… e i Fessi Faticano…

Mio nonno materno era un contadino. Aveva la fortuna di aver ereditato da suo padre, emigrato negli USA, dei terreni che coltivava e con cui ha mantenuto i suoi 5 figli. Non l’ho mai conosciuto, è morto 4 anni prima che io nascessi. Mi dicono che però di fronte alle porcate fosse solito dire amaramente: “… e i fessi faticano…” Ecco in queste quattro parole è racchiusa l’essenza della condizione di tutti gli sfruttati del mondo. E del resto, lo diceva anche uno come Giuseppe Prezzolini agli inizi del secolo scorso: “L’Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l’Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono.

Ora, come blog siamo stati i primi a segnalare un’anomalia edilizia in Piazza Duomo a Milano. Interrogati vari consiglieri e chiesto informazioni in giro al Comune, nessuno sapeva di che si trattasse. Era una struttura in costruzione sulla facciata destra di Galleria Vittorio Emanuele II, verso Piazza Duomo. Sembrava una terrazza. Quando pubblicai la foto su facebook e poi rilanciai attraverso il blog, inizialmente qualcuno pensava alla location per la sponsorizzazione del nuovo film di Ligabue… tutto da rifare, sarebbe stata l’indomani all’Arengario.

Alla fine grazie al passaparola si è scoperto cosa fosse: un ristorante di lusso. Temporaneo, per carità, ma sempre di lusso, con appena 18 posti e a dei prezzi veramente proletari: pranzo 200 euro a persona, cena 250 (vini inclusi). Si chiamerà The Cube by Electrolux e rimarrà in essere dal 19 dicembre prossimo fino al 26 aprile 2012: è una porcata ambulante, sta facendo il giro delle principali capitali europee.

La parte di Palazzo su cui è in costruzione la porcata che farà fruttare milioni alla Electrolux è di Generali, ma ciononostante c’erano bisogno dei permessi del Comune e soprattutto del via libera della Sovrintendenza. Cose che non sono mancate. Direte voi: è colpa della Moratti. Eh, no, stavolta il via libera alla porcata arriva direttamente da Franco D’Alfonso, assessore di Pisapia, mentre la Sovrintendenza si è trincerata in un “noi diciamo sempre sì alle richieste del Comune” (ci si chiede cosa li si paghi a fare, se sono là per fare gli interessi non del patrimonio artistico italiano, ma di una marca di elettrodomestici).

Un paio di giorni dopo la mia foto e articolo, che ha fatto il giro del web, l’unico giornale a riprendere la notizia, senza per carità citare la fonte, è Repubblica (l’informazione è una meraviglia a Milano, ci vogliono i blogger, altrimenti stai fresco con i giornalisti): veniamo a sapere dunque che, una volta autorizzata la porcata, il Comune legalmente non poteva richiedere nulla, ma il responsabile del via libera (D’Alfonso) assicurava un accordo con Electrolux per guadagnare qualcosa e riqualificare l’area (in effetti la Piazza principale di Milano necessita una riqualificazione, è troppo mal frequentata da escort, papponi e miliardari evasori).

Bene, oggi è arrivata la notizia: la grande cifra per riqualificare l’area ammonta a 30mila euro. Lo stipendio annuo di un portaborse assunto da Pisapia. Ah, per la cronaca, ricordate i portaborse assunti per un totale di 2,5 milioni di euro? Ebbene, è in discussione nel Consiglio Comunale di Milano proprio oggi la c.d. COSAP, ovvero la tassa sui passi carrabili, che dovrebbe portare, secondo le stime di Tabacci, indovinate un po? Proprio 2,5 milioni di euro.

Della serie: i fessi faticano. E i furbi se la godono.

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