“Ingroia morirà”

“Ingroia morirà”, così una telefonata anonima ha allertato la Procura di Palermo e intensificato la protezione attorno al magistrato simbolo delle indagini sulla trattativa Stato-Mafia. Dopo l’ok al suo trasferimento in Guatemala, deciso all’unanimità e in 5 minuti dal CSM, e gli attacchi da parte dei sindacati delle toghe, Antonio Ingroia si trova ancora, suo malgrado, al centro delle cronache.

Secondo quanto risulta a Repubblica, la scorta del procuratore aggiunto sarebbe stata potenziata anche con un apposito servizio di bonifica antibomba. Ingroia stesso ha annunciato ieri pomeriggio di aver chiesto una proroga alle Nazioni Unite, per posticipare ancora di quindici giorni l’inizio del suo incarico in Guatemala: il magistrato resterà in Sicilia sino a fine mese, anche per partecipare alla prima udienza davanti al gup Piergiorgio Morosini, per l’inchiesta trattativa mafia-Stato.

Ora, facendo gli scongiuri, la domanda è: dobbiamo aspettare che venga ammazzato anche Ingroia come Falcone e Borsellino, per aspettare che le istituzioni riconoscano il valore dei suoi uomini migliori? A quanto pare sì.

A nome di tutti i ragazzi di enricoberlinguer.it e dei blogger di Qualcosa di Sinistra rivolgiamo la più assoluta solidarietà ad Antonio Ingroia.

1 commento su ““Ingroia morirà””

  1. Piena solidarietà ad Ingroia , lo stato difenda gli uomini simbolo per la difesa della democrazia, guerra spietata alla mafia ed ai populisti vecchi e nuovi che definirei il vero cancro del paese. Auguri Italia

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