‘Ieri pomeriggio ho appreso dalle agenzie di essere stato denunciato alla magistratura ordinaria dal mio cdr. Ho atteso 24 ore per verificare eventuali ravvedimenti, che non ci sono stati. Essendo impensabile continuare a lavorare anche solo per un giorno con chi mi ha denunciato, rassegno da subito le dimissioni dalla direzione del Tg La7′.
Con queste parole Mentana si è dimesso da direttore del Tg di La7. La motivazione? Ieri era stato denunciato dal cdr e dall’Associazione stampa romana per comportamento antisindacale.
L’Associazione Stampa Romana (Asr), infatti, d’intesa con il Comitato di Redazione, aveva dato mandato all’avvocato Bruno Del Vecchio di sporgere denuncia ‘per comportamento antisindacale (articolo 28 della legge 300/1970) contro l’emittente La7 e il direttore del Tg Enrico Mentana’. Lo aveva reso noto l’Asr sottolineando che ‘dopo ripetuti tentativi di conciliazione, si vede costretta a questo atto per le ripetute violazioni dell’articolo 34 del Cnlg da parte della direzione del Tg de La7 che si rifiuta categoricamente di intrattenere corrette relazioni con il Comitato di Redazione’.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata il rifiuto del direttore di leggere nel Tg il comunicato della Fnsi che solidarizzava con lo sciopero dei poligrafici, indetto nell’ambito della mobilitazione di Cgil-Cisl-Uil e Ugl contro la manovra del governo Monti. Un rifiuto irricevibile e contrario a quanto previsto dagli accordi collettivi di lavoro.
Mentana al riguardo ha dichiarato che non legge i comunicati di nessuno, perché di professione fa il giornalista. Forse qualche radical chic, nell’osannarlo, si era dimenticato da che scuderia veniva e che fu assunto a Mediaset perché socialista craxiano. Buon risveglio a tutti quanti.
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