Il Fatto: quando il giornalismo libero paga e dà l’esempio
Se gli utili, anche se in minima parte, vengono ogni tanto redistribuiti e non solo capitalizzati dal manager di turno…
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Oggi ricorre il 120° anniversario dalla nascita di Antonio Gramsci. Qualcosa Di Sinistra vuole ricordarlo con alcuni brani.
Il Partito comunista italiano è un Paese pulito in un Paese sporco, un Paese onesto in un Paese disonesto, un Paese intelligente in un Paese idiota, un Paese colto in un Paese ignorante, un Paese umanistico in un Paese consumistico. (Pier Paolo Pasolini)
Lo Statista. L’esule. Il perseguitato. Tre definizioni di Benedetto Craxi, al secolo Bettino, che fanno a pugni con la realtà dei fatti e con la verità.
Finirà che, fra qualche anno, Gramsci sarà solo il nome di una fondazione, Falcone e Borsellino il nome di un aeroporto, Pertini il nome di qualche scuola e monumento sparsi per l’Italia. Di Berlinguer si ricorderà solo la pessima riforma dell’università del cugino, o forse nemmeno quello. Quanto ad Ambrosoli, Siani e gli altri, al pronunciare il loro nome, la risposta più frequente forse sarà quella “Ambrosoli e Siani chi?”. E questo sarebbe già un successo.
La lotta alla parola “compagni” è qualcosa di più della lotta ad un antico aggeggio lessicale per definire un certo tipo di militanti: è l’ultimo fotogramma di quell’enorme rimozione culturale che ha consegnato il Paese al Berlusconismo.