Il PD cinguetta tutto felice per il sì alla riforma del Senato:
Nell’universo renziano fatto di unicorni rosa, folletti e disconnessioni spaziotemporali infatti, non c’è posto per i dati ISTAT che indicano la recessione, per il sempiterno tasso di disoccupazione ormai avviato ai livelli greci. Nell’universo renziano si riforma il Senato forti di 2 milioni e mezzo di voti alle elezioni europee. Neanche alle politiche eh, alle europee.
La cosa tragica è che si fanno i complimenti da soli, pare il torneo aziendale di calcetto, la Boschi è addirittura passata da santa a eroe nazionale.
La Madia, beata lei, fa le riforme anti-corruzione nello stesso universo in cui il suo partito si consulta col PdL.
Franceschini si diletta con l’equo compenso, il quale contrariamente alle sue mirabolanti e acutissime previsioni si riversa (ma pensa!) sui consumatori.
Con un territorio in condizioni disastrose, il ministero presieduto da Galletti (UDC eh, alla faccia della legittimazione elettorale che sta tanto a cuore ai “democratici”) ha pensato che la competitività aumenta se si aumentano i limiti degli scarichi industriali delle sostanze pericolose. Hanno ragione: le grandi aziende adorano i Paesi trasformati in discariche.
Ah ma hanno riformato il Senato.
Esticazzi.