Il socialismo ai ricchi, il neo-liberismo ai poveri

L’Italia fa scuola. E in tutto il mondo oramai si assiste all’assurdo paradosso per cui lo Stato si assume il rischio di impresa di finanzieri e banchieri, per salvare i quali si distrugge lo stato sociale. E così si statalizzano le perdite e si privatizzano gli utili. E i soliti noti pagano. Mentre i soliti ignoti la fanno franca.

Propaganda Anarco-Capitalista

Siamo ancora una volta di fronte ad un atto di propaganda spudorata privo di nessun razionale riscontro nella realtà socio-economica. In più, la proposta di modifica costituzionale dell’articolo 41, che odora di una spaventosa deriva liberista, sembra non promettere nulla di buono per il nostro sistema economico.

E’ solo una Questione di Merito

L’uccisione della meritocrazia è l’unico modo per impedire qualsiasi riscatto ai poveri e ai sottomessi, creando sempre più masse di diseredati, disoccupati e disgraziati contrapposte ad elite di baroni ricchissimi. Qualcuno dice che sono finiti i tempi della lotta di classe: ma le classi continueranno ad esistere finché perdureranno clientelismo, cooptazione e familismo amorale.