Ogni movimento cronometrato. Movimenti del braccio misurati in millesimi di secondo. Se si sfora, bisogna recuperare il più in fretta possibile. Ciò che Charlie Chaplin rappresentava in ‘Tempi Moderni’ diviene tragicamente reale ogni giorno. L’uomo come una macchina, ogni suo movimento registrato, controllato. Schiene che si spezzano, menti che crollano. E il suicidio diventa l’unica via d’uscita da una vita di cui hanno svuotato il senso.
Una gara al ribasso. Stanno smantellando tutti i diritti ottenuti dopo anni di lotte. E pur di lavorare, sei costretto a dire ‘grazie’, anche se sei sfruttato, anche se sei calpestato. Perché tutto, ormai, è trattato alla stregua di una merce. La sanità, l’istruzione e la cultura, fino alla sofferenza umana. Giorno dopo giorno assistiamo alla finanziarizzazione di ogni singolo uomo. Tutto ha un valore in denaro. E ogni aspetto della vita diventa flessibile, perché flessibile è il capitale. Ma nessuno dice mai che la flessibilità, questo tipo di flessibilità, fa rima con precarietà.
E no, non crediate che il colpevole di tutto sia il profitto. Perché, dietro il profitto, ci sono persone. Con nomi e cognomi. Che, dando la colpa al mercato, costruiscono i loro privilegi sul sangue e sulle lacrime di miliardi di persone. Dobbiamo imparare che dietro il profitto non c’è una legge divina che vuole che le cose vadano e restino cosi, ma uomini che, scientificamente, accumulano ricchezze sulla nostra pelle.
L’impresa più bella che possiamo tentare in questo nuovo anno è ritornare a provare empatia verso gli ultimi della terra, verso i dimenticati, verso chi non ha più la forza per gridare. Dobbiamo tornare a dare voce a loro e a noi stessi, impegnati come siamo a urlare parole afone contro un mondo che diciamo e pensiamo sia sbagliato. Siamo noi che viviamo in questo mondo e siamo noi che nel nostro piccolo possiamo cambiarlo. Cambiarlo non solo pubblicando un post su Facebook ma anche uscendo per strada ad attaccare manifesti.
Ed è da qui che dobbiamo ripartire. Da questa consapevolezza. Dobbiamo ripartire dalla conoscenza. Dobbiamo ripartire mettendo l’uomo al centro del nostro mondo. L’uomo con le sue paure e le sue debolezze. Con le sue gioie e le sue forze. ‘Chi non crede nell’essere umano non è un rivoluzionario’ diceva Che Guevara.
Ridiamo forza alla nostra voce. Usciamo dal mutismo dell’irresponsabilità. Prendiamo il coraggio a piene mani. A ben pensarci, ne basterebbe solo una, di mano. Quella sinistra.
Tieni stretto quel coraggio dentro un pugno. Alzalo. Ci troviamo tutti lì, al sol dell’avvenire di questo 2018.
Buon anno di lotta e resistenza a noi!
Buon anno ‘ora e sempre resistenza’
Hasta la victoria
Perché voi vi tirate fuori??? Coerenza sarebbe già una bella cosa x il futuro.
Dove c’è scritto che ci tireremmo fuori?
È quello che avete sempre fatto. Lanciate il sasso e nascondere la mano…..
Lia Felloni prego? Ma sa almeno dove sta commentando? Le suggeriamo un buon proposito per il nuovo anno: contare fino a 10 prima di scrivere un commento. Auguri!
Lotta? Mah a sinistra non si vede dal 1976
ma non mi dire…….i sostenitore della Fornero che parlano di eguaglianza?!?!
Ma lei conosce bene “qualcosa di sinistra”?
sapere chi sponsorizzano mi dice tutto!
Paolo Masci, siamo curiosi, chi sponsorizzeremmo, dato che non abbiamo un banner pubblicitario sul nostro blog? Almeno si informi prima di commentare e fare figure barbine. Saluti e buon anno!
La candidatura di Pietro Grasso è una buona notizia per tutti quelli che non avrebbero preso minimamente in considerazione di votare per uno dei singoli partiti che faranno parte del futuro movimento politico unitario.
Ora a queste belle parole seguano i fatti concreti di cui anche lui ha parlato e di cui noi #TUTTI abbiamo bisogno.
http://www.qualcosadisinistra.it
questo non è un vosto post? sbaglio?
E cosa c’entra con gli sponsor? Sa cosa significa la parola? Soprattutto: cosa c’entra l’apprezzamento delle parole di Pietro Grasso con la Fornero? Lei è confuso, passi un sereno capodanno, è meglio.
ok …… fingiamo di non sapere chi rappresenta il suo partito, fingiamo di non sapere chi sono coloro che compongono il suo partito.
Paolo Masci se lei si informasse un attimo prima di commentare, sul blog avrebbe visto un post critico sulle retroguardie di Liberi e Uguali, che non sono proprio il massimo per quello che abbiamo potuto constatare nel nostro piccolo. Ma lei è troppo impegnato a emettere la sua sentenza definitiva, fregandosene di andare oltre quello che vuole vedere. Si vive male così, sa? Le suggeriamo un buon proposito per il 2018: informarsi meglio prima di sparare sentenze a casaccio, commentando per altro un articolo che parla di ben altre cose. Saluti e buon anno!
✊
Auguri……………a voi………………parole bellissime e vere………#BUONANNO, per un 2018 Di LOTTA………..!!!
Infatti quando sarà per non sbagliare voterò 5stelle
Auguri di buon anno a tutti voi
Sono d’accordo
Se realmente siete di sinistra,invece di brontolare come una pentola di fagioli in ebollizione ricompattate la lotta armata!Solo così in questo dannato paese si risolveranno le ineguaglianze democratiche!!!! W BR !!!