La balla che la corruzione in Italia vale 60 miliardi

E’ uscito il primo rapporto europeo sulla corruzione, licenziato dalla Commissione Europea proprio oggi. Ed è molto interessante. Come al solito, però, in Italia i media tendono a ricercare il notizione da prima pagina e, quindi, fanno passare balle enormi per verità assolute. E’ il caso della stima della corruzione in Italia.

Poiché nel rapporto si stima in generale la corruzione europea attorno ai 120 miliardi di euro e poiché la nostra Corte dei Conti sono anni che stima la nostrana in 60 miliardi, i media hanno presentato la notizia così: “La corruzione in Italia è la metà di quella europea.

Peccato che nel rapporto, molto dettagliato, non si parli di cifre in riferimento all’Italia. E forse sarebbe bene di capire anche come la nostra Corte dei Conti ha quantificato la corruzione. Lo ha spiegato nel 2012 Alberto Vannucci, massimo esperto italiano ed europeo sul tema, alla Summer School in Organized Crime dell’Università di Milano: la nostra Corte si è semplicemente rifatta a uno studio della World Bank del 2008 che diceva che la corruzione valeva il 3% del Pil mondiale; si è limitata quindi a calcolare il 3% del Pil italiano di allora e da quel momento propina la cifra fantomatica di 60 miliardi, che non può essere quantificata nei fatti (la maggior parte degli scambi corruttivi non viene scoperto, quindi il dato può essere notevolmente maggiore o inferiore).

Le stime di un fenomeno come la corruzione, infatti, non potranno mai essere spacciate per verità assolute, anche perché è diventato sempre più diffuso il c.d. scambio di influenze, cioè lo scambio di favori personali: io, consigliere comunale piuttosto che deputato, voto quel provvedimento che interessa a te imprenditore, in cambio di un posto a mia figlia/o o altri favori non stimabili in termini della classica “tangente” (si può fare una stima, ma come fai a stimare il valore di un posto di lavoro in una grande azienda, puta caso?).

Inoltre, se l’economia sommersa in Italia vale una cifra stimata da varie fonti tra i 120 e i 250 miliardi di euro, come fa il giro della corruzione a valere appena 120 miliardi in tutta Europa? E’ chiaro che siamo di fronte a cifre poco credibili. Un giornalista serio dovrebbe, però, andare prima a informarsi o, nel caso, limitarsi a riportare quanto effettivamente c’è scritto nel report (molto dettagliato, ma dove, appunto non vi sono cifre per l’Italia come per nessun altro paese).

Inoltre, anche statisticamente parlando, non si possono usare due statistiche calcolate in maniera differente e raffrontarle, arrivando a un’affermazione del genere come “la corruzione italiana è la metà del totale europeo”. Semplicemente non sta né in cielo né in terra.

Fare informazione su certi temi delicati è necessario e importante, ma è sempre bene ricordare che non tutte le stime sono costruite con indicatori affidabili e, appunto, sono stime, che vanno usate con le pinze. Sono utili, ma non sono la verità.