Taglia le ali alle armi!

Riceviamo in quanti sostenitori sin dal primo momento della petizione e volentieri rigiriamo a tutti i lettori di Qualcosa di Sinistra. Firmate, Firmate, Firmate!

cara amica, caro amico

ricevi questo messaggio perché nel corso di questi ultimi mesi hai aderito al nostro appello di mobilitazione “Dai la caccia al caccia!” contro l’acquisto da parte dell’Italia di oltre 130 cacciabombardieri F-35 JSF.

La nostra campagna è ora entrata in una fase successiva perché (contrariamente a previsioni iniziali) il Governo tiene bloccata da tempo (almeno dalla fine 2009) la decisione definitiva di acquisto.
Ma il pericolo che il nostro paese acquisti a breve potrebbe perfezionare i caccia d’attacco Joint Strike Fighter F-35 è ancora presente! Si tratta di un programma che ad oggi ci è costato già 1,5 miliardi di euro ne costerà almeno altri 15, solo per l’acquisto dei velivoli, arrivando ad un impatto di 20 miliardi nei prossimi anni. Senza contare il mantenimento successivo…

Per questo motivo abbiamo redatto un nuovo e più aggiornato appello (anche per quanto riguarda le alternative di utilizzo di questi soldi) e stiamo cercando di far crescere le adesioni ed avere maggiore impatto quanto, fra qualche settimana, organizzeremo una manifestazione di consegna al Governo. La nuova campagna si chiama “Taglia le ali alle armi!”

Abbiamo perciò bisogno del tuo aiuto per diffondere e rafforzare la nostra azione!
Come? Chiedendo ai tuoi amici e conoscenti di firmare l’appello alla pagina www.disarmo.org/nof35 (in cui si trovano anche dati, informazioni e cronistoria della campagna) e nel caso anche aggiungendoti ai fan della pagina Facebook della mobilitazione stessa: www.facebook.com/taglialealiallearmi

Ci contiamo! Per dare tutti insieme un “taglio alle armi”…
A presto

Francesco Vignarca
Coordinatore Rete Italiana per il Disarmo

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Il testo del nuovo appello

COME CITTADINO HO DIRITTO ALL’ISTRUZIONE, AL LAVORO, ALLA PENSIONE ED ALLA SANITA’…
…POSSO FARE A MENO DI 131 CACCIABOMBARDIERI F-35 JSF! Mentre con le due manovre economiche estive, per pareggiare i conti dello Stato, si chiedono forti sacrifici agli italiani con tagli agli enti locali, alla sanità, alle pensioni, all’istruzione, il Governo mantiene l’intenzione di procedere all’acquisto di 131 cacciabombardieri d’attacco F35 “Joint Strike Fighter” al costo di circa 20 miliardi di euro (15 per il solo acquisto e altri 5 in parte già spesi per lo sviluppo e le strutture di assemblaggio). Le manovre approvate porteranno gravi conseguenze sui cittadini: si stimano proprio in 20 miliardi i tagli agli Enti Locali e alle Regioni (che si tradurranno in minori servizi sociali o in aumento delle tariffe), ed altri 20 miliardi saranno i tagli alle prestazioni sociali previsti dalla legge delega in materia fiscale ed assistenziale, senza contare il blocco dei contratti e degli aumenti ai dipendenti pubblici e l’aumento dell’IVA che colpirà indiscr!
iminatemante tutti i consumatori. Il tutto per partecipare ad un progetto di aereo militare “faraonico” (il più costosto della storia) di cui non si conoscono ancora i costi complessivi (cresciuti al momento almeno del 50% rispetto alle previsioni iniziali) e che ha già registrato forti critiche in altri paesi partner (Norvegia, Paesi Bassi) e addirittura ipotesi di cancellazione di acquisti da parte della Gran Bretagna. Senza dimenticare che, contemporaneamente, il nostro paese partecipa anche allo sviluppo e ai costosi acquisti dell’aereo europeo EuroFighter Typhoon. Con i 15 miliardi che si potrebbero risparmiare cancellando l’acquisizione degli F-35 JSF si potrebbero fare molte cose: ad esempio costruire duemila nuovi asili nido pubblici, mettere in sicurezza le oltre diecimila scuole pubbliche che non rispettano la legge 626 e le normative antincendio, garantire un’indennità di disoccupazione di 700 euro per sei mesi ai lavoratori parasubordinati che perd!
ono il posto di lavoro. Siamo convinti che in un momento !
di crisi economica per prima cosa siano da salvaguardare i diritti fondamentali dei cittadini, investendo i fondi pubblici per creare presupposti ad una crescita reale del Paese senza gettare i soldi in un inutile e costoso aereo da guerra.
PER QUESTO CHIEDIAMO AL GOVERNO DI NON PROCEDERE ALL’ACQUISTO DEI 131 CACCIABOMBARDIERI F35 E DESTINARE I FONDI RISPARMIATI ALLA GARANZIA DEI DIRITTI DEI PIU’ DEBOLI ED ALLO SVILUPPO DEL PAESE investendo sulla società, l’ambiente, il lavoro e la solidarietà internazionale.