I ricchi all’inferno, ma la Confindustria in Parlamento

Dunque, come era normale che fosse, i toni della campagna elettorale si stanno scaldando. E si scalderanno sempre di più.

E così accade che mentre Vendola dal salotto di Uno Mattina spedisce all’inferno i super-ricchi (devono andare al diavolo, Putin ha le sembianze del diavolo e dunque Depardieu è sulla direzione giusta) e dà sostanzialmente a Mario Monti del massone (Grande Oriente d’Italia), Bersani da Lilli Gruber annuncia in pompa magna la candidatura di Gianpaolo Galli, ex-direttore di Confindustria, e l’alleanza post-elettorale con il presidente della Bocconi (parlando però di moderati non populisti).

Che dire, solo a me la candidatura di Galli da parte di Bersani ricorda parecchio quella di Calearo voluta da Veltroni nel 2008? E che dire del giuslavorista Carlo Dell’Aringa, soprannominato “picconatore del Pubblico Impiego”? E’ forse meglio di Ichino, picconatore dell’art.18 e dello Statuto dei Lavoratori?

Per quanto riguarda gli impresentabili in lista, il segretario del PD ha assicurato che non ce ne saranno, perché la commissione di garanzia li verificherà uno ad uno, “perché ci sono ancora 10 giorni“. Ma come, il termine ultimo per consegnare le liste non era questa settimana, motivo per cui sono state fatte le primarie a Capodanno?

4 commenti su “I ricchi all’inferno, ma la Confindustria in Parlamento”

  1. Rossano, candidare un tale fino a luglio direttore di Confindustria, dalla cui carica ha pronunciato queste esatte parole: “Monti sull’art.18 è stato troppo tenero”, nelle fila di un partito che si dice di centrosinistra e il cui segretario proviene dalla tradizione comunista, non so se sia di destra, di centro o di sinistra, ma sicuramente è da tafazzisti.
    PF

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