Su Berlinguer l’Unità l’ha fatta fuori dal vaso

Berlinguer manipolato sulla Questione Morale. Per attaccare la dirigenza Pd, si intende. Dunque, il giochino riesce facile, a Francesco Cundari sull’Unità, ma ha del grottesco che sfiora l’eresia: usare Berlinguer per difendere la scalata Unipol-Bnl patrocinata dai vertici Ds (gli stessi di ora del Pd) e per difendere Filippo Penati. Dunque, nei fatti, si dice che Enrico Berlinguer sarebbe stato benissimo capace di mettersi al telefono per informarsi sulle scalate di una banca con gente del calibro di Consorte.

La storia è un po’ diversa e le accuse di manipolazione di Cundari si sciolgono come neve al sole, perché le contraddizioni sono evidenti anche nel suo articolo. Cundari condanna la rievocazione continua dell’intervista sulla Questione Morale e dice che la recente pubblicata da Aliberti come libro è manipolata apposta da Telese per mettere sotto accusa la dirigenza del Pd.

E dove sarebbe manipolata? Questo Cundari non lo dice e nemmeno pubblica la versione completa dell’intervista, che a suo dire comprendeva ben 20 domande in più, “dal giudizio che Berlinguer dà del congresso del partito comunista polacco a quello sulla lotta al terrorismo, in cui il segretario del Pci critica duramente ogni cedimento rispetto alla linea della fermezza.

E rilancia, de facto attaccando anche questo sito web: “La prima lezione che si può trarre da questo piccolo, clamoroso caso di autocensura editoriale è che per accusare qualcuno di avere tradito lo spirito del messaggio berlingueriano, possibilmente, bisognerebbe prima evitare di tradirne la lettera. La seconda è che un documento storico come l’intervista di Berlinguer non si può trattare come il brogliaccio di un’intercettazione telefonica mal trascritta, tagliata e ricopiata chissà come, chissà da chi.

Il punto è che la stessa Unità, da 25 anni, tradisce la lettera berlingueriana. Eh, già: in qualsiasi raccolta di scritti di Berlinguer pubblicata per riempire le casse vuote di un giornale sempre in bolletta dopo lo scioglimento del Pci, la famosa intervista sulla Questione Morale è monca ancora di più di quella che noi “spacciamo” per completa su enricoberlinguer.it e che mi è stata mandata 1 anno e mezzo fa da una compagna di Roma, non appena esordì il sito (io infatti mi rifacevo alle versioni apparse su quei libretti ritrovati per vecchie librerie dell’Unità, lei lo notò e mi assicurò che quella era la versione completa e non avevo motivo di dubitarne).

Dunque, per 25 anni è stata proprio l’Unità da dove Cundari lancia la sua requisitoria contro i falsi berlingueriani a tradire la lettera del messaggio berlingueriano. Senza contare che i suoi direttori più famosi, D’Alema e Veltroni, ne hanno tradito il messaggio uno coi fatti (cfr Palazzo Chigi merchant bank, scalata unipol-bnl) e l’altro con le parole (Craxi più moderno di Berlinguer).

Ma cosa diceva Enrico in quella intervista? Non voglio qui riportare i passaggi famosi, me ne basta uno (sempre censurato nelle versioni pubblicate dall’Unità) che segna la differenza con la classe dirigente attuale a tutti i livelli.

Scalfari domanda: Mi pare che incuta paura a chi ha degenerato. Ma vi si può obiettare: voi non avete avuto l’occasione di provare la vostra onestà politica, perché al potere non ci siete mai arrivati. Chi ci dice che, in condizioni analoghe a quelle degli altri, non vi comportereste allo stesso modo?

Lei vuol dirmi che l’occasione fa l’uomo ladro. Ma c’è un fatto sul quale l’invito a riflettere: a noi hanno fatto ponti d’oro, la Dc e gli altri partiti, perché abbandonassimo questa posizione d’intransigenza e di coerenza morale e politica. Ai tempi della maggioranza di solidarietà nazionale ci hanno scongiurato in tutti i modi di fornire i nostri uomini per banche, enti, poltrone di sottogoverno, per partecipare anche noi al banchetto. Abbiamo sempre risposto di no. Se l’occasione fa l’uomo ladro, debbo dirle che le nostre occasioni le abbiamo avute anche noi, ma ladri non siamo diventati. Se avessimo voluto venderci, se avessimo voluto integrarci nel sistema di potere imperniato sulla Dc e al quale partecipano gli altri partiti della pregiudiziale anticomunista, avremmo potuto farlo; ma la nostra risposta è stata no. E ad un certo punto ce ne siamo andati sbattendo la porta, quando abbiamo capito che rimanere, anche senza compromissioni nostre, poteva significare tener bordone alle malefatte altrui, e concorrere anche noi a far danno al Paese.

Ecco, i ponti d’oro. Ognuno nella sua vita se li trova davanti. Può attraversarli e, anche se non compie nulla di rilevante ai fini della questione giudiziaria, può abbracciare il vulnus della Questione Morale e alimentarlo; oppure può rifiutare il ponte d’oro e lottare al fianco dei lavoratori e degli oppressi. Per citare l’Enrico, a detta di Cundari censurato, “Un giornalista invitò una volta a turarsi il naso e a votare Dc. Ma non è venuto il momento di cambiare e di costruire una società che non sia un immondezzaio?

Eccolo il boomerang per Cundari e i puristi della lingua: Enrico non avrebbe mai invitato a turarsi il naso, come invece fanno puntualmente questi imbrattacarte al soldo del potente di turno. Berlinguer tafazzista? Viste le stupidaggini dette in questi ultimi 25 anni su uno dei più grandi leader del comunismo mondiale del ‘900, ci toccherà sentire anche quello. E, immancabilmente, il trinariciuto medio si adeguerà. Con buona pace della verità storica e politica di cui Cundari si erge a paladino e difensore.

10 commenti su “Su Berlinguer l’Unità l’ha fatta fuori dal vaso”

  1. A me risulta che Penati, per il momento, è solo indagato e contrariamente a molti personaggi ancora a piede libero. A me risulta che il sig. Penati abbia fatto tre passi indietro. Ha dato le dimissioni da VicePresidente della Provincia, si è dimesso dal Partito e ha dato la sua piena disponibilità per rinunciare alla prescrizione. Il fatto poi che il PD non debba e non possa avere una Banca di riferimento mi sembra un’idiozia. LA Lega ce l’ha e nessuno dice niente. ILPdL ce l’ha e ve ne state zitti. In passato ed ora tutto il mondo bancario in Italia è in mano alla politica e voi, anime candide, ve la prendete con il PD sfruttando il nome di Berlinguer ? C’è qualcosa che non va. Chi siete ? Chi c’è dietro di voi ? Chi vi manda ? E soprattutto “cui prodest” tutto ciò ?

  2. Caro Alberto,
    i fatti anzitutto.
    1) Quanto è avvenuto nell’estate del 2005 è ILLEGALE;
    2) Se il Parlamento europeo non avesse vietato l’uso delle intercettazioni, D’Alema sarebbe stato rinviato a giudizio;
    3) La Questione Morale non si esaurisce nè si ferma alla questione giudiziaria, e Penati ne è dentro fino al collo;
    4) Dietro di noi non c’è assolutamente nessuno, cosa che so possa parer strana a chi è abituato ad avere sempre suggeritori alle spalle per ripetere i soliti mantra per difendere l’indifendibile;
    5) Da chi è composto e cosa fanno nella vita i membri dello Staff di enricoberlinguer.it è scritto dappertutto e puoi anche contattarli uno ad uno di persona;
    6) L’Unità è l’unica che ha usato Berlinguer, manipolandolo, per fini elettorali e propagandistici, e non oggi, ma per 25 anni.
    7) Il fatto che tu dica che un partito debba avere una banca di riferimento, la dice lunga su cosa sia rimasto in te del messaggio berlingueriano. Questo diceva Berlinguer:
    “ci hanno scongiurato in tutti i modi di fornire i nostri uomini per banche, enti, poltrone di sottogoverno, per partecipare anche noi al banchetto. Abbiamo sempre risposto di no.”
    Ecco, rileggersi Berlinguer. E poi nel caso dire chi è che ne tradisce il messaggio.
    EB.IT STAFF

  3. Quindi, stando alle tue parole una frase del tipo “abbiamo una banca anche noi?” è un reato ? Bene mi debbo andare a rileggere i Codici allora. Non me lo ricordavo. Io spero che D’Alema invece venga rinviato a giudizio. Come Bassolino peraltro. Così vediamo in un regolare processo quante e quali sono le prove a carico e poi i giudici sentenziano. Ho detto i giudici e non gente come me e come te. La stessa cosa per Penati su cui oggi, guarda caso, hanno annullato la richista di carcerazione preventiva. Quest’uomo (colpevole o no io non lo so ancora, tu forse si ma io no) qualcuno lo vuole vedere inguaiato più di quello che è. Se si tratta di Feltri mi starebbe anche bene. Che sia uno che si proclami di sinistra lo vedo un pò strano. E questo devi consentirmelo EB.IT Staff (se hai un nome mettilo. Io ce l’ho messo. Anche il cognome se è per questo). L’autocelebrazione per cui e in base a cui dietro di voi non c’è nessuno è tutta da dimostrare. Sono 42 anni che porto questa maglia e di gente ne ho incontrata tanta che “si-diceva-di-sinistra”. Non so dove, come e quando l’Unità abbia utilizzato Berlinguer a proprio uso e consumo. Se tu Staff lo sai indicamelo. Sono nelle condizioni di potermi leggere qualsiasi numero dell’Unità quindi ..coraggio. Date, pagina e articolo. Hanno scongiurato il PCI di mettere i propri uomini nelle LORO banche per avere una copertura a sinistra. E’ diverso. Molto diverso dal caso BNL. Ed è strano francamente che uno STAFF così informato e pieno zeppo di testepensanti non ci abbia pensato.

  4. Caro Alberto Luzzi (ci sembrava scontato a chi rispondevamo), è il caso di rileggersi gli atti. L’insider trading è una cosa seria. Di ricostruzioni precise ne abbiamo fatte a iosa, su QdS.Se le rilegga ed eventualmente ce le contesti nell’opportuna sede. Se ha le prove per affermare che dietro di noi c’è qualcuno, le mostri. Altrimenti taccia, non tollereremo oltre diffamazioni.
    Non procederemo oltre ad ascoltare le sue teorie strampalate sulla Sinistra che deve controllare le banche. Si rilegga Gramsci, oltre a Berlinguer. Poi ci faccia sapere cosa ha letto al riguardo, in separata sede.
    EB.IT STAFF

  5. In seguito ai ripetuti avvertimenti circa la moderazione dei toni nei confronti di Alberto Luzzi, non seguiti dal diretto interessato, che persisteva a diffamare enricoberlinguer.it e il suo staff, ci troviamo costretti a bloccarlo per non dover ricorrere ad azioni giudiziarie nei suoi confronti. EB.IT STAFF

  6. IMHO, visto che è stata sollevata (più o meno in buona fede) la questione della “autenticità” del testo, le cose da fare adesso sarebbero:
    a) reperire il testo completo e originario dell’intervista a Berlinguer;
    b) pubblicarlo sul sito, dando notizia della fonte;
    c) elencare le successive ristampe di cui si ha notizia;
    d) descrivere analiticamente le differenze di queste rispetto al testo originario.
    Così si vede davvero chi ha manipolato cosa.

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