Parla con voce pacata e con chiarezza metodica, Renato Curcio. Il luogo è la Palestra Lupo di Catania, in passato luogo di degrado e sprechi che oggi è stato recuperato da un collettivo. Il tema è di quelli che non sono mai stati esplorati abbastanza, forse per la loro complessità. E’ strano che oggi uno degli strumenti più utilizzati nelle interazioni sociali, Internet, sia così poco conosciuto. Chi lo controlla? Perché? Imprese nate da pochissimi anni accumulano profitti giganteschi offrendo un servizio apparentemente gratuito. E’ l’impero virtuale che dà il titolo al suo ultimo libro edito da Sensibili alle Foglie, la cooperativa editrice che egli stesso ha fondato. I tempi cambiano e si passa dalla lotta armata a quella digitale. Da vertice delle Brigate Rosse a ricercatore delle nuove tecnologie, lo spirito che accompagna Curcio è sempre lo stesso. O forse qualcosa è cambiato anche in lui.
Posso cominciare con una provocazione? Anche la casa editrice di cui fa parte ha bisogno dei motori di ricerca e utilizza i social. Come si dirime questa matassa?
Non è una matassa, il mio punto di vista non è contro o pro le tecnologie, ma cerco di capire come esse in mano a determinati gruppi di potere economico, politico o culturale operano per esercitare un controllo nell’immaginario delle persone. Nessuna tecnologia è neutra: Amazon ha in mente di utilizzare i droni per le consegne, un militare americano di far fuori una persona a mille chilometri di distanza.
Ma allora per uscire fuori da questa situazione è necessaria una riforma del web? Da parte di chi?
Naturalmente io penso che tutti i cittadini, di fronte ad una maggior chiarezza sul funzionamento degli oggetti che utilizzano, facciano le scelte che ritengono opportune. Quelle scelte riguardano me come cittadino e non ricercatore. Allora dirò che il mio punto di vista riguardo a queste strutture è che occorre immaginare delle tecnologie che non abbiano come finalità la promozione commerciale delle aziende e nientemeno il controllo sociale dei cittadini.
Dunque una sorta di costruzione dal basso di social “etici” e lo sviluppo dell’open source?
Dal basso sicuramente, perché l’alto in questo momento è rappresentato da un’oligarchia di grandi imprese. Poi sempre in alto ci sono degli “enti grigi” di cui è anche difficile cogliere il profilo, perché non si dichiarano, ma che sicuramente usano le relazioni con queste piattaforme per processi di controllo più mirato. Invece una buona tecnologia di relazione, che non approfitti del monopolio degli strumenti della comunicazione, sarebbe una straordinaria occasione di evoluzione per la nostra specie.
Comunque questi media, seppur controllati da oligarchie capitalistiche, negli ultimi anni si sono resi strumenti dei movimenti sociali. Prendiamo ad esempio le rivolte arabe di qualche anno fa.
Alcune recenti ricerche hanno mostrato come tutti coloro che si sono esposti sui social network sia in Egitto che in Tunisia, sono stati arrestati a seguito di ciò, al punto che le loro stesse organizzazioni hanno invitato a non utilizzare i social media per comunicazioni relative ai processi politici in cui erano coinvolti. Questo è un esempio a due facce: l’immediatezza della comunicazione ha reso possibile tanti intrecci, dall’altro lato il controllo su questi media ha reso possibile l’identificazione esplicita e persino la tortura di molte figure che si sono esposte. Julian Assange ha scritto su questo, documentando anche i percorsi di repressione messi in atto a seguito di questa esposizione.
Lei ha parlato dell’automazione del lavoro come alienazione della persona. Nel caso in cui si raggiungesse la meccanizzazione completa di tutti i lavori usuranti per l’essere umano, questo tipo di tecnologia potrebbe diventare un mezzo di liberazione?
Non sto a pensare un futuro che adesso non c’è. L’ingresso dell’automazione all’interno del modo di produzione capitalistico produce un effetto opposto, cioè accrescere l’intensificazione dello sfruttamento e la possibilità di tracciare i percorsi lavoratori. Questa automazione non libera nuove energie, ma consente maggiori processi di valorizzazione del capitale. Sicuramente è possibile pensare dei percorsi maggiormente ripensati dentro un altro immaginario di sviluppo delle tecnologie, a favore di una maggior liberazione del lavoro umano da aspetti faticosi e soprattutto di una maggior possibilità di costruire relazioni funzionali alla crescita dell’esperienza sociale e personale.
L’essere umano onnilaterale di cui Marx parlava?
Sì, Marx parlava di un “uomo totale”, liberato dalla fatica e messo in condizione di usare i beni culturali, il tempo di vita sul territorio eccetera. Quello di oggi è un tempo tragico, nel quale le tecnologie vengono utilizzate per accrescere lo sfruttamento e gli scenari di morte. Assistiamo alla distruzione dell’ambiente, di persone e culture, muri che si alzano e altri che vengono abbattuti…
… anche con la forza. Il celebre motto “ammazza un terrorista, ne nasceranno cento”.
Il Novecento ci ha insegnato molte cose rispetto ai limiti della soluzione violenta ai conflitti. Questo secolo è stato affascinato da essa: il colonialismo, due guerre mondiali, processi violenti nell’affrontare i conflitti sociali. Da tutto ciò si potranno tirare dei primi ragionamenti di bilancio per immaginare dei processi completamente diversi.
Dunque oggi il socialismo possibile è pacifico e democratico?
Il socialismo pacifico non c’è e soprattutto non c’è più democrazia. Siamo in un Paese in cui sono crollati i due pilastri del discorso del Novecento, la democrazia come soluzione e il pensiero critico per affrontare i conflitti. L’Occidente ha demolito le basi di qualunque democrazia e soprattutto non c’è più pensiero critico. All’interno di queste macerie dello stesso mito della democrazia non c’è un pensiero che emani percorsi di cambiamento. O se non altro di sopravvivenza “orientata” a parole, come il socialismo o il comunismo. Queste parole oggi non hanno nessun senso.
Quindi lei suggerirebbe oggi ad un giovane di lottare, anche utilizzando la violenza?
No, assolutamente. Io suggerirei alle persone di conoscere bene le condizioni all’interno delle quali si svolge la loro vita. Poi di cercare insieme delle soluzioni alle loro difficoltà, parlando tra loro.
In maniera democratica.
Non voglio usare questa parola, perché la democrazia dalla Grecia ad oggi ha avuto tantissime trasformazioni di significato e soprattutto accumulazioni mitologiche. Non so come si chiamerà un modo di vivere che sappia rispettare gli altri, l’ambiente, la ricerca di soluzioni alle difficoltà che si presentano per elementi imprevisti. Direi che le parole che noi usavamo nel Novecento hanno perso di significato. Cercare di attribuire ad esse ancora un significato lo considero uno sforzo inutile, da letterati che non hanno niente da fare e si mettono lì a discutere se la democrazia vada intesa come diretta, rappresentativa, delle lobby…
Bisogna reinventare un vocabolario?
Soprattutto bisogna reinventare la capacità di dare insieme un senso alle parole che usiamo. E questo è un processo molto difficile.
non gli hanno dato il tempo di lottare l’hanno arrestato prima a lui non hanno fatto sconti 25 anni e non ha ammazzato nessuno
Raccontalo a chi è morto vittime e carnefici, Si fosse fermato i tempo ha distrutto le speranze di migliaia di persone che hanno fatto politiche sperando in un mondo migliore. Un bel tacer non fu mai scritto
ti ripeto non si è macchiato di nessun delitto se non essere d’accordo sulle rivendicazioni
Io non sto dicendo questo. Aveva l’autorità se voleva per bloccare un periodo tra i peggiori del nostro paese. Per me questa è una colpa grave. Le vicende giudiziarie non mi interessano. Ha pagato per quello che ha fatto ed è giustamente un uomo libero. Ma la morale sulla non violenza da lui non la sopporto
in un conflitto purtroppo la violenza fa parte del gioco la violenza e stata anche da parte dello stato che ha cercato in tutti i modi non riuscendoci ad umiliare l’uomo con l’isolamento il carcere deve redimere non imbruttire le persone
Me sa che non vuoi capire quello che voglio dire. Mi dispiace. Il mio impegno la mia voglia di cambiare è stato oltraggiato dal terrorismo
la cosa si puo benissimo ribaltare sei tu che hai tolto a loro la voglia di cambiare
possiamo andare avanti all’infinito facciamo che ogniuno si tiene le proprie convinzioni e amici
Sulla sua coscienza pesa la morte della moglie M.Cagol….
Ci poteva pensare prima. Il suo delirio ha mandato al macello una generazione. Scusatemi ma lezioni da Curcio & c non le voglio sentire
vai a sentire allora quel testa di cazzo di Corona lui si che è un cattivo maestro a 100 euro l’ora questa è vergogna Renato non ha avuto sconti
tutti quelli che hanno scelto la lotta armata hanno anche scelto le conseguenze che comportava tale scelta non certo perche lo diceva Curcio
Me sa che non vuoi capire quello che voglio dire. Mi dispiace. Il mio impegno la mia voglia di cambiare è stato oltraggiato dal terrorismo
La Scaletta !!!! La generazione di Curcio non è certo stata mandata al macello da lui, ma è stata presa al volo la rivoluzione di allora, come scusa perchè i governanti,potenti,lo stato in atto a quel tempo, se ne servisse per darsi delle scusanti, per occultare ,per mandare al macello, incolpando le br,comunque i punti di vista saranno sempre discordi! Vorrei solo si riflettesse sul fatto che se al giorno d’oggi vi fosse una generazione come quella dei tempi di Curcio, che scendeva in piazza a protestare che si oppopneva e non subiva tutto, forse non saremmo ridotti come siamo ridotti, affamati e derubati ora dallo stato!!!! I Giovani degli anni 70/80 agivano,avevano valori e ideologie ben precise e per le quali combattevano in prima persona !!! Non stavano a farsi di droghe o alcool, non si svendevano per possedere l’ ultimo modelli di i phone!!!!
Renato ha pagato a caro prezzo ma era un prezzo da pagare perche’ coerente con un’ideologia l’ha pagato con dignita’ senza pentimenti e senza chiedere sconti ora alla resa dei conti c’e’ da chiedersi se sbagliava VERAMENTE
Veramente SBAGLIAVA.Ad una analisi anche apprezzabile una pratica aberrante
I giovani di allora con le loro speranze,le loro lotte, la loro rabbia rimasero schicciati sotto le macerie del terrorismo
Forse l’azione più diretta che noi giovani possiamo fare nel nostro piccolo è quella di non produrre più del necessario dato che le paghe sono bassissime
Secondo me la bella e giusta rabbia di quegli anni è stata incanalata male… Erano “compagni che sbagliavano” più che le idee forse il metodo…di lotta
Risultato qualche centinaio di morti ed in galera. A me non è piaciuto
Vero, infatti stiamo andando indietro.
un corona per voi è quello che meritate
Noi schiavi nelle fabbriche intendi?
non penso che curcio abbia mai ammazzato qualcuno, sicuramente i metodi non erano convenzionali. Le br hanno iniziato ad uccidere con l’avvento di moretti
Ci mancava un altro maestro del pensiero; fatevelo onorevole…
avrebbe tante cose da insegnarti a te che sei poco istruito
Non si dice “insegnarrti a te”.
Per il resto, dovresti vergognarti.-
Inceve rispettiamo gli attuali di onorevoli, lari schifosi,assassini !!! Curcio avevo un pensiero d’onestà, se per te poi uguaglianza non è onestà, allora lasciamo perdere
Grazie per averci dato l’esempio
Terrorista sicuramente,ma non confondiamo Curcio con Moretti,per carità.
Curcio DEVE SOLO STARE ZITTO , visto che ha la fortuna di non stare in galera
Ha scontato 24 anni (su 28) di carcere senza aver mai commesso un omicidio. Per voi ben pensanti la galera dovrebbe trasformarsi in un cimitero. Vergognati clericofascista!
Dovevi dirlo anche allora!…..
Del resto anche Rocco Siffredi ora dà lezioni di educazione sentimentale…ma ci sta è? si impara anche dai propri errori, ed è apprezzabile mettere in guardia i giovani dal commetterli a loro volta…
Caro Curcio, problemi di senescenza?Penso,forse a torto che diventa persino etico RIBELLARSI quando lo si ritenga socialmente opportuno.
Curcio non ha diritto di parola in questo contesto : è stato il promulgatore utopistico della violenza negli anni di piombo, cui seguirono lutti e morti! Una volta esisteva l’esilio….E poi che c’entra il terrorista Curcio con Qualcosa disinista?. La eliminerò dalla mia bacheca appena possibile!
Eliminati anche tu, moralista ignorante!
Lorenzo Renna Os Stulti, Contritio Eius….
Con la tua risposta dimostri soltanto quell’arroganza che fanno dell’italiano medio un povero imbecille. Nn meriti nient’altro che insulti!
e quando “una volta” esisteva l’esilio, era il periodo fascista
prima di emettere sentenze morali lo si ascolti il Curcio di oggi, e mi si dica se non e’ una delle piu’ raffinate e sensibili menti di sinistra:
https://www.youtube.com/watch?v=K4YtaEM9L_Y
Una bravissima persona lo conobbi in occasione di una presentazione di un suo libro a terni, sono un lettore dei suoi libri e volli conoscerlo…metterlo in un carcere insieme ad altri detenuti “comuni” è stata una scelta completamente folle.
Oddio, le brigate rosse tanto raffinate non erano, potremmo chiedere un parere a Guido Rossa, se non fosse che lo hanno assassinato.
No, non credibile
Caro Sig. Curcio….Ti sei illuso, hai illuso…continui a illudere !
Penso che tutti quelli che credevano veramente a un comunismo vero come il grande Enrico Berlinguer ci insegnava, questi pseudo personaggi delle brigate rosse hanno interrotto quel processo di democrazia del nostro paese e molti ci sono cascati infangandoquel storia del popolo di sinistra, perciò non merita nessun rispetto.
Curcio ha pagato. Molto. Ora credo possa esprimere, come tutti, la propria opinione. Curcio non ha ucciso nessuno
Per una questione di buon gusto dovrebbe tacere, anche se non ha ucciso con le sue mani è stato l’ideatore delle BR, e non si è mai dissociato, adesso avrà cambiato idea, ma non è più credibile.
L’uso delle armi è sbagliato……purtroppo Margherita è stata quella che duramente ha pagato
il carbonaro!
Ma come volete combattere il capitalismo con i tric trac…..moralisti del cazzo quanti operai muoiono ogni giorno sul lavoro e quanti si ammalano usando materiali tossici ma si sa secondo i benpensanti questo è lo scotto che si deve pagare se si vuol lavorare ….isochimica…..eternit…..ilva….etc etc
Vorrei invitare tutti i perplessi, prima di emettere sentenze morali, ad ascoltarlo il Curcio di oggi, e mi si dica se non e’ una delle piu’ raffinate e sensibili menti di sinistra:
https://www.youtube.com/watch?v=K4YtaEM9L_Y
(parte due)
https://www.youtube.com/watch?v=1gt_E67dK7I
Renato Curcio sul ricatto salute-lavoro, come per i lavoratori Ilva o del petrolchimico… MAGARI fossero gli amministratori o i politici a fare queste ricerche e ad avere tale lucidita’ di idee!!
https://www.youtube.com/watch?v=6nhwhMTTrAY
Lorenzo renna… l’insulto becero può venire solo dai poveracci pseudoindottrinati. Con questo chiudo con te e con la tua Qualcosa di Sinistra.
Troppo tardi,sa di richiesta di grazia
Meglio tardi che mai compagno!!!!!!!!
Sarò strano io, ma trovo che certe parole provenienti da chi ha sbagliato valgano ancora di più.
L’avesse fatto anche lui.
A me e’ piaciuto perché può essere esempio ai nuovi e peggiori terroristi
L’analisi e’ seria e va rispettata.