Corruzione, Italia peggio del Sud Africa

L’Italia sempre peggio nella classifica di Transparency International sulla corruzione. Rispetto all’anno scorso, il nostro Paese perde 3 posizioni, passando dal 69° posto al 72°, su 176 paesi presi in esame.

Il corruption perceptions index (Cpi) utilizzato per stilare la classifica è costruito attraverso una media di 17 survey (basate su opinioni di esperti) condotte da 13 organizzazioni internazionali, dove nel ranking finale un punteggio di 100 corrisponde alla completa trasparenza, mentre 0 alla massima corruzione. Ebbene, complessivamente otteniamo un 42 totale che ci conferma quartultimi in Europa, davanti solo a Grecia, Romania e Bulgaria.

I primi cinque posti della classifica sono occupati da Danimarca, Finlandia, Nuova Zelanda, Svezia e Singapore, come l’anno scorso. È significativo segnalare come in cima alla classifica ci siano paesi come la Danimarca, la Finlandia e la Svezia caratterizzati da un modello di welfare state molto avanzato (detto scandinavo o socialdemocratico), con un ruolo del pubblico considerevole, eppure a così basso tasso di corruzione totale. A dimostrazione che il problema della corruzione non dipende dalla natura pubblica delle risorse in gioco, ma è frutto di un mix di lacune culturali e giuridiche.

la classifica completa la trovate qui, sul sito di Transparency International.