempre più acceso all’interno stesso del mondo mussulmano, sono i casini che siamo riusciti a combinare dovunque siamo andati ad esportare la democrazia o a cercare le fottutissime armi di distruzione di massa. siamo riusciti a vincere tutte le guerre in cui l’occidente si è impegnato in questi ultimi ultimi, ma abbiamo regolarmente perso la pace….

  4. Se fosse avvenuto in Italia un episodio del genere ci sarebbe stata la rincorsa per sciacallare nel “salotto” di Vespa o nei vari cubicoli mediaset dive i vari Brunetta, Salvini etc. avrebbero preso la palla al balzo per i loro farneticanti proclami di bassa propaganda. Puttroppo, e mi duole dirlo, a noi Italiani quello che manca è proprio il senso di appartenenza, lo spirito di comunità e di solidarietà. Per questo il gesti della Le Pen, che in qualsiasi momento ho sempre disprezzato, in questo momento è esemplare, soprattutto per la destra becera e zotica nostrana

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