#Austria, vince l’estrema destra

Le elezioni presidenziali in Austria hanno visto  il partito di estrema destra FPO raggiungere un terzo dell’elettorato, scalzando gli storici partiti austriaci della socialdemocrazia e del cristianesimo democratico, da settant’anni ininterrottamente (e spesso insieme) al governo dell’Austria.

Questa débâcle della socialdemocrazia austriaca, forza politica che ha segnato la storia del movimento socialista europeo, va ad aggiungersi a una serie di preoccupanti sconfitte subite dai partiti che fanno capo al Partito del Socialismo Europeo: dalle elezioni regionali francesi che hanno visto l’ascesa di Marine Le Pen, antagonista al governo “socialista” di Hollande e Valls, all’Ungheria, dalla Danimarca alla Germania e per ultima l’Italia, dove sarà certamente rilevante il peso che la Lega Nord avrà nei futuri equilibri politici del Paese.

Va sottolineato come in questi Paesi – Francia esclusa – i partiti membri del PSE siano in grandi coalizioni con quelli del Partito Popolare Europeo, imitando la große koalition che domina l’Europa.

Dovunque questi partiti compiono con il beneplacito delle istituzioni europee e dei grandi gruppi finanziari politiche neoliberali sulla falsa riga della ‘Terza via’ clintoniana-blairiana, fonte d’ispirazione per Manuel Valls, primo ministro francese, e per Matteo Renzi, primo ministro europei: liberalizzazione nella circolazione dei capitali, graduale smantellamento dello stato sociale per favorire l’economia privata, diminuzione delle tutele ai lavoratori, lotta ai sindacati.

A ciò si aggiunge come in alcuni casi – Austria e Slovacchia in primis – partiti “socialisti” europei si sono trovati a compiere non solo politiche economiche liberali, ma anche vere e proprie virate a destra sul fronte dei diritti umani, come il rafforzamento dei confini nazionali e la rottura degli accordi di Schengen, che caratterizzano (caratterizzavano?) la natura dell’Unione Europea quale grande casa dei popoli del Vecchio Continente.

Stiamo assistendo dunque a dei partiti autodefinitisi socialisti o democratici che, difesi dalle testate liberal, stanno attuando nella loro azione dinamiche proprie dei partiti della destra liberista o di quella populista e xenofoba. E invece di convogliare su di essi il voto di protesta dei nuovi movimenti di estrema destra che stanno nascendo in Italia, perdono consensi e forza nei parlamenti e nelle istituzioni nazionali.

Dove i “socialisti europei” fanno la destra, che sia a livello economico o a livello sociale, porgono la guancia ai partiti di estrema destra che propugnano ancora concetti come il suolo, il sangue, la religione o la razza che appena settant’anni fa hanno attaccato il continente europeo.

Il Socialismo torni a fare il Socialismo, stando dalla parte delle persone prima che dei capitali, o altrimenti si consegnerà il futuro delle genti d’Europa ai preoccupanti movimenti che stanno prendendo piede, ieri in Francia, oggi in Austria.

47 commenti su “#Austria, vince l’estrema destra”

  1. stanno distruggendo la sinistra con questa macchinazione a livello europeo hanno tutti lo stesso governo fatto di alleanze però la destra e quella che rimane a prendere voti

    • Se avessi letto l’articolo, forse avresti notato che non la si mette in termini di “dispetto” (non siamo all’asilo), né in termini di protesta, ma semplicemente di populismo e di parole d’ordine “scippate”.
      PF

    • e se la realtà fosse che i partiti socialisti presi dall’ ansia di vincere e di convergere verso il centro politico abbiano abbandonato le esigenze popolari per abbracciare quelle dei petrolieri e dei marchionne di turno e questo vuoto è stato colmato dall’estrema destra ???

    • ecco…questo è li punto per me incredibile…che la gente voti a destra perchè la sinistra è troppo poco di sinistra….se fosse così voterebbero l’estrema sinistra no ? se votano l’estrema destra è perchè in tempo di crisi trovano più utile ai loro interessi il nazionalismo non il socialismo…così hanno fatto anche negli anni 20…

    • Giuseppe Suriani Quale estrema sinistra? Cmnq gli esempi storici in cui si osserva una situazione come descritta (ottima la sintesi di Francesco Falzarano) sono molti, e al momento quella che chiami estrema sinistra è solo un pallido esempio di socialismo, oltretutto piuttosto silente (ovunque in Europa). La destra urla, si fa sentire, cavalca il malcontento (generato dalle politiche di destra liberista del centro-sinistra…) e si avvantaggia di tutto ciò. E si, ci sono molti anche in Italia che provenendo da sinistra hanno iniziato a votare destra, le motivazioni non le conosco, ma questo accade quando la politica da sistema di valori e di interessi di classe si riduce a guerra tra fazioni che applicano sempre le stesse politiche. Daltronde sono molti gli exPdLlini che ora votano Renzi. Se la sinistra fa politiche di destra se ne avvantaggia solo la destra.

    • Giuseppe Suriani Aggiungo che negli anni 20 c’era la Repubblica di Weimar (in Germania) governata dai socialdemocratici che condussero politiche economiche disastrose e che alla fine aprirono la strada alle destre e a Hitler (ma solo all’inizio degli anni 30, dopo la crisi del ’29). Quante analogie…

    • concordo con l’analisi di Giuseppe Suriani, le attinenze con il secolo scorso ci sono tutte, i presupposti pure. E, purtroppo, come la Storia ci insegna, i risultati saranno nefasti. Tutte le volte che si è scivolati nel nazionalismo e nel populismo la conseguenza è stata la rovina e la distruzione. Anche da noi molti pensano che siamo ridotti male e che ammazzando un pò di “altri” potremmo avere un cellulare o un’auto migliori… poi tutti ne pagheremo le conseguenze.

    • Sibboh Fantini….chi provenendo da sinistra vota l’estrema destra era solo superficialmente di sinistra perchè uno di sinistra è antropologicamente diverso da uno di destra e non potrà MAI votare l’estrema destra in quanto i loro valori sono diametralmente opposti…..diciamo che la stragrande maggioranza non ha ideali e slitta di qua e di la in base ai tempi e alle convenienze…quando nei 60 si aveva bisogno di più diritti sul lavoro si parlava di “solidarietà” adesso che il lavoro manca e ci sono gli stranieri si riscoprono “le radici” …francia o spagna purchè se magna :)

    • Giuseppe Suriani E’ anche un problema di censo: se la sinistra vira al centro e apre alla globalizzazione economica per apparire “rispettabile” ai moderati (in maggioranza medio/alto borghesi), lascia scoperte le classi meno agiate (numericamente molto più rilevanti) che naturalmente si rivolgeranno a chi promette di riportare il lavoro in Italia (ad es. Lega, FDI e M5S).

    • Gennaro Esposito….allora mettiamola così….SE la risposta giusta alla crisi è il nazionalismo allora fanno bene a votare a destra perchè il nazionalismo è nel dna della destra non della sinistra….quando il socialismo ha aperto al nazionalismo è diventato nazional-socialismo

  2. Se i partiti progressisti, chiamiamoli così, fanno politiche di destra o meglio dimostrano concretamente di avere perso il loro DNA, allora tanto vale consegnare il proprio consenso ai partiti di destra: è il ragionamento erroneo ma legittimo o quanto meno conseguenziale di un elettorato europeo disorientato e forse anche stanco di una democrazia barcollante. Questo vale anche per l’elettorato italiano. Dove ci stanno portando le politiche liberiste o blairiane del nostro carissimo Renzi?

    • Per raddrizzare la china presa in questo 25 ennio…solo questa strada poteva prendere Renzi..non vi erano alternative,era gia’ tutto uno sfacelo!Imputare la disfatta sociale e culturale ,tutta addosso a lui e’ davvero esagerato !Purtroppo politici italiani e cittadini questo sono..urge riconoscerlo,per poter cambiare e salvare il salvabile !Purtroppo siamo dei cambia camicia opportunisti…:-(e spesso senza memoria sempre per egoismi e luridi opportunismi!Altrimenti non ci saremmo ridotti cosi’,dall’aver bisogno in senato dei verdini e alfaniani:-(

  3. facciamola semplice…la crisi economica…la paura dello straniero…e certe politiche sconclusionate delle sinistre ultabuoniste a prescindere muovono il centro verso le destre…..che promettono da sempre ordine e conservatorismo…se le sinistre non lo capiscono e non si adeguano in proposte semplici e terra terra soccomberanno sempre a qualsiasi tipo di fscismo.

  4. Analisi che condivido in pieno – così facendo sarà sempre peggio – a breve avremo un’europa geografica di destra, purtroppo, ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

  5. Quanto godrete che i socialdemocratici hanno perso! Si sa che voi settari nemmeno troppo sotto, sperate nei fascisti che guidano l’ Europa, così da poter scrivere cazzate sulla socialdemocrazia.

  6. A mia memoria, gli unici Governi socialdemocratici che hanno attuato (o,almeno, cercato di attuare) politiche socialiste, sono stati, in generale, quelli del Nord Europa degli anni ’70-80 e, in particolare, quelli svedese di Olof Palme (poi ucciso nel 1986) e quello tedesco (prima della riunificazione) di Willy Brandt. Se pensiamo che in Italia Craxi ha aperto la strada a Berlusconi ed a tutto quel che ne è seguito…!

  7. Siamo andati sempre peggio il governo di Renzi non è sinistra ma democrazia cristiana e destra non pensano a noi comuni mortali ma alle banche ai petrolieri sono dagli anni novanta che va malissimo c’è troppa gente che evade le tasse paura di perdere quello che hanno rubato agli altri evadento e vanno verso l’estrema destra

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