Bologna, Pd Revolution: “Dirigenti scelti per concorso”

In pensione la vecchia classe dirigente. E scegliere la nuova attraverso un concorso che ne certifichi la qualità e le competenze. Questi i due pilastri del futuro Pd bolognese guidato da Raffaele Donini. Un Pd in emorragia di consensi e fortemente insidiato a sinistra dal Movimento 5 Stelle, che pesca nell’elettorato giovanile proprio nei feudi elettoralmente più rossi di Bologna.

Vincere il Comune non basta, ora bisogna riformare la politica e il Pd” dice il segretario. “Per superare la stagione dei gruppi e dei clan” la ricetta è semplice:  i dirigenti del futuro verranno selezionati attraverso un bando di concorso (il primo entro l’autunno) per accedere a una scuola di formazione. Il bando verrà supervisionato dal segretario stresso e dal direttore dell’Istituto Gramsci Carlo Galli.

Una sfida aperta ai grillini, che però non vengono derubricati a mera antipolitica: “Bisogna essere capaci di cogliere le istanze del Movimento a 5 Stelle. Non direi il vero se sostenessi che non mi interessano gli elettori dei grillini”.

Con 13mila voti assoluti persi dal 2009 (ma mille in più rispetto dalle regionali 2010), Donini sa che, nonostante la vittoria, il partito deve rinnovarsi. «Ho aspettato perché temevo di poter essere un “segretario breve”. Se le primarie fossero andate male, o se fosse andato male il voto, mi sarei fermato. Ma è andata bene e si va avanti».

E subito rilancia la rinuncia al posto fisso dei dirigenti: “Io, col mio contratto, farò da cavia”. Niente più “stipendio” per chi ha incarichi politici, ma solo “indennità”. Vale a dire la rinuncia al tempo indeterminato per semplici “collaborazioni a progetto”, perché «la politica non deve diventare mestiere».

Si aggiunge la riforma federale del partito: «Più potere ai circoli, che ogni tre o quattro mesi faranno un check up dell’andamento della riforma».

Mentre l’offensiva ai grillini punterà anche sulle nuove tecnologie. «Tra due settimane apriremo il primo circolo online, per consentire anche a chi lavora tutto il giorno di iscriversi e di partecipare alla vita del partito. Alle prossime primarie, perché no, ci potrebbe essere anche un seggio sul web.»

Insomma, a Bologna si annuncia una rivoluzione copernicana. Che speriamo possa venir replicata in tutta Italia. Avere finalmente dirigenti scelti per merito, capaci, che non facciano “i politici di mestiere“, venendo stipendiati prima dal partito e poi dalle istituzioni, sarebbe una gran cosa. E forse, finalmente, la Sinistra ritornerebbe ad adempiere alla sua primaria missione storica: difendere i più deboli, combattere le ingiustizie.

Grillo è avvertito. Ma anche il PD nazionale.

26 commenti su “Bologna, Pd Revolution: “Dirigenti scelti per concorso””

  1. se il movimento cinque stelle contamina i partiti politici costringendoli a fare i conti……….allora la battaglia dei Grillini è vinta.Beppe non ha torto quando afferma che i mandati politici sono a tempo,dopo 2 mandati a casa insomma se questo fa risflettere allora W GRILLO

  2. mah…. non mi convince… chiunque mastichi un po’ di attività politica sa quanto tempo bisogna dedicarle… e per informsrsi, e per conoscere, e per comunicare e per divulgare….e per lavorarci….chi ha un lavoro normale di certo non si sentirà di fare il missionario… la politica non si improvvisa…. e la conoscenza di leggi, della situazione del territorio delle istanze che v engono dalla cittadinanza ric hiedono tempo, approfondimenrto, capacità— l’entusiasmo e la visione goliardica della politica secondo me nopn vanno d’accordo con una buona amministrazione… con l’improvvisazione o con l’adeguarsi ad un pensiero falsamento democratico e giovanilistico ….non si va da nessuna parte, si crea soltanto il caos e si consegna l’italia definitivamente in mano a chi invec e in questo mondo sa muoversi da volpone, eccome. per me è qualunquismo e non freschezza e non trasparenza e non novità.

  3. …buona fortuna ma non mi sembra la strada giusta; la pollitica è passione non mestiere, bisogna riconquistare la fiducia delle persone essendo persone fra le persone, una volta le sezioni erano il luogo d’incontro, di confronto oggi ci si può affidare alla tecnolgia ma nulla potrà sostituire il contatto umano il bisogno di trovarsi e condividere,di sentirsi vicini affratellati dall’idea di poter cambiare insieme un mondo sempre più distante dai bisogni quotidiani…

  4. continuo… e poi se si entrerà solo per concorso nella dirigenza … divcenterà comunque un movimento elitario fgatto solo per costruire assenso senza lasciare spazio a chi invec e per nascita non potrà permettersi studi approfonditi e lunghi nel tempo…. pARLIAMO ALLORA DI AZIENDE PER GOVERNARE E NON PIù DI POLITICA….. GRAZIE NON MI PIACE ….

  5. sinceramente mi pare una c…. per rimanere al linguaggio giovanile e informale. la politica non è un hobby. Chi fa politica deve avere una formazione dietro che può essere l’attività politica stessa o quella sindacale. Non c’è niente da inventarsi c’è solamente da conoscere il linguaggio giovanile ….. bisognerebbe poi riaprire una scuola di politica come quella del partito comunista a frattochie e mandarci la gente che ha fatto la gavetta sul territorio e mandare in pensione le persone che perdono le elezioni come avviene in tutta l’Europa.

  6. io invece penso che sia una buona idea perche si avrebbe meno occasione di creare sistemi per continuare a prenderci per il culo e poi si avrebbe una formazione, cosa utile per poter guidare un paese invece oggi si finisce in politica per simpatia .

  7. Ma, la cosa mi pare un po macchinosa, è comunque inderogabile l’esigenza di sradicare la mala pianta degli incarichi a vita e dei politici di professione. Non credo sia utile inseguire Grillo, ottimo comico, ma qualunquista certificato: ora il ” fenomeno ” monta, poi si sgonfierà come tutte le cose senza anima. P. S. a quando gli spettacoli di Grillo per le famiglie, a 12 euro cadauno, come i concerti dei Nomadi?????? Non si dovrebbe straguadagnare quando si fa la morale a tutti un giorno sì e l’altro pure…………

  8. Non credo sia la cosa giusta, per diventare un buon politico bisogna dedicarci molto tempo e passione. Il grosso problema dei politici è che non sono più al passo con l’esigenze delle persone, non vivono più il contatto costante con la gente, non si espongono apertamente nelle lotte sociali.

  9. Signori le competenze non si acquisiscono nelle “scuole di partito” ma nelle Università giuste per imparare sul come si gestisce Politica ed Economia ecc…Questi indirizzi saranno seguiti da coloro che hanno la PASSIONE politica e quindi almeno non ci troveremo i vari TROTA e le tante Minetti o la Zanicchi a rappresentarci!!!Ho fatto solo qualche nome …ma possiamo fare un elenco che copre tutta la PENISOLA da Nord a SUD!Il discorso è complesso e va approfondito!

  10. SONO ARRIVATI A PARACOLPO. IL TAPPO E’ SALTATO ,I GIOVANI MILANESI E I MERIDIONALI CHE ‘ SONO TANTI VOGLIONO IL CAMBIAMENTO , E’ UN FUTURO CHE’ MANCA …MANCA TUTTO… ANCHE’ LA LIBERTA’.PISAPIA UOMO GIUSTO IN UNA CITTA’ IMPORTANTE , CON I GIOVANI SI PUO’.

  11. SONO ARRIVATI A PARACOLPO. IL TAPPO E’ SALTATO ,I GIOVANI MILANESI E I MERIDIONALI CHE ‘ SONO TANTI VOGLIONO IL CAMBIAMENTO , E’ UN FUTURO CHE’ MANCA …MANCA TUTTO… ANCHE’ LA LIBERTA’.PISAPIA UOMO GIUSTO IN UNA CITTA’ IMPORTANTE , CON I GIOVANI SI PUO’.

  12. EHI,QUALCUNO COMINCIA A TOGLIERSI I PARAOCCHI?FORSE COMINCEREMO A VEDERE FACCE NUOVE IN POLITICA,COMINCERA’ IL CAMBIAMENTO CHE TANTO CI PROMETTONO O SARA’ IL NUOVO SPECCHIETTO DELLE ALLODOLE PER ACCAPARRARSI I VOTI NECESSARI PER POGGIARE IL DIDIETRO SU QUELLE COMODISSIME POLTRONE CHE REGALANO PENSIONI SUPERBABY? SPERIAMO BENE…..

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