La religione, il potere e i cretini

Su questa strada di ritorno al Medioevo si è messa anche la nostra ministra dell’Istruzione (o dovremmo dire della distruzione?) tentando di cancellare la teoria darwiniana dalle scuole elementari e medie. Perché? Per ignoranza? Per accontentare una Chiesa cattolica che non mi sembra ingaggi più queste battaglie perse in partenza. (dall’introduzione di Margherita Hack a “Ipazia” di Antonio Colavito e Adriano Petta)

Uno dei miei colleghi romani nel 1980 va a trovare Frank Coppola, appena arrestato, e lo provoca: “Signor Coppola, che cosa è la mafia?”. Il vecchio, che non è nato ieri, ci pensa su e poi ribatte: “Signor giudice, tre magistrati vorrebbero oggi diventare procuratore della Repubblica. Uno è intelligentissimo, il secondo gode dell’appoggio dei partiti di governo, il terzo è un cretino, ma proprio lui otterrà il posto. Questa è la mafia… (Giovanni Falcone in “Cose di Cosa Nostra”)

Quando è morta Margherita Hack, benché ne conosca la storia professionale, la prima cosa che mi è venuta in mente di scrivere su questo blog è stato un ricordo brevissimo della sua battaglia per la laicità, nello specifico per l’autonomia dello Stato dall’ideologia di tipo religioso. E benché questa battaglia, per qualcuno, sia stata assai secondaria nella vita dell’astrofisica, per me continua ad essere di importanza fondamentale e di un’urgenza più che mai attuale.

Le sue parole, rivolte evidentemente alla politica conservatrice e servile del governo Berlusconi IV, non possono non richiamare alla mente quelle di Falcone su un potere diverso, ma non per questo dai meccanismi non sovrapponibili.

Perché il potere, che sia mafioso, ideologico o religioso, non può prescindere dalla presenza costante nel mondo dei cretini, cioè di coloro che, anche quando non espressamente richiesto, quel potere lo servono e lo assecondano, permettendogli di arrivare dove altrimenti non arriverebbe mai.

Nella nostra Costituzione si garantisce la libertà di professare ciascuno la propria religione (e implicitamente anche nessuna, questo spero sia ovvio), a patto che questa professione non vada contro i principi dello Stato.

Il Vaticano, di fatto, non conduce apertamente battaglie ufficiali per, ad esempio, debellare lo studio dell’evoluzionismo dalle scuole e per di più, secondo la nostra Costituzione, non ha voce in capitolo nelle decisioni del Parlamento. Allora perché a volte ci sembra di vivere in una teocrazia mascherata?

E qui entrano in gioco i cretini al servizio del potere. I cretini sono quei politici e professionisti che per compiacere il Vaticano riescono a dire e fare quelle cose che il Vaticano stesso non sostiene apertamente. Avete presente la faccenda dei medici obiettori che non praticano l’aborto? In Italia sono tantissimi, così tanti che in alcuni luoghi si rischia di non poter abortire, anche se la donna versa in condizioni gravi. E così tanti che è difficile immaginarli tutti ferventi cattolici: guardiamo ai numeri, trovate plausibile che nel Lazio 9 ginecologi su 10 siano cattolici (o ebrei, o musulmani)? Infatti, secondo Claudio Crescini, segretario dell’Associazione scientifica dei ginecologi ospedalieri italiani, si tratta principalmente di opportunismo politico. Chi è obiettore fa carriera, chi non lo è sta fermo al palo.

Avete presente la questione dei finanziamenti alle scuole private, da poco riportata in auge dalle prese di posizione piddine a Bologna?

La scuola pubblica non educa: bisogna dare a tutte le famiglie italiane la possibilità di scegliersi una scuola privata. Nella scuola statale ci sono dei docenti che cercano di inculcare idee contrarie a quelle dei genitori.

Sono parole di Silvio Berlusconi. Metà delle scuole private in Italia sono cattoliche. Il nostro ex primo ministro è divorziato e condannato per prostituzione minorile. In quale occasione il Cavaliere sarà stato folgorato sulla via di Damasco, tanto da dire che la scuola pubblica sarebbe diseducativa? E che dire della sua amicizia con don Verzé, colui che fondò un ospedale col nome di un santo e la cui sede centrale, per ironia della sorte (ma nemmeno troppo), sta nella stessa via in cui abitavano le giovani invitate alle cene eleganti dell’allora presidente del consiglio?  Ecco uno splendido cretino che paga dazio a un potere più grande di lui.

Io credo fermamente all’articolo 8 della nostra Costituzione. E penso ancor più fermamente che esista un punto su cui almeno a sinistra si debba convergere, ossia la necessità, oggi più che mai, di uno Stato veramente laico. Perché senza laicità muoiono la scuola, la ricerca, la libertà di espressione, la stampa, l’onestà materiale e intellettuale. Senza una difesa costante della laicità imperversano i cretini e con loro una teocrazia mascherata da libertà religiosa. Un diritto ampio garantisce a tutti la libertà di usufruirne o meno, un diritto accessibile anche alle minoranze non sminuisce né delegittima le maggioranze nella vita pubblica.

Non sono di quegli atei che fanno guerra di principio alla religione. Ma chi da cattolico non fosse convinto della necessità di non imporre agli altri la propria ideologia rispondo con le parole di Primo Levi, meditate che questo è stato. L’ateismo per legge è storia, e anche molto recente, storia della vicina Albania di Hoxha, storia che fa paura anche a me che sono atea.

Immaginatevi, miei cari compagni, in un mondo non troppo surreale che vieta la religione, che vieta i matrimoni eterosessuali, o che vieta di avere più di due figli ricorrendo all’aborto obbligatorio e che impone la morte ai soggetti non più utili o non graditi con l’eutanasia di Stato. Immaginate un mondo in cui la stampa, la pubblicità, la scuola, non fanno che dirvi che siete sbagliati, che siete contro natura, che diritti che a voi sembrano ragionevoli sono solo capricci e che i problemi collettivi sono ben altri. Come vi sentireste in un mondo che vi esclude e vi deride perché siete e non potete fare a meno di essere ciò che siete? Un mondo che vi mette in galera, vi uccide o semplicemente vi discrimina sul posto di lavoro perché frequentate la parrocchia o la moschea?

Meditate che un mondo di questo genere lo costruiscono anche tutti quei cretini che si prodigano per compiacere un potere che non può giocare a carte scoperte, ma ha bisogno di sopravvivere agli inevitabili mutamenti del tempo e della società umana. Esiste a oggi un solo mondo possibile in cui nessun uomo e nessun potere che esso rappresenta è superiore alla legge: è una società laica, dove la legge è accettata, discussa e condivisa, dove non si confonde la dittatura della maggioranza con la democrazia, dove il denaro o un avanzamento di carriera non conducono a una discriminazione de facto di una parte dei cittadini.

Nel partito comunista italiano esiste ed opera la volontà non solo di costruire e di far vivere qui in Italia un partito laico e democratico, come tale non teista, non ateista e non antiteista, ma di volere anche, per diretta conseguenza, uno Stato laico e democratico, non teista, non ateista e non antiteista.

E queste parole, manco a dirlo, sono di Enrico Berlinguer.