L’Abolizione dell’IMU promessa da Enrico Letta? Un regalo ai più ricchi

di Pierpaolo Farina

Comincia bene Enrico Letta. Nel suo discorso di insediamento ci mancava promettesse anche la pace nel mondo e i viaggi low cost sulla luna e poi ci sarebbe stato tutto. Tanti i buoni propositi, ma nessuna indicazione su dove prendere i soldi per attuarli (o meglio, si lascia intuire, sempre ai soliti noti).

Ma quello che lascia più di stucco è l’affermazione, mutuata dal cavallo di battaglia di Silvio Berlusconi, a proposito dell’eliminazione dell’IMU da giugno. Che va nettamente in controtendenza con quanto da sempre affermato dal PD e dallo stesso Letta, quando era vice-segretario del partito.

Senza contare una cosa: l’abolizione dell’IMU sulla prima casa, alla fine della fiera, sarebbe l’ennesimo regalo ai più ricchi. Lo mette in luce Antonio Misiani in uno studio per NENS (centro studi fondato nel 2001 da Visco e Bersani).

Dai dati risulta infatti che, nel complesso, il 20% dei contribuenti più “ricchi” ha versato il 44,65% dell’imposta, mentre il 20% di quelli più poveri solo il 5,08%.

Ma la domanda è: da dove prenderanno i 4 miliardi per coprire il buco dell’IMU sulla prima casa? Dall’IVA? Letta assicura che non verrà toccata. E allora delle due l’una: o Letta ci sta prendendo in giro o, molto semplicemente, non sa nemmeno come funziona un bilancio statale. Propendo per la prima, a meno che questo non sia un bluff per tenere buono Berlusconi e soci.

Dubito fortemente.