Qualche consiglio agli amici di #Sala

Sarà un post breve, di modo che sia il più chiaro possibile ai principali destinatari, che negli ultimi giorni sembrano non aver capito un’emerita fava del voto del 5 giugno e insistono con pratiche e parole d’ordine che li porteranno solamente a riconsegnare la città al centrodestra (capita, quando si sbaglia candidato, eppure nulla è perduto, a parte 5 municipi su 9, grazie a una demenziale legge elettorale approvata dalla maggioranza consiliare uscente che non prevede il ballottaggio se si supera il 40% dei voti, regalando un paio di municipi per una manciata di voti).

Da elettore che a votare ci va sempre (e lo farà anche il 19 giugno), mi permetto di dare qualche consiglio spassionato, poi i diretti interessati sono liberi di fare come vogliono:

1) Continuare a dire “Votate per noi perché sennò arrivano gli altri“, oltre a portare sfiga, fa scientificamente votare per gli altri;

2) E’ difficile che si vinca al ballottaggio, se cominciate già a dire, dopo 4 gg a promettere di tutto, che non ve ne frega più nulla dei voti di noialtri “perché abbiamo una dignità” (quale, visto che per una poltrona avete fatto più piroette di Bolle nello Schiaccianoci, solo che Bolle è bello da vedere, voi no);

3) Non ci interessa che ci promettiate mari e monti (tanto si sa che non manterrete una virgola di quello che dite), chi scrive ha votato Penati in provincia e in Regione e il suo primo voto a 19 anni l’ha dato al PD di Veltroni che nella sua circoscrizione candidava la Binetti nel listino bloccato (quel PD al confronto dell’attuale era un’avanguardia rivoluzionaria del socialismo), quindi capite che non è promettendoci qualcosa che ci porterete al voto.

Per convincerci ad andare a votare (e a farlo votando Sala e non annullando la scheda), voialtri dovreste mostrare un po’ di umiltà, ammettere che avevate torto e che il 5 giugno è stato un disastro, ma che se vi ridiamo fiducia voi vi impegnate a non portare avanti politiche di destra nella gestione del Comune.

E quando dico “vi impegnate”, mi rivolgo a quelli che verrebbero eletti in caso di vittoria di Sala (quelli perbene, non quelli delle piroette), ai quali non deve passare nemmeno per l’anticamera del cervello, come è avvenuto in passato, la tentazione di pigiare un bottoneperché io mi fido del Sindaco o dell’Assessore“, approvando porcate per “lealtà alla coalizione” (fregandosene di quella al programma e agli elettori).

Se non vi è chiaro, assumetevi (sia quelli delle piroette, sia quelli perbene) la responsabilità di riconsegnare la città al centrodestra (5 municipi su 9, come ricordato sopra, sono già in mano loro).

Fine delle trasmissioni, andate in pace e fate venire voglia alla gente di andare a votare, non perché così vince Sala, ma perché per quella cabina così anonima gente molto più giovane di me 71 anni fa ci è morta.

Grazie.

6 commenti su “Qualche consiglio agli amici di #Sala”

    • Ma se ho commentato il primo punto dell’articolo…

      Tra l’altro a un ballottaggio è appunto scegliere tra A o B, quindi mi sembra coerente cercare di portare dalla propria parte più gente possibile.
      In caso non si riuscisse la responsabilità sarà sicuramente di tutta la coalizione, però anche di chi non sarà andato ad esprimere il proprio voto…

    • Alessio, ci sono tanti modi per convincere la gente a votarti, usare l’argomento “sennò vincono gli altri”, ha già portato parecchia sfortuna in passato (e statisticamente aliena consensi). Se si insiste con un certo tipo di comunicazione, la colpa, da che mondo è mondo, non sarà di chi non ha votato per loro, ma di chi ha sbagliato candidato e campagna elettorale: se un’azienda sbaglia a lanciare un prodotto sul mercato, la colpa non è del consumatore, ma dell’azienda. Detto questo, l’articolo è molto più argomentato del primo punto e ci si aspetterebbe almeno un commento organico, senza frecciatine inutili e banali su “Berlinguer redivivo”. Ciao!
      (PF)

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