Queste parole sono prese dalle conclusioni all’Assemblea degli operai comunisti lombardi, tenutasi a Milano il 30 gennaio 1977. Enrico Berlinguer chiude il discorso citando Phan Van Dong. In tempi di crisi, soprattutto della Sinistra, fa bene rileggerlo.
Qualcuno, sentendoci parlare tanto di austerità, ha creduto di poter fare della facile ironia: forse, voi comunisti – hanno detto – state diventando degli asceti, dei moralisti? Risponderò con le parole che disse, mentre infuriava ancora la guerra nel Vietnam, il primo ministro di quel paese, compagno Phan Van Dong: “Il socialismo non significa ascetismo. Sostenere una simile argomentazione sarebbe ridicolo, reazionario. L’uomo è fatto per essere felice: solo che non è necessario, per essere felici, avere un’automobile… Oltre un certo limite materiale le cose materiali non contano poi granché; e allora la vita si concentra nei suoi aspetti culturali e morali. Noi vogliamo che la nostra vita sia una vita completa, multilaterale, ricca e piena, una vita nella quale l’uomo esprima tutti i suoi valori reali. È questo che dà un senso alla vita, che dà valore a un popolo”. […]
E, di fronte a certi petulanti, lasciate, compagne e compagni, che, concludendo, io ricordi quel famoso verso di Dante con cui Carlo Marx chiuse la prefazione alla prima edizione del Capitale: “Segui il tuo corso e lascia dir le genti”.
Però aiuta ;)
Non certo in un ingorgo cittadino….
E’ necessario, se per lavorare non ne puoi fare a meno. Ahah
se è per questo si vive anche senza la patente di guida (con qualche difficoltà, ma questo non vuo dire infelicità)
la mia non è una macchina, ma un ferro vecchio che cammina ..purtroppo lavorando con i turni mi è molto difficile rinunciare, ma potendo lo farei molto volentieri!!
se potessi , ovvero se funzionassero i mezzi pubblici , ne farei a meno moooolto volentieri. Purtroppo non ho scelta.
Ma leggete prima di commentare? Non e’ necessaria per essere felici non per andare a lavorare!!! Fantastico Berlinguer!
Beh..allora gli operai lombardi erano di sinistra…comunisti..ma stavano gia’ cadendo nelle mani dei nazifascisti..e pidduisti..craxi era gia’ a tessere la tela!Mi rimase impressa la frase del cognato..grido a degli operai d’andare ..a lavorare:-(
Grande, dolce, Enrico.
Enrico speriamo che stia facendo sonni tranquilli, sono sicuro che non sarebbe in sintonia con le scelte di oggi, ci manca tantissimo un uomo come lui, ciaoooooooooooooooo
questi sono alcuni degli ideali che si sono persi x andare dietro al consumismo.
Anche lui però aveva un’automobile!! :(
…si ma lottava per chi non ce l’aveva…..
Cara Simona Russo,bisogna essere e non apparire.Questo é il messaggio del grande ENRICO BERLINGUER.Io non ti stimo per quello che hai ma per quello che sei.
Simona, fatti raccontare da Mario Benedetti, il meccanico di Enrico, che macchina aveva… lo trovi ancora a Ponte Milvio, alla stazione dell’AGIP…
I ragazzi di eb.it
Simona se non hai capito il messaggio e’ dura allora. .. Enrico spiegava che veniva dato troppo valore alla materialità e poco agli ideali. ..figuriamoci oggi!!!!
Aveva ragione.