Lo avete ammazzato voi

A cosa sto pensando?

Sto pensando ai miei amici, a mio fratello, al mio migliore amico. A me. Quello che è successo al ragazzino di 16 anni sarebbe potuto succedere a chiunque.

Togliersi la vita davanti alla propria madre. Ma com’è possibile? Non me lo riesco a spiegare… la vergogna? La paura? Non lo so. E non interesserà sicuramente a nessuno di tutti quelli che nell’arco di due ore si sono scopiazzati gli articoli a vicenda, alla velocità della luce, per uscire il prima possibile sull’edizione web del proprio giornale e fare un po’ di clic con la morte di un ragazzo. Perché è questo che conta no?

Un bel titolo, l’immagine di una volante a sirene accese e una storia all’altezza. Il gioco è fatto. Ma non frega proprio un cazzo a nessuno di lui: si faceva le canne a scuola, forse spacciava.

È un paese strano, il nostro, dove i soggetti socialmente più pericolosi sono sempre impuniti, sempre liberi, sempre nei posti di comando. Dei geni, degli eroi. Che bravi. E che bravi quelli che sono sempre pronti a puntare il dito, appena qualcuno più debole di loro è in ginocchio. A disprezzarlo. Schifarlo.

Ma stiamo perdendo tempo. Una legge per dare dignità a queste persone c’è: è in parlamento, aspetta ancora di essere discussa seriamente. Figuriamoci approvata. Aspetta ancora che qualcuno le dia l’importanza che merita, in questo paese. Ma chi lo dovrebbe fare è troppo impegnato a sgridare un rapper che fa piangere i bambini. Ma vaffanculo.

Tredici anni fa, proprio il 14 febbraio, se ne andava anche un altro Uomo. Anche lui si toglieva la vita, almeno così ci dicono, solo in una stanza di albergo. Solo in mezzo a tutti. Forse è di questo che aveva paura quel ragazzo di sedici anni.

A volte vivere in questo paese mi fa paura.
A volte sogno di cambiarlo.

«Marco, perché vai così forte in salita?»
«Per abbreviare la mia agonia.»

24 commenti su “Lo avete ammazzato voi”

    • Al di là della piazza, forse bisognerebbe cacciarli via anche con il voto. Non votando ad esempio per quelli che ipocritamente si oppongono a una legge che toglierebbe soldi alle mafie e regolerebbe quello che ora è un mercato libero e senza controlli, soprattutto sulla qualità di quel che viene venduto.
      PF

    • Io personalmente non ho mai saltato né una politica ne una Europa né una referendaria perche’ il voto è l’unica arma democratica che abbiamo e col cazzo che gliela lascio a questi soggetti che ti fanno schifare la politica X continuare a fare i cazzi loro e hai voglia di dire vado a votare il meno peggio !!!!!! Ma quale ma dove????? Io il giorno dopo di una chiamata alle urne mi sento incazzatissimo come quando guardi una puntata di report ( trasmissione intelligentissima fatta da dei signori giornalisti con a capo fino a poco tempo fa da una grandissima donna e giornalista con la G maiuscola che ha anche nel cognome ) che fanno denunce importantissime ma il giorno dopo non è cambiata una beata minchia e la cosa mi distrugge specie X i giovani

  1. I nostri ragazzi sono continuamente minacciati dal sentimento di vergogna perché non siamo stati abbastanza attenti ad evitare che l’immagine che si offre agli altri dominasse ciò che si è, come ci si sente. Siamo una società narcisista. La Perfezione (una Dea crudele e inesistente) ci fa fuori tutti nello sforzo snervante di raggiungerla.

  2. Diciamo che la vergogna e’ massivamente utilizzata come strumenti educativo. Non voglio entrare nel merito del fatto specifico e non si dovrebbe perche’ il problema qui e’ una vicenda privata che poco c’entra con la legalizzazione o meno delle droghe leggere. Gia’ che ci siamo visto che questo e’ uno spazio di riflessione riflettiamo bene anche su cosa si intende per educazione e sugli strumenti che utilizziamo. E’ una questione molto politica anche questa.

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