SI’ SI’ SI’ SI’, ce l’abbiamo fatta! Nonostante i boicottaggi

Avete visto cosa vuol dire veramente cambiare le cose e attivarsi per farlo? Vuol dire cambiare lo status quo, vuol dire raggiungere risultati insperati, come Milano, Napoli e Cagliari due settimane fa, vuol dire superare gli ostacoli e i boicottaggi, ammazzando i mandanti o, più dolcemente, sconfiggerli su tutta la linea.

E’ la storia di questa consultazione referendaria, che torna al quorum ben 16 anni dopo il raggiungimento dell’ultimo referendum abrogativo. E’ la storia della volontà di un governo e media che boicottano il diritto di voto dei cittadini, battuta da un’altra volontà, quella del popolo sovrano. Ci avevano provato infatti: il Governo aveva tentato di insabbiare il quesito referendario sul nucleare tramite il decreto Omnibus che prevedeva una moratoria sul tema, ci stava provando con il decreto Ronchi, per fortuna, non è andato in porto. Una cosa però è riuscita a farla: grazie alla riscrittura del quesito da parte della Corte di Cassazione sulla nuova normativa, sono state ristampate le schede sul nucleare, impedendo di contare come validi i voti degli italiani all’estero, che avevano votato sul quesito precedente.

Hanno provato a non far votare la gente, dando indicazioni sbagliate sulle date del voto (i due Tg di Mamma Rai, che nel frattempo sta facendo partire i gioielli di famiglia), oscurando le notizie rilevanti, come il Presidente Napolitano che esercita il suo diritto di voto oscurato da quasi tutti i tg, poi artificiosamente comparso verso sera, quando c’era il timore di raggiungimento del quorum.

Stamattina ci hanno provato anche Maroni e Berlusconi: il primo dichiarando che il quorum sarebbe stato raggiunto, lasciando fortemente intuire che sarebbe stato inutile recarsi alle urne, ormai il più era fatto (ma stando ai dati ufficiali, ballava ancora un 9% al raggiungimento del quorum), il secondo dichiarando “Addio nucleare” alludendo al fatto che sia il quorum sia il Sì al quesito erano ormai certi.

A Milano coda polemica per i 5 quesiti cittadini: alle urne i Presidenti chiedevano all’elettore se volesse esprimersi su tutti i quesiti o solo sui nazionali, nonostante le indicazioni della prefettura (dev’essere l’elettore a richiedere di non ritirare le schede, non può essere viceversa) e questo s’è visto in un’affluenza più scarsa di questi rispetto ai nazionali, anche se c’è da dire che il quorum per i quesiti milanesi era più bassa (30%)  di fatto era già stato raggiunto ieri.

In conclusione, tre proposte del governo sulla politica economica del governo sono stati bocciati dal 50% +1 dei cittadini e che la norma ad personam per il Presidente del Consiglio è stata ampiamente rigettata di buon grado dagli elettori.

Dopo Milano, Napoli, Cagliari e tanti altri comuni, questi referendum segnano che il vento è cambiato davvero grazie alla nostra grande forza di volontà. Davano per spacciato questo paese, abbiamo dimostrato che non è così!

25 commenti su “SI’ SI’ SI’ SI’, ce l’abbiamo fatta! Nonostante i boicottaggi”

  1. Adesso il verme di Arcore si dimetta ed apra i suoi forzieri al popolo … per restituirgli tutto quello che ha RUBATO nei 17 anni della sua DELINQUENZA POLITICA

  2. la volontà del popolo può sconfiggere anche il più terribile dei tiranni…

  3. e se contiamo gli italiani residenti all’estero, gli studenti all’estero ( a cui è stato detto che per votare devono avere almeno un anno di residenza nel paese che li ospita) , gli studenti che studiano in varie città dell’Italia e che non hanno potuto votare perchè sono sotto esami , secondo voi che percentuale avremmo raggiunto ?

I commenti sono chiusi.