Lo show del Cavaliere innamorato

Il cavaliere errante, perdonatemi innamorato, torna a Canale 5, la più importante delle sue reti televisive, per essere “intervistato”, nel corso della trasmissione pomeridiana “Domenica live”, dalla regina del trash e dei salotti televisivi, Barbara D’Urso.

L’ex premier, grazie all’accondiscendenza e alla vomitevole reverenza della Barbara nazionale, che arriva addirittura ad autoproclamarsi come la portavoce della “pancia” degli italiani, riesce a parlare praticamente a ruota libera per un’ora e un quarto.

Nella sua consueta edicola mattutina un vero showman, Fiorello, ironizza sull’ “intervista incalzante” della conduttrice televisiva paragonandola a Ilda Boccassini.

Un’intervista palesemente preparata a tavolino in cui ogni domanda era già perfettamente a conoscenza del padrone. Per i pochi che non se ne fossero resi conto un fuori onda avvalora la tesi: convinto di essere in pubblicità, il Cavaliere si rivolge alla conduttrice suggerendole la domanda da fargli al rientro in studio.

Al rientro in studio, una timida Barbara D’Urso, con voce flebile e occhioni da cerbiatta, sembra voler chiedere il permesso all’ex premier per fare una domanda, chiesta direttamente da Berlusconi durante il fuori onda, sul processo Ruby.

L’ex premier non aspettava altro, la domanda è perfetta per sviscerare il solito leitmotiv sulla mala giustizia italiana. Ricorda alla conduttrice dagli occhi sgranati e dalle innumerevoli faccette il suo coinvolgimento in 66 processi, le 33 volte in cui è stato assolto e i 410 milioni di euro spesi in avvocati e consulenze. Rincara la dose citando i 564 milioni di euro versati a Carlo De Benedetti, etichettato dall’ex premier come la “tessera numero uno del PD”. Berlusconi però si guarda bene dal dire che quei 564 milioni di euro sono il frutto di una condanna in appello, con sentenza emessa il 9 luglio 2011 dalla Corte d’Appello di Milano, in cui i giudici confermano la condanna, già espressa in primo grado, al risarcimento da parte di Fininvest dei danni economici per mancata possibilità subiti dalla Cir di Carlo De Benedetti nella guerra per il possesso della Arnoldo Mondadori Editore.

Finite le invettive contro la magistratura il Cavaliere, sempre più adulato dall’amica Barbara D’Urso, dimostrando di essere drammaticamente prevedibile, torna come un disco rotto a parlare della tassa sulla prima casa, un altro leitmotiv berlusconiano, definendo l’Imu una patrimoniale sulle case, un’imposta da abolire. Questa è la promessa del Cavaliere che azzarda anche la spiegazione, ad una D’Urso quasi in lacrime per tutte le famiglie che non hanno i soldi per pagare l’Imu, una paladina della giustizia comodamente seduta nel suo salotto televisivo, di un fantomatico disegno di legge in cui, una volta eletti, riuscirebbero a mettere insieme la stessa cifra che l’erario raccoglie con l’Imu. Insomma vera e propria fantapolitica perché di questo si tratta.

Negli ottanta minuti di monologo Berlusconi ha tutto il tempo che vuole per rivolgersi all’attuale presidente del Consiglio, Mario Monti, che dovrebbe scendere in campo per unire i moderati, per attaccare i giudici, ovviamente le sinistre e per fare un accorato appello contro il voto frazionato e quello dato ai piccoli partiti.

Insomma ce n’è davvero per tutti i gusti ma una delle dichiarazioni più esilaranti è senza dubbio quella in cui l’ex premier si definisce “medaglia d’oro” dei contribuenti, l’italiano che ha pagato, sbiascicando un appropriato “piegato”, freudianamente parlando, più tasse nella sua vita.

La regina del trash in TV riesce a superare se stessa quando chiede all’intervistato: “Presidente mi si è fidanzato?”. Un momento di altissima televisione, senza dubbio il momento più alto dell’intervista. A questo punto Berlusconi può pubblicamente palesare il fidanzamento ufficiale con Francesca Pascale, la presidente del club “Silvio ci manchi” a Napoli. L’ex premier dichiara all’amica D’Urso che si sente meno solo e che grazie ad una ragazza di soli 28 anni finalmente ha ritrovato l’amore. Una partenopea, proprio come la D’Urso, con circa 49 anni di differenza con Berlusconi. Ma queste sono sciocchezze d’altronde se c’è l’amore, eh sì l’amore.

Per quanto riguarda invece le feste ad Arcore Berlusconi si scusa dicendo che si sentiva triste e solo, che aveva appena divorziato, la mamma era morta, la sorella era morta, i suoi figli in giro per il mondo, cosa doveva fare se non pensare a distrarsi un po’ con cene conviviali, un po’ di sano divertimento al massimo qualche strimpellata, si sa che all’ex premier piace cantare. Le accuse sui festini ad Arcore sarebbero, sempre secondo il Cavaliere, un tranello costruito dalla magistratura milanese.

Insomma a sentire lui dovrebbe finire tutto a “tarallucci e vino”, anzi dovremmo essere contenti della sua ritrovata serenità sentimentale. Quanto alla giovane Francesca Pascale, “bella fuori e bella dentro” sempre secondo le dichiarazione del cavaliere innamorato, è facile intuire che non aspetti altro che diventare la nuova first lady.

La conduttrice finisce l’“incalzante intervista” chiedendo a Berlusconi cosa l’avrebbe più ferito in questi anni. L’ex premier risponde agguerritissimo che “c’è una cosa che grida vendetta davanti a Dio e agli uomini”. Berlusconi si riferisce alla condanna Mediaset, ossia la condanna a 4 anni per frode fiscale, interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e danni all’Agenzia delle Entrate per 10 milioni di euro. La condanna arriva con la sentenza di primo grado da parte del Tribunale di Milano del 26 ottobre scorso. Dopo la condanna Berlusconi ha deciso di tornare ancora una volta in campo per l’affannosa ricerca della tanto agognata immunità parlamentare.

6 commenti su “Lo show del Cavaliere innamorato”

  1. Mandate Capezzone per cercare il senno del cavaliere sulla Luna e dopo, se dovesse cercare di tornare, convincete il cavallo alato a sbalzarlo dalla sella, che possa migrare per lo spazio riparandoci da funeste meteore, catturandole con la sua smisurata lingua.

  2. L’Italia non ha mai fatto veramente i conti col suo passato… e molti pensano ancora che l’uomo giusto al momento giusto possa fare la differenza… e così Mussolini… Berlusconi… non è così… Italiani cambiate testa e coscienza…

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