L’insostenibile convivenza di fame e memoria

Il cervello è una macchina straordinaria quanto dispendiosa, oltre che estremamente egoista: quando le risorse energetiche di un essere umano sono ridotte al minimo è proprio il cervello a prendersi quel poco a disposizione “addormentando” gli organi periferici. Ma questo suo predominio non è poi così spregiudicato: quando abbiamo fame (molta fame) anche il cervello deve cedere alla filosofia del risparmio energetico e “spegnere” le attività più dispendiose. Una di questa è la memoria a lungo termine, come dimostrato da uno studio condotto sulla drosophila (o moscerino della frutta) da Plaçais e Preat della Scuola Superiore di Fisica e Chimica Industriali di Parigi e apparso nell’ultimo numero della prestigiosa rivista Science.

Non si tratta di una semplice curiosità scientifica: gli studi sul comportamento e sul cervello che si conducono ormai da tempo sull’organismo modello drosophila hanno fatto fare passi da gigante a discipline come la genetica e la neurologia. Il funzionamento della memoria, d’altro canto, è certamente uno degli aspetti più affascinanti e spinosi dell’essere umano.

Proviamo ora a fare un altro piccolo salto mentale e facciamo assumere alla nostro utilissimo moscerino un significato sociale e politico.

Cosa più di una crisi economica, della perdita del lavoro e del futuro è in grado fare a pezzi la nostra memoria storica? Non c’è niente di straordinario in tutto questo, è la fame che ci fa “risparmiare” energie cerebrali, è la disperazione che ci rende individui malleabili e ingenui. Non si tratta di una prospettiva futura pessimistica, è il mondo di oggi: quello con i 18 seggi di Alba Dorata nel Parlamento greco, quello delle Marine LePen e della nostra eterna accondiscendenza a CasaPound e ai subdoli fascisti mascherati da democratici e liberali, del nostro eterno amoreggiare con Berlusconi e gli impresentabili di tutti gli schieramenti.

Allenate la memoria, anche quando avete fame. Perché quando vi faranno credere di avervi riempito la pancia sarà troppo tardi per la Resistenza.

8 commenti su “L’insostenibile convivenza di fame e memoria”

  1. Anche io fino all’ultimo respiro..lottero’ per la giustizia ,l’equita’..la condivisione l’altruismo..tutto l’opposto non potra’ mai fare parte minimamente del mio essere..anche tra’ mille difficolta’ come oggi mi trovo a dover affrontare mai mi sara’ tolta la dignita’ del mio giusto,altruista ideale..faro della mia vita..NonnaG

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