Appello processo Eternit: una sentenza “agrodolce”

Stephan Schmidheiny, imputato a Torino nel processo Eternit, è stato condannato a 18 anni per disastro doloso (era stato condannato a 16 in primo grado). Inoltre dovrà risarcire la regione Piemonte e il comune di Casale Monferrato, dove aveva sede la Eternit. La regione Campania è stata invece oggetto di polemiche per non essersi costituita parte civile al processo d’appello (a Bagnoli c’era un altro stabilimento Eternit), ma ha prontamente risposto:

In riferimento al processo Eternit e alla mancata costituzione di parte civile in appello, si precisa che la Regione Campania non ha cambiato posizione sulla vicenda: la Regione si costituì regolarmente parte civile. A seguito della prematura scomparsa del legale incaricato di rappresentare la Regione nel processo penale, si ritenne di non affidare un ulteriore incarico nella stessa sede e di adire direttamente il giudice civile per una più adeguata e precisa valutazione del danno.

La sentenza ha suscitato gioia ma anche un po’ di amarezza. La morte di Louis De Cartier De Marchienne (Etex) ha fatto cadere tutte le accuse a suo carico, nel processo di primo grado anche lui era stato condannato a 16 anni per disastro doloso permanente e omissione dolosa di misure antinfortunistiche. Anche per questo motivo delle oltre 2000 persone in attesa di un risarcimento solo 938 ne avranno diritto.

Di amianto ho già parlato qualche tempo fa dopo l’uscita del libro di Alberto Prunetti. Oggi mi piacerebbe farvi conoscere una combattiva signora che a causa dell’amianto ha perso il marito Mario, la sorella Libera, il nipote Giorgio, la cugina Anna e la figlia Maria Rosa. Si chiama Romana Blasotti Pavesi, ha 84 anni ed ha sempre vissuto a Casale Monferrato. Ed è anche e soprattutto grazie a lei che abbiamo ottenuto la chiusura della Eternit, la messa al bando dell’asbesto (qui trovate un bell’articolo di Legambiente sulla situazione vent’anni dopo) e l’iscrizione dell’asbestosi e del mesotelioma fra le malattie professionali.

Stephan Schmidheiny è invece molto più famoso (e ricco) della signora Blasotti Pavesi: è stato nel CdA di Swatch, Nestlé e UBS, negli anni ’80 ha creato FUNDES, un’organizzazione che si proponeva di aiutare le piccole e medie imprese in america latina. Negli anni ’90 è stato invitato al Summit della Terra di Rio de Janeiro e ha fondato quello che poi sarebbe diventato il World Business Council for Sustainable Development, una delle più influenti organizzazioni al mondo in favore dello sviluppo sostenibile, ne fanno parte, a oggi, anche General Motors, Nestlé, Coca-Cola, British Petroleum e Monsanto.

Stephan Schmidheiny (66 anni) non ha mai presenziato una sola volta in aula.

Romana Blasotti Pavesi (84 anni) non è mai mancata una volta.

Io so chi è il mio eroe in questa brutta storia.