GRAZIE

Non ci sono parole per descrivere ieri sera. E’ stato bellissimo, emozionante, intenso. Il miglior regalo che si potesse fare ad Enrico.

Non c’erano prime donne, infami, gentaglia interessata a sfilare sulla passerella per interessi di bottega: chi c’era (e l’Aula Magna era piena) era lì per omaggiare un grande italiano, Enrico Berlinguer.

La lettera di Bianca, che ci ha inviato per l’evento, mi ha toccato nel profondo. Merita di essere riportata integralmente (l’abbiamo letta all’inizio):

Cari ragazzi ,
quanto sarebbe stato bello se oggi papà avesse davvero potuto compiere 90 anni.
Purtroppo non è andata così, ma voglio dirvi che di tutte le iniziative che ci sono oggi in Italia per ricordarlo la vostra è la più bella, sicuramente quella che mi coinvolge di più perchè pensata da giovani che quando papà è morto non erano ancora nati.
E questa è la prova più certa e insieme più emozionante che la memoria di quanto mio padre ha detto e fatto non è andata perduta ma resta nel cuore e nella mente di tante persone.
Bianca Berlinguer

Grazie quindi a Bianca, per la bellissima lettera.

Grazie a Domiziana Gioia, che è venuta apposta da Brindisi; a Dennis Turrin, che è venuto apposta da Verona; a Francesco Milione che è venuto apposta da Roma; a Dario Parazzoli che ha ripreso l’evento; a Federico Cimini che ha chiuso magistralmente la serata con Bella Ciao. Grazie ad Andrea Falco che ha immortalato con bellissime foto l’evento. E in generale a tutti i blogger di QdS che hanno dato una mano a realizzare l’evento.

Grazie al Preside del Parini, Carlo Arrigo Pedretti, al Professor Paolo Aziani, mio impagabile interlocutore sull’evento, ad Aldo Scarpis e a Cinzia Crepaldi, senza l’incoraggiamento dei quali questo bellissimo omaggio ad Enrico non ci sarebbe stato. E Grazie ovviamente a Nicola Bancone per aver tenuto aperta la scuola fino ad un’ora così tarda.

Grazie all’assessore Ada Lucia De Cesaris, non solo per essersi battuta nelle sedi competenti per la piazza ad Enrico, ma anche per essere intervenuta al nostro evento in apertura.

Grazie ad Andrea Cereda, che con la sua professionalità ha aumentato, e di molto, la qualità dell’evento, oltre agli studenti del Parini Marco Montella, Camilla Violante, Silvia Volpe, Sara Ottolenghi.

Grazie a Nando Dalla Chiesa, di cui sono fiero di essere un laureando, e a Basilio Rizzo, persona perbene che guida il Consiglio Comunale di Milano, per il grandissimo contributo personale che hanno dato con la propria partecipazione all’evento.

Grazie a Marco Dal Toso, ad Angelo De Natale, a Bruno Casati, al Circolo Culturale Concetto Marchesi, non solo per l’aiuto dato in queste settimane a migliorare l’evento con le loro osservazioni, ma soprattutto per le bellissime bandiere del PCI. E ovviamente grazie a Laura e Marco della Libreria del Mondo Offeso.

Grazie a tutti quelli che, senza conoscerci, ci hanno dato fiducia e hanno contribuito alle spese di questo evento: siete tantissimi e vi elencheremo tutti nella sezione di EB.IT dove pubblicheremo entrate e uscite dell’evento. Ci tengo a ricordare però Gianmario Longoni, Renato Montresori, Clelia Mussari, Enrica Noseda, Renato Panfilo, Lorenzo Rota, Massimo Pirotta. E la fretta e l’emozione mi portano sicuramente a dimenticare qualcuno.

In particolare però ringrazio Clelia per questo commento:

Pierpaolo, grazie di cuore a te e, attraverso te, a tutti i ragazzi enricoberlinguer.it. Siete stati bravissimi! Mi avete ridato la speranza in un futuro e mi avete fatto sentire orgogliosa di essere italiana. Siete i figli che tutte le mamma vorrebbero avere e gli amici che tutti vorrebbero incontrare sulla propria strada. Grazie davvero.

E che dire di Juan Semo? Ieri ha organizzato a Melbourne una commemorazione di Enrico con i senzatetto della città. Fenomenale. Non solo: Juan per Auguri Enrico è arrivato a donarci 150 euro. Altro che gli ipocriti senza palle che hanno promesso soldi e, siccome non potevano sfilare sulla passerella, si sono ritirati all’ultimo.

Diceva Piero Calamandrei che “Per fare buona politica non c’è bisogno di grandi uomini, ma basta che ci siano persone oneste, che sappiano fare modestamente il loro mestiere. Sono necessarie: la buona fede, la serietà e l’impegno morale. In politica, la sincerità e la coerenza, che a prima vista possono sembrare ingenuità, finiscono alla lunga con l’essere un buon affare.

Noi non pretendiamo di essere grandi uomini, ci basta fare le persone oneste e praticare ogni giorno le virtù che Enrico con la sua vita ha testimoniato che si possono coltivare, soprattutto facendo politica: la coerenza, l’umiltà, la sincerità e il rigore morale. Siamo stati anche ingenui, nel preparare questo evento: qualcuno se ne è approfittato, sottraendoci 210 euro per fare i fatti propri. Ne parleremo nei prossimi giorni, agendo in tutte le sedi opportune. Oggi è un giorno di festa e nulla ci impedirà di festeggiare ed essere felici per il grande risultato che abbiamo ottenuto a Milano con la piazza e con l’evento di ieri sera.

Cercheranno di spalare fango su di noi, proprio perché siamo pericolosi per il loro sistema. Noi non ci arrendiamo. Per Enrico, per Esempio.