Il #centrosinistra è morto (da vent’anni)

Ci voleva Carlo Freccero per decifrare in toto l’albero genealogico del renzismo. “Se Berlusconi è il papà, c’è anche una mamma: la mamma è la Margherita, a cui appartiene Anzaldi. Renzi è un giovane-vecchio democristiano, per cui tutto ciò che è di sinistra deve essere abolito, cancellato. Ora tutte le leggi sono fatte per mettere un solo uomo al comando”. La frase è stata pronunciata commentando le ultime mosse del governo riguardo alla Rai, ma poco cambia rispetto alla quotidianità dell’agenda politica di Palazzo Chigi, sospesa in un centrismo che guarda più volentieri a Verdini e Alfano che dalla parte opposta. Eppure dovrebbe essere naturale rivolgersi prima di tutto a quel centrosinistra votato due anni fa presentandosi con un programma radicalmente diverso, se non fosse per un piccolo particolare: un progetto di quel tipo non esiste più. Dopo le ultime primarie il Partito Democratico sta scoprendo una verità nascosta per anni sotto la corazza dell’anti-berlusconismo, cioè che quel popolo tanto orgoglioso del progetto ulivista in realtà veniva tenuto insieme solo dall’opposizione alla destra. Una volta che il leader di Forza Italia ha terminato la sua parabola politica, si è sciolta come neve al sole la decantata solidarietà di partito che Bersani e compagni opponevano al caudillismo degli avversari.

Erano già morte dopo poco tempo, tutte quelle creature della breve stagione campagnola che dominò l’inizio della Seconda Repubblica: la Margherita, la quercia del Pds, l’Ulivo appunto. Forse ci stava una motivazione psicologica dietro tutto questo, perché era necessario rinverdire la politica italiana e sfoltirne i rami seccatisi dopo la fine della Guerra Fredda. Così mentre Berlusconi tirava fuori slogan da stadio e gag da avanspettacolo, la Canzone Popolare di Ivano Fossati accompagnava la vittoria alle elezioni del 1996. Quell’anno, che i giornalisti descrissero come “il primo della sinistra al governo”, avrebbe potuto rappresentare una svolta. C’erano i comunisti, la sinistra cattolica e socialista, persino i verdi. Avrebbero potuto creare finalmente un’alternativa che sapesse essere lungimirante e scorgere i segni del mondo che cambiava: la globalizzazione della giustizia sociale, la tutela dell’ambiente, la promozione della pace. Invece l’imperialismo culturale che soffia dall’Atlantico ha fatto crollare tutto. Il centrosinistra è morto nel machiavellismo puro, nei bombardamenti balcanici, nelle privatizzazioni. Il centrosinistra è morto quando ha dimenticato la questione morale, costruendo alleanze non sulla base delle idee comuni, ma con l’ossessione di un bipolarismo artificiale che infatti non ha tenuto. Perché spiegatemi come si possano gettare nello stesso calderone Rifondazione Comunista e l’Udeur, esattamente ciò che è accaduto alle elezioni 2006: la logica conseguenza è che basti il Mastella di turno per far cadere una coalizione tanto sbilanciata.

E’ l’ossessione di rincorrere un modello che non ci appartiene, a consumarci. Abbiamo cercato di scimmiottare gli Usa creando partiti liquidi, blocchi contrapposti e primarie, ottenendo solo risultati ridicoli che hanno un forte retrogusto di contraffazione: la parabola appena triennale (1999-2002) di un anonimo partito come I Democratici, che dagli omologhi americani trassero anche l’asinello, è emblematico. E così anche oggi il centrosinistra, o presunto tale, si è dato il colpo di grazia credendo che per vincere sia necessario abbassarsi al livello dell’avversario per combatterlo (oppure no, vedere il Patto del Nazareno). Renzi predica la giovinezza, la velocità, il decisionismo. E’ riuscito a catalizzare il malcontento della base verso una dirigenza inetta e ha costruito un mondo fatato in cui il neoliberismo è una cosa di sinistra e l’Italia sta rinascendo grazie alle riforme (ovviamente non c’entra nulla il fatto che la situazione economica globale della nostra zona stia migliorando). Così non importano i contenuti, i ministri devono essere under 40 sulla carta d’identità. La democrazia e le minoranze vanno calpestate, perché loro sono i perdenti. Che tra l’altro è solo l’ennesimo falso mito, quello della sinistra perdente. Non lo era nella Prima Repubblica, quando avevamo il più grande partito comunista d’Occidente, non lo è stato nella Seconda. Infatti in vent’anni Berlusconi è stato al governo per un decennio, complessivamente.

E negli altri dieci? Hanno vinto gli altri. Quelli che hanno sciupato tanto, troppo. Adesso ripartiamo da zero: i tempi sono maturi per costruire una sinistra che parli finalmente la lingua dei cittadini. A patto che parta dal basso e sia inclusiva. Facciamo oggi ciò che si sarebbe dovuto fare vent’anni fa, è l’ultima chiamata. Oppure tra rottamatori e ruspe, questo paese andrà in pezzi.

104 commenti su “Il #centrosinistra è morto (da vent’anni)”

  1. C’è stata una evoluzione per l’essere umano , per il mondo animale , per flora e fauna , e invece per un partito politico , secondo alcuni ,doveva rimanere nei dettami di cento anni fa’ !!!! Il mondo corre , le cose si evolvono , avvisate queste persone che abbiamo superato gli anni 2000 da molto tempo , la loro preistoria del partito serve solo a loro per rimanere a galla !!!!!

    • Finalmente una persona realista io quando sento parlare nel 2015 di necessità di tornare a Marx e al “vero” comunismo mi metto le mani nei capelli e tanti di questi tifano Putin solo perché antiamericano, robe da matti

    • Sei sicuro che si è trattato di una evoluzione e non di una involuzione? Forse andrebbe fatta una analisi più attenta e soprattutto più aderente alla realtà, senza la necessità di scomodare Marx

    • nessuno ha detto che non si doveva evolvere, semplicemente doveva evolversi in moso diverso… se mi dite che nel PD di Renzi vedete anche solo una piccola ombra della sinistra, beh allora ci rinuncio!!!

    • A me invece fa pena il sentire “il nuovo è bello”, come se l’essere “nuovo” è meglio di essere “vecchio”. Se l’involuzione dei costumi, il disprezzo per i lavoratori, l’adorazione di personaggi telegenici è il nuovo, allora preferisco il vecchio. Ah, da molte parti si spaccia per nuovo il fascismo.

    • La fame dell’affamato, la sete dell’assetato, la pena del malato, il freddo di chi è nudo, il bisogno di Stato di tutti non sono cambiati e mai cambieranno. Le risposte che ignorano i bisogni non servono a nulla se non a far danno. Avvertite i presuntuosi che, anche se siamo nel 2015, siamo sempre grumetti di sensazioni e di emozioni in balia della natura e vittime l’uno dell’altro. Le ultime risposte hanno disgregato un’unità raggiunta a fatica dopo migliaia di anni. Non vedo di cosa dovremmo rallegrarci salutando certe modernità.

    • Il principio base rimane lo stesso, e cioè raggiungere il più alto grado di giustizia sociale, ma la strategia per raggiungerlo non può essere la stessa del secolo scorso, perché i tempi sono cambiati, e quindi i soviet e la dittatura del proletariato risultano oggi inapplicabili perché anacronistici. Non si tratta di gioire della modernità, bensì di non rimpiangere un passato che non tornerà più e che comunque, se è scomparso, significa che non ha funzionato come avrebbe dovuto. Insomma, è tempo di guardare avanti, anche se il passato non va dimenticato, e anzi, deve essere analizzato per migliorare il futuro. Ah, a proposito di Renzi: secondo me ha vinto proprio perché gli altri a sx continuavano a fare discorsi anacronistici e a non proporre nessuna riforma bensì solamente la conservazione del passato, e la gente giustamente li ha scaricati, quindi, come vedete, tutto torna

    • Guardate Civati, l’unica cosa che è riuscito a fare è stato promuovere referendum per affossare le riforme di Renzi: secondo voi si può convincere la gente dicendo solo no alle proposte degli altri senza proporre un’alternativa?

    • In Italia non abbiamo mai avuto né i soviet né la dittatura del proletariato. La sinistra in Italia c’era da prima della rivoluzione russa e si occupava di tutela dei lavoratori e delle loro famiglie, in contrasto al privilegio del padrone. Cosa c’è di anacronistico in tutto ciò?

  2. La sinistra come la intendo io non esiste più e forse non è mai esistita. E’ sbranata da una parte dagli eccessi centristi di un paese dove “centro” significa alla fine “destra” (liberalismo, licenziamenti, flessibilità, massacri sociali pensionistici, interventismi militari ecc…), e dall’altra dalle frenesie radical-estremiste-rifondarole. Il centro-sinistra esplode anche per la implicita incompatibilità delle due realtà che ho descritto. Tutti i tentativi di crearla falliscono e creano disastri, salvando forse ALCUNE cose della fase Prodi di anni fa. Non si riesce a creare armonia evitando spinte neoliberiste da una parte e spinte gruppettare dall’altra. Quindi ci si ritrova con l’attuale Governo Verdini. Moriremo probabilmente leghisti o grillini, o forse torneremo alla destra DC sotto nuove incarnazioni . Sic transit gloria mundi, io ho smesso di votare da alcuni anni e probabilmente così continuerò.

    • Non ho proprio nessuno da votare. Chi dovrei votare? il PD di Renzini? (Renzi+Verdini), SEL? L’opposizione PD che dice dice e poi alla fine gli vota tutto magari per “disciplina di partito”? Ovviamente non considero altre opzioni che esulano semplicemente dal campo della sinistra per loro natura.

    • Vota ancora Claudio Ricci. Non laciare sole le persone che ancora desiderano credere in qualcosa di buono. Dobbiamo sentire ancora dentro il dovere di esserci e credere sino in fondo alle cose giuste e utili per salvare la nostra democrazia e il diritto ad una esistenza intelligente e sana per tutti. Crediamoci anche per sostenere coloro che, senza armi e possibilità, vengono tenute ai margini di questo ingiusto mondo.

    • Ho provato a ragionare così ma poi mi ritrovo sta situazione… e ogni volta c’è da turarsi non solo il naso ma anche il buco del culo… votare PD (unica cosa votabile almeno per me sino a 3 anni fa) mi è diventato impossibile, oramai mi fanno senso quanto mi faceva senso la diarchia FI-AN, non trovo sostanziali differenze. Devo votare un partito degli F35, della flessibilità lavorativa, dei ministri difesi anche quando sono indifendibili, della TAV a tutti i costi, degli accordi con gli ex ultraberlusconiani (ex?), delle tasse vampiresche, dello spara al pensionato, dal clericalismo strisciante? No, basta. Uno ci prova ma poi la misura è colma. Troppi ne conosco che come me poi alla fine vanno a finire da Grillo. Io manco morto, e quindi l’unica è non votare.

    • La sinistra, quella vera, esiste ancora, c’è sempre! Solo che è dispersa in tanti partitini invece di essere uniti in un vero ed unico partito di SINISTRA. Il PD ed il suo essere “centro-sinistra” è solo una gran bufala; già l’aggiunta di “centro” fa capire molte cose . . . Il PD non è altro che il “partito democristianfascistoide”: ed hai detto tutto . . .

    • Ai ragione ma i buon intenditori anno la testa nel sacco non vedono e non capiscono andiamo dietro a renzi e lo si applaude Convinti delle sue riforme che stanno bastonando chi con il lavoro a costruito il benessere che il dopo guerra a dato alle classi più deboli che proprio l’abolizione della scala mobile a creato il declino della nostra società e nessun politico pensa di recuperare i soldi che sono stati saccheggiati all’Italia che sono quasi pari al debito pubblico

  3. Il centrosinistra è morto nel momento in cui la sinistra estrema, alleata col clero e l’élite, lo ha messo in ginocchio, applicando due pesi e due misure! La sinistra estrema fu idealista con sé e materialista con il centrosinistra: questo si chiama doppiopesismo! Rubli non olent!

  4. Il centrosinistra non è mai nato, è stato solo un aborto non spontaneo della DC, per rimanere a galla! Il centrosinistra è morto?? E’ morta la sinistra, ammazzata, da personaggi infami che hanno comprato gli Italiani ricchi, ma ucciso gli Italiani poveri ed hanno ucciso la Costituzione Italiana ! Perchè non rivoltare il tutto !!

  5. non sono affatto d’accordo sul tuo commento di circa mezz’ora fa. considerare la destra come la intende Berlusconi equivale a mettere sullo stesso piano Renzi a Berlinguer. la destra sociale è contro la finanza ed il clero, è laica e meritocratica. io seguo Prezzolini, non certamente la Fininvest

    • Lo so, ma in questo paese una “destra” liberale seria probabilmente non è mai esistita nemmeno lei, o quantomeno negli ultimi 20 anni. Io non sono di destra ma rispetterei un certo tipo di destra che qui non vedo. Anzi ora è una sorta di magma tutto uguale.

  6. La sinistra ……..muore con D’Alema ….viene espugnata dall’interno …quando coloro che dovevano fare gli interessi del popolo hanno iniziato a fare quelli dei banchieri della finanza della chiesa e dei grandi industriali …

  7. Il vero problema della sinistra , manca un LEADER che abbia uno spessore culturale,che non sia un salottiero televisivo,uno che sappia arrivare al CUORE delle persone.uno a cui il cuore gli batte a sinistra,basterebbe una metà del compianto ENRICO BERLINGUER

  8. La sinistra è morta quando ha dimenticato la questione sociale. La questione morale è solo un paravento. Ne ho sentiti fin troppi di discorsi sulla moralità, addirittura che il capitalismo per molti funzionerebbe SE ci fosse più morale tra i vari attori in gioco… È un non senso. C’è già la chiesa con il suo elenco di peccati: l’umanità dopo millenni non è migliorata di molto. Il vero e unico tema della sinistra è, o meglio dovrebbe essere la questione sociale. Dimenticandosene la sinistra è morta.

  9. Se citate Machiavelli, vi cito Eugene Ionesco, che ha detto “le ideologie ci dividono, i sogni e gli incubi ci uniscono”. Già, se le ideologie (di …..destrcentrosinistra appena accennata del PD, alla vostra sinistra piena) possono dividere, il sogno di un paese (e di una capitale) unito e in mano alla sinistra, e l’incubo di un paese (e di una capitale) in mano ai vari MS5, Lega e destre varie, vi dovrebbe atterrire e convincervi a fare fronte unico col partito per non perdere. Ma voi, puri e integri, preferireste perdere pur di non muovervi di un millimetro. Ci sapremo raccontare a elezioni comunali avvenute. E, tanto per amore di citazione, Nietzsche dice che se si guarda troppo a lungo nell’abisso, l’abisso guarda dentro di noi. Guardate troppo alle vostre convinzioni, senza volgere lo sguardo intorno, e questo è il vostro abisso. Come lo è per Renzi, che pur di arrivare a quello che si è prefissato va avanti come un caterpillar. Vero è che se volgesse troppo spesso lo sguardo e le orecchie attorno non riuscirebbe a fare nulla, (cioè quello che ha fatto la vecchia sinistra per anni e anni, pur avendone la possibilità), ma un’occhiatina ogni tanto, specialmente sui lavoratori, sui disagiati, sugli incapienti, sugli esodati, sui giovani, sarebbe utile. Ma Renzi guarda nel suo abisso di riforme da fare in tempo record e leggi che lo rendano indimenticabile. Finché l’abisso non entrerà nella sua testa, Morale della favola: tutti hanno le loro idee, e lottano perché si affermino, ma a volte tocca sopportare qualche rinuncia e azzardare qualche accordo non previsto, pur di scongiurare scenari …..disgustosi!

  10. Dici: «Per noi va male. Il buio
    cresce. Le forze scemano.
    Dopo che si è lavorato tanti anni
    noi siamo ora in una condizione
    più difficile di quando
    si era appena cominciato.
    E il nemico ci sta innanzi
    più potente che mai.
    Sembra gli siano cresciute le forze, ha preso
    una apparenza invincibile.
    E noi abbiamo commesso degli errori,
    non si può più mentire.
    Siamo sempre di meno. Le nostre
    parole d’ordine sono confuse. Una parte
    delle nostre parole
    le ha stravolte il nemico fino a renderle
    irriconoscibili.
    Che cosa è ora falso di quel che abbiamo detto?
    Qualcosa o tutto?
    Su chi contiamo ancora?
    Siamo dei sopravvissuti, respinti
    via dalla corrente? Resteremo indietro, senza
    comprendere più
    nessuno e da nessuno compresi?
    O dobbiamo sperare soltanto
    in un colpo di fortuna?»
    Questo tu chiedi. Non aspettarti
    nessuna risposta
    oltre la tua.

  11. Il centro sinistra è morto perché la sinistra non sa e vuole governare veramente.Oggi la rivoluzione si fa governando e bene ,invece meglio i talk show perdendo all’infinito pensando alle solite stupide trovate di un manipolo di disfattista.

  12. il centrofinistra è morto nel 1998, quando il primo governo Prodi cadde per il passaggio all’opposizione di Rifondazione Comunista (Bertinotti) perché Prodi non accettò di introdurre per legge la giornata lavorativa di 35 ore. Poi arrivò D’Alema, poi Amato, poi stravinse Berlusconi ecc ecc ecc, poi nuovo governo Prodi che durò come d’autunno sugli alberi le foglie. E poi Berlusconi e la spirale che ancora ci trascina. Pochissimi ricordano quella colpa gigantesca, che l’ennesimo pavone della sinistra italiana si deve portare dietro finché campa.

    • Eh sì. E pensare che sarebbe bastato introdurre le 39 ore e rifiutarsi di andare a morire per la vicinanza con l’uranio impoverito nell’ex Yugoslavia, come da Costituzione.

  13. Il centro sinistra muore perché si fanno le scarpe tra loro da sempre ricordate quando ai fecero le primarie per la prima volta vinse prodi e Veltroni lo fece cadere subito rifondazione w finito con la.nomina di Bertinotti a presidente della camera sparito il partito d alema che critica sempre gli altri che sono al comando lui che. Ci ha regalato Berlusconi per venti anni con la bicamerale .? La sinistra non esiste più fanno tutti solo il loro sporco interesse

  14. Per fare grandi cose…per portare avanti grandi idee di giustizia sociale di equilibrio sociale ed economico ci vogliono grandi uomini…cioe’ grandi menti….l’ attuale sinistra non li ha….i motivi? sono tanti ma e’ cosi.

  15. bof! non c’è da puangere: che cosa faceva per noi? niente. Come gli altri una poliyica per i richi, padroni, per la borghesia. Nessuno partito reformista cambierà questa società. ..lo faremo noi o non si farà mai!

  16. la fine della sinistra è il centro e non c’è niente da fare la sinistra sinistra non esiste o non può’ governare perché non è nel sentimento comune dei popoli.. e andando verso il centro è una catastrofe peggio della destra più becera..

  17. Hanno privatizzato tutto e uno stato senza priprieta non ha soldi per lagare e va in fallimento. Se le imprese stali andavono male perché i privsti le comprano.?

  18. La sinistra italiana ha scavato la sua stessa fossa quando si è diviso il partito socialista..quando i piduisti craxiani e i democristiani dorotei hanno costruito potentati con i soldi della criminalità!

  19. Il centrosinistra e stato varato col compromesso storico dc-pci, i compagni di allora avvertirono berlinguer del pericolo che veniva dal clero, non ci fu nulla da fare vigeva il “pensiero unico” un altro cancro della sinistra. Ci fu lo strappo di molti fedeli agli ideali del “migliore” e di gramsci…e il pci porto avanti il compromesso. La storia ha reso giustizia agli “estremisti” che rifuutarono il pci di berli.guer, ma il prezzo e salato…si chiama PD! Talmente a destra che il caimano diventa un “che”! :(

  20. che voltastomaco: tutto quello che ha ticcato ha distrutto. ricirdate il giverno accozzaglia di 100 tra minustri esottisegretraru checsi nsediron in un castello a spese nostre?

  21. La sinistra è stata distrutta, prima da Craxi che ha eliminato il partito socialista di Pertini, e oggi da Renzi che sta facendo lo stesso con l’altra ala della sinistra. Poi è vero che scelte politiche incomprensibili e assoluta carenza di progettualità hanno completato l’opera

  22. Abbiamo appena creato questa pagina, allo scopo di diventare pian piano una piattaforma di diffusione e scambio di una nuova sinistra italiana, dopo l’incontro di ieri a Teatro Quirino, cerchiamo insieme di trovare una via, attraverso i valori che hanno contraddistinto il nostro pensiero, che a volte sono stati usurpati. Supportateci e cresciamo insieme!

  23. 10 e forse più anni fa un compagno mi disse: carme, sono nato Comunista, ma moriremo democristiani, vedrai tra un po di anni !!!!. E purtroppo si è avverato. Vogliamo cambiare o no?

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