Uccidiamo la mafia!

Lo scandalo degli scandali, il male di tutti i mali italiani ha un nome ben preciso: mafia( con la “m” minuscola”).

C’era una volta la FIAT, c’era una volta l’Italia. Ora c’e’ solo Marchionne.

FIAT. Fabbrica Italiana Automobili Torino. È sorprendente come, nel misero e deprimente dibattito odierno, nessuno si prenda la briga di far sapere agli Italiani che nessuna delle componenti di questo acronimo (che per oltre cent’anni è stato foraggiato con i soldi pubblici) è più vera.

Difatti, non è più una fabbrica (lo stabilimento di Mirafiori, che alla fine degli anni ’70 contava più di 60.000 operai, ora ne ha poco meno di 10.000); non fa più automobili (il maggior valore lo fa con altri prodotti e altre attività); non è più a Torino (il grosso è delocalizzato in giro per il mondo); soprattutto, non è più italiana.

98 miliardi in cerca di Riscossione

98 miliardi di euro: l’equivalente di tre finanziarie e all’incirca 10 tesoretti. A fronte di miliardi di tagli nei settori strategici del Paese (Università, Ricerca e Green Economy), questa somma potrebbe essere a disposizione del Governo per fare veramente le riforme di cui ha bisogno l’Italia. Ma i soliti conflitti di interessi e la solita commistione tra politica e affari, tra pubblico e privato (leggi Questione Morale) rischia di mandare in fumo investimenti per miliardi. In nome di chi e di quale mandato i partiti preferiscono regalare 98 miliardi alle società che gestiscono i circuiti di slot machines?