L’arroganza e la prepotenza su cui prosperano le mafie

Quando morì Enrico Berlinguer, Vittorio Foa scrisse che

L’immagine (che era poi la realtà) dell’uomo era ed è in violento contrasto con l’immagine consueta dell’uomo politico. Umanità, franchezza, modestia e discrezione – pure in un incarico di così grande autorità e di effettivo potere – sono connotati che fanno a pugni con le immagini ricorrenti di arroganza, astuzia, presunzione e ostentazione del potere a cui siamo ormai abituati. La trasparenza e l’onestà della vita privata e pubblica di quest’uomo ha un rilievo eccezionale sullo sfondo squallido dell’affarismo politico, piduista o no.

Quando si parla di Questione Morale, e se ne parla in riferimento ad Enrico Berlinguer, ci si dimentica sempre di questo aspetto fondamentale, e cioè che Enrico Berlinguer dava seguito concreto a quello che diceva, anzitutto nei comportamenti personali. Era il leader del più grande partito comunista d’Occidente, un rappresentante del popolo, morì di fronte ad una platea di lavoratori parlando di diritti, democrazia, etica pubblica, accesso libero al sapere e alla conoscenza.

Non è esagerato quindi affermare che la sua immagine era ed è in violento contrasto con l’immagine consueta dell’uomo politico, quella che vediamo drammaticamente rappresentata negli scandali degli ultimi mesi che stanno uccidendo la seconda Repubblica.

Nel letamaio odierno, per fortuna, spunta qualche fiore di coraggio civile e impegno contro il malaffare, le collusioni e le commistioni tra potere politico e potere mafioso, soprattutto nell’addormentato nord. E’ la storia di Ester Castano, giovane giornalista antimafia, che nel comune di Sedriano è stata vittima per oltre un anno dell’arroganza e della prepotenza del sindaco Alfredo Celeste, arrestato settimana scorsa per i suoi rapporti con Eugenio Costantino, uno degli uomini in odore di ‘ ndrangheta coinvolti nell’inchiesta che ha portato in carcere anche l’ assessore alla Casa della regione Lombardia Domenico Zambetti.

L’elenco delle minacce e delle intimidazioni portate avanti dal Sindaco attraverso finanche i carabinieri lo trovate in questo articolo di Attilio Bolzoni su Repubblica. I carabinieri, asserviti al potente di turno come non mai, arrivano finanche a diffidarla «a non entrare più in contatto con il sindaco» per le sue domande scomode proprio sul tema delle cosche.

Ma Alfredo Celeste non è solo l’uomo dei rapporti con la ‘ndrangheta a Sedriano, è anche il sindaco del PDL che, come racconta Roberta Covelli in questo articolo, fece madrina del concorso “Creatività delle donne della Provincia di Milano” Nicole Minetti.

Vedete come tutto quadra? La Questione Morale non è solo un problema di etica pubblica, è anzitutto un problema politico: dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Ester è stata candidata stamattina da Mirko Mazzali all’Ambrogino d’Oro del Comune di Milano (pacchiana manifestazione dove in lizza per il riconoscimento ci sono quest’anno Sallusti e Armando Cossutta).

Direi che lei, più degli altri sostenuti dai partiti per basse speculazioni politiche, lo merita più di altri.