Io che da morto vi parlo – in ricordo di Adolfo Parmaliana, prof. antimafia

Era il 2 ottobre del 2008 quando il prof. Adolfo Parmaliana, sicliano, che per anni si era battuto con denunce precise e circostanziate mirate a smontare il sistema di potere mafioso e corrotto che governava il suo paese, Terme Vigliatore, seimila anime in provincia di Messina, decise di farla finita. Il silenzio attorno a questo caso e alle denunce lasciate nero su bianco da Parmaliana sullo stato delle cose nel messinese, è imbarazzante. Imbarazzante per le istituzioni che le hanno ricevute, per i suoi concittadini  e per il suo stesso partito.

Professore di chimica industriale, molto stimato all’estero, è morto suicida dopo essere stato lasciato solo nella sua lotta contro la mafia e i corrotti che anche nel suo partito facevano di tutto per farlo tacere. Prima di suicidarsi, ha lasciato una lettera, “Io che da morto vi parlo“, dove raccontava i motivi del suo gesto estremo, della sua passione interrotta, dei continui tentativi di delegittimarlo agli occhi della pubblica opinione. Era uno che faceva della Questione Morale il suo vessillo, che credeva nell’onestà dei siciliani, credeva che gli amministratori pubblici avessero quale scopo primario il benessere dei cittadini, credeva che i magistrati e i giudici vincessero il concorso per contrastare il Male e far trionfare il Bene. Adolfo Parmaliana era uno che credeva che fosse importante combattere per le proprie idee.

Aveva lottato prima per il Pci, poi per il Pds, infine per i Ds. Quando è nato il Pd se n’è andato in punta di piedi, stanco di esser ignorato, deriso, umiliato. Le sue lettere a Fassino, a Veltroni MAI hanno ricevuto una risposta. I settori della sinistra siciliana l’hanno avversato come mai si sono sognati di fare con Cuffaro e con Lombardo.

 Nel suo studio ha, però, continuato a campeggiare la gigantografia di Enrico Berlinguer. A rovinare Parmaliana è stato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose della giunta del suo comune, Terme Vigliatore, a uno sputo da Barcellona Pozzo di Gotto, non a caso definita la Corleone del nuovo millennio: il provvedimento assunto da Ciampi e Pisanu nel dicembre 2005 fu la conseguenza delle decine di denunce formulate negli anni da Parmaliana.

Gliel’hanno giurata. Nel silenzio delle Procure l’unico a rimediare una denuncia è stato Parmaliana, imputato di aver diffamato il vicesindaco di Terme mandato a casa assieme agli altri da Ciampi e Pisanu. Accusato dunque di diffamazione per aver affisso in paese, all’indomani dello scioglimento comunale, volantini nei quali si leggeva la soddisfazione per l’avvenuto scioglimento. Il rinvio a giudizio per calunnia era stato per lui l’ultimo atto di un lungo calvario giudiziario che si era abbattuto contro le sue denunce e il suo impegno per la legalità. Dopo il trasferimento degli investigatori che avevano portato all’informativa Tsunami (grazie alla quale si era ottenuto lo scioglimento del Comune) il rinvio a giudizio era stato per Parmaliana un chiaro segnale dell’inizio di una rappresaglia.

 Ecco, allora, il tremendo atto d’accusa di Parmaliana: “La magistratura barcellonese-messinese vorrebbe mettermi alla gogna, vorrebbe umiliarmi, delegittimarmi; mi sta dando la caccia perché ho osato fare il mio dovere di cittadino denunciando il malaffare, la mafia, le connivenze, le coperture e le complicità di rappresentanti dello Stato corrotti e deviati. Non posso consentire a questi soggetti di offendere la mia dignità di uomo, di padre, di marito, di servitore dello Stato e docente universitario… Hanno deciso di schiacciarmi, di annientarmi”.

Parmaliana è morto, non c’è più: un’altra vittima dello Stato, di uno Stato che lascia soli i cittadini onesti e perbene, che difende invece i disonesti e i prepotenti. Poi c’è ancora chi ha il coraggio di dire che bisogna andare oltre la Sinistra. Come diceva un tale: “La Sinistra non è solo un’ideologia. Essa rappresenta da ormai due secoli il bisogno insopprimibile di una società giusta, di una piena libertà e dignità dell’uomo. Per questo possono mutare le ideologie e le forme politiche, ma in una società che produce ingiustizie, in un mondo dove esistono violenza e oppressione la forza della Sinistra non potrà mai scomparire.

Quel tale, indovinate un po’, era Massimo D’Alema nel 1996, quando era Segretario del Pds. Anche lui, insomma, diceva qualcosa di Sinistra. Oggi, lui come molti altri, avrebbero bisogno di riascoltare le loro stesse parole e chiedersi: “Cos’è cambiato?”. La società continua a produrre ingiustizie, il mondo è dominato da violenza e oppressione… ma la forza della Sinistra, più che scomparsa, è in esilio, come Re Riccardo ai tempi delle crociate.

Solo che qui non ci sono Robin Hood, ma solo Principi Giovanni e Sceriffi di Nottingham.

P.S. Se volete sapere tutta la storia del prof. Parmaliana, leggete “Io che da morto vi parlo”, di Alfio Caruso, edito Longanesi, 15 euro. Per non dimenticare un’altra vittima della Questione Morale.

45 commenti su “Io che da morto vi parlo – in ricordo di Adolfo Parmaliana, prof. antimafia”

  1. Il 10 giugno 2011, al convegno sulla Questione Morale a Milano, ricorderemo la passione, il rigore morale e la storia del prof. Adolfo Parmaliana, berlingueriano sino alla fine, che ha combattuto per i suoi ideali finché ha potuto… la sua storia è esemplare di come gli uomini giusti in questo Paese siano sempre lasciati soli. Non dimentichiamo il suo esempio. EB.IT STAFF

  2. questo è quello che succede nei partiti quando sei un uomo onesto è successo anche ad altre persone che hanno dedicato alla politica metà della loro vita con passione, ma non sono scesi a compromessi e sono stati cacciati, per Fassino e altri uomini di corte un posto lo si trova sempre!!!!! vergogna

  3. non riesco più a vedere e riconoscermi in nessun politico di oggi,Enrico però porterò sempre il ricordo di averti sentito parlare in manifestazioni dove le tue pacate parole centravano pienamente quello che avevamo nel cuore e nella mente,oggi parlare di ideali come rispetto x chi lotta x sopravvivere non si usa più,cmq grazie perche se dopo tutti questi anni li sento ancora vuol dire che ci hai dato tanto. <3

  4. Ricordiamoci anche di Angelo Vassallo sindaco di Pollica nel cilento, ucciso dalla camorra e dal malaffare perchè voleva fare semplicemente il suo lavoro:preservare il territorio dall’abusivismo edilizio e dalla cementificazione selvaggia!Anche lui abbandonato dalle alte sfere del PD!

  5. io sono stato un militante del p c i da quando è stato sciolto non mi sono piu tesserato perchè non cista piu una vera sinistra vari dirigenti del p d provengono dal p c i e si devono vergognare di avere lasciato abbandonato dei veri compagni come adolfo parmaliana e tanti altri come lui ma glista bene cosi incollati alle loro poltrone e si prendono un grsso stipendio e poi vanno in t v affare le sceneggiate contro lopposizzione siete un branco di falsi

  6. Scusate ma perché continuate a pensare che il PD sia di sinistra? O abbia anche remotamente ereditato qualcuno dei valori in cui credevamo ai tempi del PCI ? Il PD é contro la sinistra allo stesso modo o più subdulamnte dei partiti di destra. Lasciatelo perdere non lo votate, sono solo affaristi che aspettano l’osso lasciato dal PDL.

  7. Un uomo che ha scelto di andare a vivere una nuova vita, forse più pulita, dall’altra parte. Che possa essere sereno, almeno lì…

  8. Purtroppo chi fa il suo dovere, spesso è ritenuto scomodo, ingombrante, anche x certi bellimbusti che si proclamano di sinistra, ma che non sanno cosa sia veramente. Gente che non ha mai lavorato ed è vissuta nell’agio grazie al Partito. Non gli farà piacere, anche se io credo che una volta morti, non si vede più. Comunque è sempre un riconoscimento che può far riflettere chi ancora è vivo, e crede in certi principi!!!

  9. Se volete sapere tutta la storia del prof. Parmaliana, leggete “Io che da morto vi parlo”, di Alfio Caruso, edito Longanesi, 15 euro. Per non dimenticare un’altra vittima della Questione Morale. Noi ricorderemo anche lui il 10 giugno 2011, a Milano, Università Statale, aula 208, h 18:00. Non mancate. E passate parola. Io non ci potrò essere, ma mi auguro che molti che sono da quelle parti ci vadano.

  10. Non solo un uomo giusto, ma anche un Politico con la “P” maiuscola. Alcune sue scelte, che al quel tempo disapprovai e mi condussero a prendere le distanze, rilette ora si rilevano assolutamente attuali. Quindi aveva avuto una vista molto lunga e quasi divinatoria..

  11. Questi sono uomini da cui prendere esempio, e che da SEMPRE sono lasciati soli quando sono ONESTI, l’onestà non paga non ha mai pagato e non pagherà mai, ma NOI continueremo ad esserelo sempre e comunque , alla faccia dei nostri governanti mafiosi!

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