Se Berlino piange, #Renzi ride

Per settimane abbiamo sentito parlare di scenari inquietanti sull’Italia perché abbiamo fatto -0,2%. Oggi è arrivato il dato che anche la Germania fa meno 0,2. Io farei volentieri a cambio – in termini di dimensioni economiche – con la situazione della Germania che è certamente più forte della nostra. Non è la percentuale dello ‘zero virgola’ che mi preoccupa, l’ho sempre detto, ma a preoccuparmi il clima di rassegnazione che c’è nella classe dirigente che dice “tanto le cose non cambieranno mai”.

Insomma, la Germania non cresce. E il premier quasi se ne rallegra. Dalle mie parti si dice “beata ignoranza!” Perché di questo si tratta, a meno di voler fare i complottisti. La differenza tra noi e la Germania non è la rassegnazione (anche Berlusconi diceva che i ristoranti erano pieni, qual è la differenza tra i due?). E non è nemmeno la dimensione economica o meglio lo è, ma solo a livello temporale. Le dimensioni economiche – se è questo che il premier intende – sono quelle che porteranno alla miseria l’Italia e la Spagna un po’ più tardi della Grecia. Le dimensioni economiche della Germania sono un palliativo. Come si può invidiare chi sta in punto di morte?

L’Europa e gli Stati Uniti non sanno come uscire dalla crisi. E non lo faranno a breve. Quando accadrà avremo pagato tutto a carissimo prezzo, lo stiamo già facendo. Il mondo è diviso tra ricchi e poveri, non se ne esce. I ricchi muoiono come i poveri, ma un po’ dopo. Perché quando arriva un’inondazione i ricchi hanno i mezzi per costruirsi la casa sulla cima della montagna. Intanto, a valle, i poveri annegano. Ma l’acqua sale sempre di più, finché anche il ricco muore annegato, ma succede dopo anni e di chi stava a valle, a quel punto, ci si è già dimenticati.

Il sistema politico ed economico è in crisi a partire dalle sue fondamenta, il resto è pura propaganda. Tante cose stanno accadendo nel mondo e forse siamo al punto in cui il primato occidentale non è più così scontato. Succede, la storia dell’umanità è fatta anche di queste cose. Si può fare una previsione su chi crollerà per primo e sperare di avere già 90 anni quando accadrà, ma c’è poco da rallegrarsi se anche in Germania fanno come noi, caro premier. Perché quando le batoste arriveranno anche nel Regno Unito o in Svezia o in Belgio o quello che ti pare, non avrai più degli utenti a cui elargire populismo su twitter: saranno tutti annegati da un pezzo.