Game Over : Milano e Napoli danno un calcio al berlusconismo

articolo di Giuseppe Folchini, inviato tramite il modulo Qualcosa di Sinistra – Dilla tu!

Indro Montanelli, scrisse che preferiva essere governato da un ladro anziché da un idiota. Da questo punto di vista, non possiamo lamentarci. Il governo dell’ultimo decennio non ci ha fatto mancare nulla.

Come in una sorta di  catarsi, milanesi e napoletani hanno sciolto l’incantesimo voltando le spalle a Berlusconi.

La capitale del Nord, è stata culla di eventi che hanno scritto una pagina significativa della nostra storia. Il fascismo, il primo sindaco di centro-sinistra, Tangentopoli. Il trionfo della Lega con Formentini e
naturalmente il Berlusconismo. Ora è iniziato un nuovo capitolo.

Sono un milanese tornato a vivere in città da otto anni ma ci sono nato e cresciuto. Mai come negli ultimi anni ho avuto la sensazione di una Milano depressa, grigia, senza idee.

L’Expo, impantanato nella questione delle nomine. Il sindaco Moratti condannato dalla Corte dei Conti ad un risarcimento di circa ottantamila euro, per l’utilizzo allegro delle consulenze professionali. L’eco pass, gestito solo per fare cassa e con tante di quelle deroghe da renderlo inutile. Il menefreghismo nei confronti dei cittadini (solo auto blu e l’orgoglio di non aver mai fatto la spesa in un supermercato ), la mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni ( 7% di presenze in Consiglio comunale).

Comportamenti coerenti con la miopia di chi ha considerato gli elettori milanesi, cittadini senza cervello. Votanti a prescindere, qualsiasi cosa non arrivi da sinistra.

Si sgretola un sistema di potere ed un modello politico che pareva invincibile. Insieme a questa rinascita milanese, si stravolge la geografia politica del Sud, con il tornado De Magistris a Napoli che spazza via,
in un colpo solo, bassolinismo e cosentinismo, cioè due nomenklature che per anni si sono contese un territorio dominato dall’uso politico della criminalità e della mondezza.

Se Atene piange, Sparta non ride. A dispetto dei giudizi di Bossi, perde anche la Lega. Sbaragliata ovunque, nel cuore profondo della sua enclave elettorale. Un sacrificio troppo alto, un abbraccio mortale in cambio di un federalismo che è una scatola vuota. Il Senatur sarà tentato nel tornare all’antica vocazione leghista, che esige un movimento libero anche se qualche volta irresponsabile.

Una riflessione deve essere fatta anche sul versante del centrosinistra. Il PD è stato clamorosamente sconfessato sulle scelte. Di Pietro e Vendola sono i veri propulsori di questa rinascita. Hanno avuto il
coraggio di rompere gli schemi.

Candidati credibili, programmi politici concreti e realizzabili. Probabilmente è da qui che dovremo ripartire, per la costruzione dell’alternativa.

Le recenti elezioni hanno dato un calcio al Berlusconismo, nell’articolo abbiamo letto le riflessioni di un nostro lettore. Ma le nostre attese saranno ripagate dalla classe politica? Oppure, come sempre, tutto cambia per non cambiare mai? A Napoli sembra qualcosa si stia davvero facendo, de Magistris sta lavorando per risolvere (o per meglio dire arginare) il problema rifiuti come meglio può, eppure dalla giunta Pisapia (http://www.enricoberlinguer.it/qualcosadisinistra/?p=4619) sembra si stiano ottenendo risultati non molto difformi da quelli della solita vecchia politica, almeno finora.

Sperando sempre nel meglio, restiamo vigili durante questa estate che si prospetta calda, molto calda!

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