I droni da guerra USA di cui nessuno parla

di Cecilia Strada, Emergency

Vent’anni fa i droni stavano nei film di fantascienza. Oggi vengono usati in Afghanistan, Somalia, Yemen, Pakistan (per citare quelli noti e riconosciuti). I piloti statunitensi li guidano da migliaia di chilometri di distanza, seduti nel loro ufficio. Qualche settimana fa Der Spiegel ne ha intervistato uno: la sua carriera ha subito un arresto quando ha chiesto al suo comandante “Oh-oh, abbiamo appena ucciso un bambino?”. “No, era un cane“, ha risposto il comandante.

Turbato dall’avere ucciso un rarissimo esemplare di cane che cammina su due zampe, il pilota dopo qualche mese ha mollato il lavoro. La notizia di questi giorni è che l’Alto Commissariato ONU per i diritti umani ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sulle vittime civili degli attacchi con i droni.

Intanto l’attività ferve (in Yemen, cinque attacchi in cinque giorni, e ci sarebbero due bambini morti). I droni sono una strana creatura per il diritto internazionale (a quale titolo compio “omicidi mirati” in uno Stato a cui non ho ufficialmente dichiarato guerra? e analoghe domande). E non se ne parla, qui da noi, quasi mai. Il Washington Post ne parla, ottime risorse sono Democracy Now e War Costs (che trovate anche qui su feisbuc). Scoprite i droni, prima che i droni scoprano voi.

E speriamo che la commissione ONU possa fare luce sulla sorte dei cani a due zampe che, ogni giorno, potrebbero sentire il rumore di un drone che si avvicina. E poi più niente.

(A questi paesi va aggiunta naturalmente anche la Palestina)

10 commenti su “I droni da guerra USA di cui nessuno parla”

  1. hanno trovato il modo di ammazzare gente o “il nemico” senza correre neanche il rischio di inciamparsi senza vedere da vicino gli effetti delle proprie azioni: la guerra viene trasformata in un video game dove se ammazzi un bambino invece del nemico al massimo perdi dei punti e, passato un primo momento di leggera contrarietà, si prosegue nel gioco. Almeno non pretenderanno medaglie o di essere considerati eroi.

  2. ma sono le loro come possono indirizzarli contro se stessi, ma voi credete che il politico conti davvero quelcosa? provate a vedere dove è adesso Prodi mandato dal presidente dell’ONU da ottobre, mentre noi guardiamo Monti e criticare è uno sfogo, ma non aiuta a capire il complesso meccanismo di confusione creato dai media.

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