Buccinasco, indegni attacchi del PD a Dalla Chiesa. La ‘ndrangheta ringrazia

Martedì 23 ottobre è uscito finalmente in libreria per Einaudi un libro di quelli che già dal titolo promettono bene: “Buccinasco – la ‘ndrangheta al Nord”. Gli autori, e qui il lettore non dovrebbe più aver dubbi sulla qualità delle 250 pagine del libro, sono Nando Dalla Chiesa, professore di Sociologia della Criminalità Organizzata, massimo esperto di antimafia nazionale, e una sua laureata di grandi qualità, Martina Panzarasa.

Il libro ripercorre le varie fasi della cosiddetta “Colonizzazione” dei piccoli comuni della cerchia milanese da parte della ‘ndrangheta, in un arco di tempo di oltre 50 anni. E’ un vero e proprio manuale di storia, sociologia, cronaca giudiziaria, dove i fatti sono precisamente elencati con uno scrupolo che testimonia il grande lavoro fatto negli ultimi due anni dagli autori.

In una Regione come la Lombardia che va al voto anticipato proprio per voto di scambio mafioso, questo libro è un must per qualsiasi cittadino serio che voglia fare antimafia seriamente, soprattutto se abita nella cerchia milanese dove Dalla Chiesa e Panzarasa hanno acceso i riflettori.

Il problema, come al solito, sono loro. I cretini. Chi mi legge oramai dovrebbe avere dimestichezza col termine, ma repetita iuvant.

La definizione la dà Giovanni Falcone (non è un omonimo) nel libro Cose di Cosa Nostra:

«Uno dei miei colleghi romani nel 1980 va a trovare Frank Coppola, appena arrestato, e lo provoca: “Signor Coppola, che cosa è la mafia?”. Il vecchio, che non è nato ieri, ci pensa su e poi ribatte: “Signor giudice, tre magistrati vorrebbero oggi diventare procuratore della Repubblica. Uno è intelligentissimo, il secondo gode dell’appoggio dei partiti di governo, il terzo è un cretino, ma proprio lui otterrà il posto. Questa è la mafia…»

Spiega Dalla Chiesa, infatti, che il cretino «farà spontaneamente, spesso in buona fede, ciò di cui la mafia ha bisogno. Di più: lo farà gratis. E se ci sarà da omettere, ometterà. Più in generale: se ci sarà da capire, lui non capirà. Anzi, porterà a sostegno delle azioni o delle omissioni desiderate dai clan nuove e insospettabili argomentazioni. Talora con entusiasmo da neofita. Userà parole che i clan, o gli ambienti ad essi vicini, non avrebbero saputo inventare o rendere credibili

 Con il cretino al posto giusto, insomma, la mafia non dovrà fare nulla: non ci sarà bisogno di corromperlo, non servirà intimidirlo, né tanto meno dovrà attivare la propria rete di relazioni personali. Basterà guidarlo da lontano, senza intervenire direttamente. Detto ciò, questo non significa che il cretino, come precisa Dalla Chiesa, sia un individuo con un basso livello culturale e professionale, anzi: può benissimo trattarsi di un grande magistrato, di un buon politico, di un bravo giornalista. Semplicemente egli utilizza il termine cretino rifacendosi all’antica origine greca del termine, idiotes, l’inetto a partecipare alla vita pubblica, nella fattispecie in un tessuto sociale dominato o aggredito da una presenza mafiosa.

Ebbene, la reazione del sindaco di Buccinasco (Gianni Maiorana) e del suo vicesindaco (Rino Pruiti) non è nuova e nemmeno originaria: era tipica dei Pillitteri, dei Formigoni, degli Sterpa, degli Albertini, delle Moratti e via discorrendo con il Pollaio delle Libertà che ha malgovernato Milano, l’hinterland e la Lombardia negli ultimi 30 anni (se contiamo che i socialisti erano i precursori dei forzaitalioti).

Accusando Dalla Chiesa di offendere la città di Buccinasco, l’incredibile duo che governa la città da nemmeno 5 mesi si è sbizzarrito nelle accuse ridicole e infamanti nei confronti di Dalla Chiesa: la ‘ndrangheta non avrebbe saputo usare parole migliori.

In un delirio di onnipotenza, il vicesindaco, che a quanto pare ne capisce di mafia quanto Mangano di cavalli, ha tempestato di insulti Dalla Chiesa sul suo blog, su facebook, in ogni dove: attacchi talmente violenti che, benché Libera Milano si sia schierata alle elezioni con costoro, Libera Nazionale è dovuta intervenire a difesa di Dalla Chiesa con un comunicato.

 Raccontare, scrivere sono gli strumenti per essere piu’ liberi. Conoscere permette di sapere di avere gli strumenti per rispondere e costruire percorsi di democrazia nel nostro paese. Nando Dalla Chiesa sempre scrupoloso, non ha mai pubblicato qualcosa che non fosse rigorosamente documentata. A Nando Dalla Chiesa vittima di attacchi ingiustificati per il suo libro sulla cittadina milanese di Buccinasco, non esprimiamo solo solidarieta’. Non basta, esprimiamo corresponsabilita’. Ancora una volta Libera sceglie di stare da una parte precisa, quella di Nando Dalla Chiesa e di tutti coloro che si spendono con professionalita` e scrupolo per raccontarci i passi giusti per combattere le mafie e costruire percorsi di verita`e giustizia.

L’assenza di solidarietà è poi la cosa che colpisce di più: Pierluigi Bersani, anziché andare per beni confiscati a Milano, due paroline su questo tema poteva spenderle? O gli è sfuggito, come l’inserire un capitolo interamente dedicato all’antimafia nel suo programma per le primarie?

E dove sono i comunicati di Libera Milano e Libera Lombardia (che sono cosa distinta da Libera Nazionale)? E del PD lombardo, che cerca di usare Ambrosoli per salvare capra e cavoli (o meglio, culo e poltrona)? E di SEL? Dell’IDV? Dove sono tutta questa bella gente pronta a fare vetrina quando c’è da pappare sull’antimafia?

Non è dato saperlo. In ogni caso, la ‘ndrangheta ringrazia. E per questo ringraziamo l’amministrazione di centrosinistra di Buccinasco.

8 commenti su “Buccinasco, indegni attacchi del PD a Dalla Chiesa. La ‘ndrangheta ringrazia”

  1. Caro il mio “democratico” , almeno approfondisci prima di darmi del cretino fiancheggiatore della mafia, giudicami pure per quello che scrivo e dico, non per “fede” settaria , ti ringrazio, così non avrò il dubbio di aver sprecato 30anni di storia personale contro le mafie.

    • Gentile Vice-Sindaco, posso capire che lei abbia dei problemi con il latino, ma mi sarei aspettato non ne avesse in una basilare comprensione del testo: mai le ho dato del “fiancheggiatore della mafia” (e dire che la definizione sociologica di cretino l’ho data apposta).

      L’ho giudicata infatti per i commenti al blog di Nando Dalla Chiesa (scommetto che ora mi dirà che “Dalla Chiesa scrive C” è la nuova frontiera dello stil novo dantesco) e confermo il mio giudizio. Se la vostra reazione fosse stata diversa dai Pillitteri e dalle Moratti a proposito della presenza mafiosa nella propria città, forse avrei un filino di considerazione in più di voi e non penserei che lei ne capisce di Mafia quanto Mangano di cavalli.

      Infatti, fino ad oggi, non avete potuto smentire una virgola del libro, avete semplicemente detto falsità (come ad esempio che si dà per scontato che chi è calabrese sia ‘ndranghetista… ma lei il libro l’ha letto???).

      Quanto alla “fede settaria”, mi spiace contraddirla: a differenza di quelli a cui commissionate dossier contro il sottoscritto (un po’ di fantasia, suvvia, vi fate sgamare subito), non ho padroni, né faccio l’imbrattacarte su commissione.

  2. Non hai letto nulla vero? Non hai nemmeno ascoltato e visto i 15 minuti di video dove spiego tutto vero? Quindi , come si afefrma nel libro, il Sindaco Carbonera è stato deposto dalla mafia o ha dovuto dimettersi per colpa della mafia? Mi consolano solo i tanti commenti degli amici di libera, non troppo lusinghieri nei tuoi confronti… poi valuto se chiarire questi insulti in tribunale

    • Guardi, Pruiti, a differenza sua che commissiona articoli diffamatori contro il sottoscritto, io non l’ho per nulla diffamata: quelli che chiama “insulti” sono la spiegazione sociologica (con fatti e dati alla mano) del perché con la vostra reazione avete solo fatto un favore alla ‘ndrangheta.

      L’unica svista che avete riscontrato in un libro di 250 pagine è stata che l’ex-sindaco si è dovuto dimettere a causa delle pressioni dell’opposizione sulla presenza mafiosa (svista già corretta nella ristampa): era un insulto ai cittadini di Buccinasco, come inquadrato dal suo Sindaco? No, anzi, visto che l’opposizione ai tempi eravate voi vi attribuiva nel caso meriti che non avevate…

      Se per lei questo è sufficiente per scrivere “Dalla Chiesa scrive C”, bhè, che dire, ha una capacità d’analisi fenomenale, scommetto che l’ha maturata nei suoi 30 anni di lotta alla ‘ndrangheta (scusi, sa, ma prima dell’articolo sul Corriere non sapevo manco chi fosse, perdonerà l’ignoranza).

      Inoltre, se io censurassi chi non la pensa come me, come ha fatto scrivere al suo imbrattacarte, lei adesso non potrebbe argomentare il suo legittimo dissenso a questo articolo (ergo, cade il castello di carte che avete tentato di mettere su nel tentativo di infangare il mio nome).

      Se poi, appunto, i “tanti” militanti di Libera sono l’imbrattacarte che non si merita nemmeno una citazione in questa sede, bhè, ha proprio un numeroso esercito di cui disporre… XD

      Saluti,
      PF

    • Poiché abbiamo un problema con il sistema dei commenti, pubblico la risposta al mio commento del vicesindaco di Buccinasco. PF

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      Ci sono diversi errori nel libro, sinceramente io non ho criticato il libro ma “solo” gli insulti del dalla chiesa che dice che NOI difendiamo i barbaro, poi mi ha censurato sul suo blog impedendomi di replicare ulteriormente. Non mi interessa fare la guerra al libro, anzi, abbiamo invitato gli autori a venire a Bucci per presentarlo in una serata con il patrocinio del Comune.

      Lo sai chi è venuto a Buccinasco ad inaugurare i beni confiscati nel 2007 che NOI abbiamo restituito alla collettività sfrattando la famiglia di ‘ndrangheta che ci abitava? Un certo Dalla chiesa, che non è un omonimo, è proprio lui, questo è accaduto alla presenza della Sen. Garavaglia, ci stavano centinaia di persone e pure la banda cittadina, quindi di che parla Nando? Non si ricorda quello che ha fatto e ci ha detto a Buccinasco quando è venuto? Noi siamo sempre noi.

      Del resto basta digitare tre parole su google per farsi un’idea, ad esempio : rino + pruiti + ‘ndrangheta. Temo che tutta questa polemica sia un risultato caratteriale e bidirezionale, e la non accettazione di “lesa maestà”. Capita a chi si sente autorevole e famoso.

      In merito a te,,, ma chi ti ha ha mai conosciuto? Quali imbrattacarte??? Di che parli??? Il tuo nome? Io sono quì a commentare perchè rilevo automaticamente tutto quello che viene scritto su Buccinasco e vado a leggere . Ti chiedo di cancellare gli insulti del tuo post e nei commenti seguenti, visto che è chiaro che le cose non stanno come hai scritto. Chi ci attacca oggi a Buccinasco, anche se in buona fede, su questi argomenti, ci rende più deboli sul territorio, perchè voi scrivete e poi vivete altrove, noi siamo qui e qui dobbiamo governare . Ricordiamoci le parole di R. Saviano sul “fango”.

    • Questo è invece il mio commento. PF

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      Dalla lettera del Sindaco (e dalle conclusioni, in particolare) si squalifica un lavoro lungo due anni dicendo in sostanza che “non è detto che se uno è calabrese allora è ‘ndranghetista”. In base a ciò (sempre per la teoria del c.d. “cretino”, che se ha letto la definizione, può riguardare pure un buon politico, difatti su questo non mi permetto di giudicare, lo faranno, nel caso i suoi concittadini), Dalla Chiesa ha detto che con affermazioni del genere si favorisce la ‘ndrangheta (ma non ha mai detto che lei, il suo sindaco e altri difendiate i Barbaro): stessa cosa, con gli attacchi, decisamente sopra le righe, al libro per “i diversi errori” (io fino ad adesso ne ho visti citati due, di cui uno indotto dall’amministrazione di Buccinasco che ha consegnato un elenco dei beni confiscati spacciandolo per recente).

      Dire che il libro offende il buon nome della città è in linea con posizioni espresse da svariati politici di centrodestra (che, mi pare, anche lei ha combattuto) e che non fanno certamente onore ad un’amministrazione come la vostra (e qui il termine “cretino”, tutt’altro che utilizzato in termini offensivi, se mi fossi limitato al becero insulto non avrei pubblicato la spiegazione proprio ad uso e consumo per il lettore).

      La battuta “ne capisce di mafia quanto Mangano di cavalli” l’ho desunta da quello che ha scritto nei commenti al blog di Dalla Chiesa (“ago the best” la chiamerebbe satira): se le dà fastidio, la tolgo senza problemi.

      So benissimo dei rapporti di Dalla Chiesa con alcuni eletti (citati nel libro, come Rosa Palone, che forse si è dimenticata il sostegno elettorale dello stesso Dalla Chiesa). E infatti nel libro non c’è scritto che siete la banda bassotti o una manica di imbecilli. Si prende atto che, involontariamente o in buona fede, fate voi, vi state comportando come i “cretini” di Falcone. E’ bene prenderne atto, nel caso per cambiare in futuro.

      Proprio perché non ci conosciamo, esordire con “caro “democratico”” (non si capiva che era un riferimento all’articolo di “ago the best”, no no) non è stato proprio grandioso (anzi, parecchio triste). Senza contare che “ago the best” non so manco chi sia (sostiene di essere stato bannato per un insulto di troppo, ma nemmeno lui si ricorda l’occasione), però si lascia andare a giudizi sprezzanti sulla mia persona (ben oltre a quelli fatti da me non sulla vostra persona, ma sulla reazione avuta).

      In ogni caso, visto che ha male interpretato la mia critica (ovvero: vi state comportando come dei Pillitteri qualunque, quando avete alle spalle tutt’altra storia), chiedo venia per eventuali passaggi che possano esserle sembrati “macchina del fango”.

    • Commento del Vicesindaco:

      Dalla Chiesa ha scritto (è ancora sul suo blog): “Con tanto di lettera aperta sul sito del Comune. Quel che non avevo immaginato è che sarebbero arrivati a difendere i Barbaro (clan oggetto di condanne in secondo grado, una delle quali restituita dalla Cassazione all’Appello con motivazioni incredibili, ma comunque non cassata).” Questo è giusto? E’ ammissibile? Non dovevo replicare a questo? Se fossi stato zitto che sarebbe successo? Mi sembra che adesso le cose siano un pochetto più chiare.

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      Mio commento:

      Poi continua: “Udite udite, per farlo hanno usato una frase detta da Piero Grasso, il procuratore nazionale antimafia, in tutt’altro contesto: essere calabresi e avere un cognome compromesso non è una colpa. Infatti. Solo che qui non di questo si tratta.” Appunto, non di questo si tratta.

      E poi c’è modo e modo di replicare (le pare normale tempestare di commenti un articolo al limite dello spam, con titoli “Dalla Chiesa scrive C”?). Se come amministrazione non aveste usato il sito del Comune per attaccare il libro (con considerazioni, appunto, da “cretini”), non sarebbe nato tutto questo rebelòt, che come unico risultato (più che positivo) ha già mandato il libro in ristampa dopo due settimane.

      Se lei avesse voluto replicare, l’avrebbe potuto fare con un comunicato stampa, non con una miriade di commenti denigratori (quelli sì) nei confronti di Dalla Chiesa sul suo blog, su fb e ovunque si parlasse della cosa (poi l’articolo di “ago the best” ben qualifica la compagnia a proposito di macchine del fango).

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