Scilipoti e l’orgoglio dei ladri
Scilipoti e l’omosessualità
Scilipoti e l’omosessualità
Al Congresso dei responsabili, il premier ritorna con i vecchi mantra. “Tangentopoli? Golpe giudiziario.” – “Sentenza Mondadori? Una rapina a mano armata.” E sul Porcellum dà la colpa a Ciampi.
Scilipoti ora si improvvisa nazional-socialista con un improbabile Saya, che tra svastiche e mein kampf promette guerra a froci e troie. Ecco cosa succede quando a fare le liste sono sette persone e gli ideali non sono la bussola con cui vengono scelte.
La maggioranza politica parlamentare non rispecchia la classe sociale, il PDL tenta di nuovo la strada delle riforme, sperando che stavolta nessuno ci caschi.
Dibattito sul processo breve alla Camera. Il PD legge la Costituzione, l’Idv cita i processi a rischio, tra cui Thyssenkrupp, Parmalat, Santa Rita. Il Governo è appeso al voto di Scilipoti. E Massimo D’Alema, leggendo l’art. 88, auspica che il Presidente della Repubblica sciolga le Camere al più presto.
Il Manifesto dei Responsabili di Calearo, Scilipoti, Cesario? Interamente copiato da quello fascista di Gentile. Se prima era un sospetto, ora ne abbiamo la prova che gli impresentabili hanno matrici culturali che forse chi li ha candidati doveva indagare, prima di metterli in lista. O no?