#Rifugiati, se il “buon cattolico” è contro il Papa

Basterebbe citare Matteo, 25, 35-40, una delle pagine più belle dei Vangeli anche per chi – come chi vi scrive – non crede, per porre a bada il dibattito entro il mondo cattolico orizzontale sull’attuale questione dell’ospitalità alle centinaia di migliaia di persone che stanno bussando alla porta dell’Unione Europea

Non è accaduto così, come riferisce La Repubblica, in una parrocchia del Vicentino quando il parroco di Valle di Castelgomberto aveva deciso di accogliere almeno una famiglia di rifugiati in ogni diocesi. In men che non si dica don Luigi Mozzo si è ritrovato un’assemblea «avvelenata» di fedeli che fra urla e cori da stadio ha sommerso lui e altri (pochi) fedeli che volevano accogliere quei bisognosi, come nella prassi del messaggio cristiano.

Piccolo dettaglio: tutto ciò, come è deducibile dalla logica dell’articolo, è avvenuto poche ore prima che Papa Francesco dall’Angelus del 6 settembre chiedesse a ogni parrocchia di accogliere almeno una famiglia di rifugiati. E secondo il parroco le parole Papa non cambieranno l’opinione dell’80% dei suoi parrocchiani, «gente che ha costruito la canonica per i preti, non per i musulmani».

È il crollo di un mito che ha riempito per anni e anni la bocca a commentatori e giornalisti che si sforzavano di trovare fra i fedeli cattolici quello più progressista, più riformista, più umanista, più comunista. La cosiddetta “Chiesa dal basso”, quella dei fedeli di ogni giorno, in contrapposizione alla “Chiesa verticista”, delle gerarchie e dei codici di diritto canonico, si sta rivelando come una fucina assolutamente definibile come razzista, omofoba – la fantomatica e millantatoria “ideologia gender” è nata proprio “dal basso” e poi diffusasi in alcune frange del clero – e, in una parola, anticristiana.

Quell’80% di fedeli che cita don Mozzo probabilmente va a costituire in grande parte l’elettorato del leader della Lega Nord.

Il punto dirimente non è tanto la creazione da parte della Chiesa dal basso dell’ideologia gender che – diciamolo con chiarezza – fa parte della lotta per il mantenimento della dottrina clericale all’interno della società italiana, quanto lo scollamento dei fedeli da una tematica, quella dell’accoglimento di persone che scappano da guerra e povertà, che non dovrebbe avere alibi nel cuore del buon cristiano.

Ascoltando la testimonianza di questo parroco di un piccolo paesino nel Veneto, leggendo i commenti sotto le invettive di Salvini contro monsignor Galantino, giustissime nella sostanza se si guarda alla laicità come a un valore ma non rispondenti agli ideali del conservatorismo italiano (leggasi fascismo) che vedono nella Chiesa non solo un punto di riferimento religioso ma anche politico, si noterà come stia avvenendo sempre più uno scollamento fra il fedele cattolico e la sacralità del clero istituzionale, dai vescovi fino al papa. L’amore generale nei confronti di papa Francesco sembra aver colpito più l’elettorato che va dal centro alla sinistra più o meno radicale piuttosto che l’elettorato di destra, cristiano e più praticante.

Forse l’elettore di centro-destra sta ancora una volta facendo un taglia-e-cuci dottrinale venendo meno a quello che è un principio cardine del cristianesimo, ossia l’accoglienza, pur di pensare alla propria misera pancia? Come può la Chiesa a guida Bergoglio, il papa da subito amato da tutti, sfidare e vincere la sfida dell’accoglienza con buona parte dei suoi fedeli che nel corso di questi anni si è spostata su posizioni decisamente xenofobe come quelle della Lega Nord?

Viene quindi da pensare che con il decadimento della figura del Dio (cristiano-cattolico) dalla trinità della destra si rischia di trovare di fronte a sé una destra volta soltanto alla difesa xenofoba del sacro suolo nazionale e del focolare domestico senza neanche un Dio straniero, ultimo fra gli ultimi, da adorare.

17 commenti su “#Rifugiati, se il “buon cattolico” è contro il Papa”

  1. Il mito della “Chiesa di base” è uno dei classici miti di sinistra: date il potere al popolo e il popolo ne farà buon uso. E invece ad ogni estensione del suffragio ne giovavano sempre le forze di destra, quelle più brave a far leva sugli impulsi più gretti del genere umano. Ed, effettivamente, una persona che non sta bene è più propensa a cedere alla parte peggiore di sé.
    Forse se si andrà avanti così qualcuno a sinistra rivedrà anche uno dei miti inattaccabili dell’ideologia ufficiale, ovvero che Lutero sia stato un grande rivoluzionario e non, al contrario, che abbia spalancato le porte al peggio del peggio, tanto che i suoi figli più prolifici sono gli esaltati del Sud americano…

  2. Ormai quelli che credono realmente in DIO sono rimasti in pochi perché la maggior parte di chi predica lo fa’ per il proprio interesse e non mi riferisco solo ai cattolici ma a tutte le denominazioni religione o pseudo tali

  3. si ma il messaggio evangelico e uno w non adattabile secondo i punti di vista. moltissimi cattolici hanno scambiato la loro morale piccolo borghese con il messaggio cristiano.e questo grazie anche alla formazione teologica con la quale escono i preti dai seminari diocesani. il prototipo di cio sono i preti della diocesi ambrosiana.

  4. Prima di pensare a come i cristiani vivono la loro fede, pensate al modo che voi avete di essere di sinistra. Se Marx e Gramsci fossero vivi e vi incontrassero per strada vi darebbero fior di sprangate sui denti.

  5. Eppure il cristianesimo e’ un’altra cosa, e forse riguarda piu’ il Francesco originale di papa Bergoglio. E in questo senso e’ decisamente piu’ vicino alla compassione per il pianto dei popoli marxista che a qualsiasi clericalismo di qualsiasi epoca.

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