Matteo, non offendiamo le bestie

Non c’è Pd contro le destre, ma umani contro le bestie. Dobbiamo tornare a essere umani.

E bravo, Matteo. Sei riuscito pure a fare la rima. Mediaticamente lo slogan è una bomba, una vera e propria bomba. Tant’è che il principale destinatario del messaggio, l’altro Matteo, quello a cui noi abbiamo dedicato amorevolmente #StudiaSomaro (chiedendo scusa ai somari), non ha potuto far altro che reagire come potrebbe fare un bambino delle elementari, dandoti del “clandestino”. Cosa c’entra? Nulla, ma si sa, la politica italiana oramai è ridotta a un livello tale che l’asilo mariuccia al confronto sembra la Scuola di Francoforte.

Il punto, però, è un altro: non c’è bestia che possa essere usata per descrivere la crudeltà e la disumanità di chi usa la paura per rinforzare i confini di una comunità che non esiste più (grazie al Capitalismo in forma liquida, cfr Baumann) e trasforma lo “straniero” nel capro espiatorio di tutti i mali della società.

E’ vero, nella cultura occidentale appellare qualcuno dandogli dell’animale è sinonimo di basso livello culturale, rozzezza, ferocia etc. In linea puramente teorica è tutto molto giusto, del resto Cultura e Natura sono in antitesi da quando noi abbiamo creato la prima per difenderci dalla seconda, essendo gli animali più sfigati sulla faccia della terra, ed è proprio grazie alla Cultura se siamo ai vertici della catena alimentare.

Il punto è che le “Bestie”, vivendo secondo natura, seguendo l’istinto, sono del tutto inconsapevoli delle proprie azioni. Inoltre, anche l’azione più feroce, come quella di uccidere un altro animale, viene compiuta per placare la fame o per difendersi, mai per perseguire più potere, più ricchezza. Due cose per cui l’uomo civilizzato ha distrutto e sta distruggendo questo pianeta e milioni di vite di esseri umani e di “bestie”.

Per esempio, caro Matteo, io trovo molto più da “bestia” catturare uno squalo, mozzargli la pinna (cibo per cui vanno pazzi milioni di asiatici) e poi rilasciarlo in acqua, facendolo morire tra atroci sofferenze, che lo stesso squalo che scambia un surfista per la sua preda naturale (foca o leone marino) e lo azzanna. La prima è qualificata come una pratica umana, la seconda da “bestia”, eppure io non trovo alcuna traccia di umanità nella prima.

Le “bestie” agiscono per istinto, per soddisfare un bisogno biologico: i razzisti “umani” no. La “bestia” non odia, l’uomo sì. Il razzista decide volontariamente di dire quello che dice e fare quello che fa. Le “bestie” no. Hai ragione a dire che non c’è il “PD contro le destre”, perché infatti ci andate a braccetto su molte questioni, a partire da quelle economiche.

Ma lo scontro qui è uno scontro tra uomini civili e uomini incivili. Le bestie hanno subito e stanno subendo già abbastanza torti dal genere umano per essere paragonate a un razzista.

20 commenti su “Matteo, non offendiamo le bestie”

  1. Va bene che siete contro, ma questo post é una grande cazzata! Ha usato il termine “bestia” per far infervorare le destre mentre stava tenendo un discorso tra i più umanitari fatti ultimamente in Italia. Per un attimo pensate ai quei poveri cristi, non a chi ha la bandiera più rossa!

  2. no, e’ che non si evolve lui… e’ un luogo comune stupido e non vero soprattutto. per far infervorare le destre ci vuole tutto quello che lui non ha…e soprattutto le parole devono avere un senso.. e questo non ce l’hanno.

  3. Chi continua ad acquistare gli f35 dicendo di non farlo come lo chiamereste’ chi si fà finanziare dalle fabbriche di armi ,poi vendute in mediooriente come lo chiamereste? REnzi? No pezzo di merda!11!111

  4. una giusta analisi, anche se parziale.Renzi,però,secondo me ha utilizzato un linguaggio efficace per colpire, come ammesso nell’articolo stesso.E’ parziale ,invece,come analisi perchè purtroppo una parte consistente di razzisti,quelli non indotti ad esserlo da una certa “informazione”,non solo tali solo per scelta ma anche per un cervello dominato dai più bassi istinti,appunto,bestiali.Soggetti che non cambieranno mai il loro punto di vista nonostante qualsiasi tentativo di argomentare in maniera razionale e verificabile

  5. Invece far venire quei disgraziati, trattarli come marciume, costringendoli a prostituirsi, elemosinare o delinquere, facendo arricchire la mafia, è altamente umano…certo. infatti ho letto di tanti comunisti che hanno preso in casa degli sfortunati…a parte quelli che ovviamente gli fanno pulire casa o badare ad un anziano, pagandoli cosí poco che arrivano a malapena a fine mese abitando in 5 in 70 mq, questo invece è da uomini generosi…si ne vedo cosí tanti distribuire aiuti. Peró intanto leviamo i poveri dagli alloggi popolari, tanto un parente che li ospita se lo trovano

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