Il Soviet Supremo: l’ultima vergogna di B.

Trattasi sempre della solita pantomima. Si comincia col dire che è un’iniziativa personale, finché poi viene imposta alle Camere a spron battuto, con la ferma intenzione di approvarla. In questo caso è difficile che ci riescano, ma, come si dice, tentar non nuoce. O meglio, nuoce solo al Capo dello Stato, per il quale la proposta di modifica dell’articolo 1 della Costituzione non è altro che l’avvertimento che, qualora bocciasse leggi ad personam, la mossa successiva sarebbe quello di ridurre lui, la Corte Costituzionale e la magistratura a cagnolini al guinzaglio del potere.

Il testo, scandaloso, è composto di un solo articolo (quindi eventualmente anche di facile approvazione) e recita: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sulla centralità del Parlamento, quale titolare supremo della rappresentanza politica della volontà popolare espressa mediante procedimento elettorale”.

Nella mente diabolica del suo estensore, il peone pidiellino Remigio Ceroni da Ancona, il Parlamento diventa gerarchicamente più alto degli altri organi costituzionali, come magistratura, Consulta e Presidenza della Repubblica. Ora tutti i poteri dello Stato hanno pari dignità e sono sullo stesso piano. Ma visto che Berlusconi sostiene che governo e Parlamento sono tenuti in scacco dagli altri, si impone una gerarchia.

Non si può fare a meno di notare analogie proprio con quella Costituzione di Stalin tanto evocata da Berlusconi come principale ispiratrice della nostra (tutte balle, ovviamente), ovvero la famosa Costituzione staliniana del ’36, che recitava: “Organo superiore dell’Urss è il Soviet Supremo.”

Interrogato sul tema, lo sconosciuto deputato in cerca di attenzioni, fama, denaro, fa una mezza confessione: “Non ce l’ho col Quirinale, ma non mi è piaciuto quando il presidente della Repubblica ha fatto trapelare il suo pensiero mentre il Parlamento stava lavorando.” Il problema, però, è che lavora solo per il Presidente del Consiglio, quando lavora (le ultime statistiche mostrano una media settimanale di 4 ore lavorative alla Camera e 3 al Senato).

Posto che in teoria i principi fondamentali e la prima parte della Costituzione non si possono toccare, la domanda è: quanto durerà ancora questa farsa? Perché, sinceramente, non so voi, ma comincio ad essere stufo di un Paese che va sempre più alla deriva a causa di questi quattro cretini che ci governano (e male anche). Se la sfiducia si fosse votata a novembre, ora B. sarebbe già a casa. Ma Napolitano ha preteso si votasse la finanziaria, dando un mese a B. di comprarsi tutto il comprabile… c’è da dire, caro Presidente, che sarebbe ora di scioglierle queste Camere. 

 

25 commenti su “Il Soviet Supremo: l’ultima vergogna di B.”

  1. I soviet erano gli orsetti del cuore a confronto di B. & company,figuriamoci se gli diamo lo stesso potere. Il potere rende l’uomo pessimo… quindi,stiamo attenti.

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