Forza St. Pauli!

Prendete un porto del nord Europa, un quartiere di lavoratori e di marinai, il punk, la contestazione sociale e un pallone: benvenuti al Millerntor-Stadion, la casa dell’FC St. Pauli, nell’omonimo quartiere di Amburgo. Nonostante la squadra vanti ben pochi trofei (attualmente milita in Zweite Liga, la serie B tedesca) è da anni un simbolo di militanza antifascista, conosciuta in tutta Europa per l’attivismo politico – rigorosamente di sinistra – dei suoi sostenitori. In Italia abbiamo avuto modo di toccare con mano la solidarietà del club in più occasioni: per i NO TAV, in ricordo di Dax e con un simpatico omaggio al nostro ex Presidente del Consiglio.

Tantissime anche le manifestazioni in Germania contro il razzismo e l’omofobia accompagnate dalle bandiere del St. Pauli: indossare una felpa o una sciarpa del club significa molto più che essere tifosi, vuol dire fare professione di militanza politica. Ma in più c’è quello che nello sport professionistico è un valore che si sta perdendo, ovvero il potere dall’aggregazione dato da una passione comune.

Non sorprende allora che la fama del club di Amburgo arrivi fino a Marghera*, località del comune di Venezia nota per le sue industrie e per essere stata teatro di moltissime lotte operaie nel corso di tutto il ‘900. Nel 2001 il quartiere ha visto infatti la nascita della band ska/patchanka Talco, che nell’album Mazel Tov del 2008 ha dedicato un brano proprio all’FC St. Pauli. Complice la fama che il gruppo si è conquistata negli anni in Germania (dove suona abitualmente live) la canzone, specialmente nella versione tedesca, è diventata praticamente l’inno dei tifosi.

A dispetto dell’immagine fredda e tirannica che si è guadagnata in Europa, soprattutto a seguito della crisi, la Germania è un Paese da sempre molto vivo a livello culturale e sociale (basti pensare ai Chaostage degli anni ’80-’90, che ispirarono un documentario del 2009 sul movimento punk), con numerosi festival e manifestazioni, in particolare a nord, nella ex DDR e nelle vecchie zone minerarie. Eppure ritrovarsi in un’anonima città sul Baltico e sentire i Talco suonare la loro versione di Bella Ciao con un pubblico, prevalentemente tedesco, che canta e balla è un’emozione che ho provato raramente, anche in Italia. E mi fa pensare che quell’Internazionalismo che per la Sinistra era un pilastro e che oggi è pubblicamente deriso da vecchi e nuovi patriottismi mascherati da progressismo, possa essere recuperato. Magari ai piedi di un palco o in un campo di calcio: e allora forza Sankt Pauli!

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* A Marghera si sono formati anche Le Orme, band rock progressive molto apprezzata all’estero, e i Pitura Freska, gruppo reggae dialettale noto anche per una partecipazione al Festival di Sanremo nel 1997.