Forse abbiamo il fisico per fare la rivoluzione?

Silvio Berlusconi aveva invitato gli italiani ad andare al mare e a non votare.

Così come fece il suo padre politico Bettino Craxi nel 1991.

Entrambi i leader, figli di una politica sporca, non sono stati ascoltati, perchè la gente ha preferito partecipare al referendum e poter decidere del futuro del Paese.
I quesiti del 1991 trattavano il sistema elettorale, quelli odierni la conservazione della gestione pubblica dell’ acqua, l’ energia nucleare e il legittimo impedimento.
Il quorum, in questo recentissimo referendum, è stato raggiunto nonostante la disinformazione dei telegiornali e il menefreghismo della classe politica.
Alle urne è stata registrata un’ affluenza media del 56 %, compreso il voto degli Italiani all’Estero.

Gli elettori italiani non vogliono che l’ acqua sia gestita dagli speculatori, non vogliono che l’ Italia patisca le sofferenze di Chernobyl e Fukushima e credono tutt’ ora alla sacralità del principio dell’ uguaglianza davanti alla legge.

Vince la democrazia partecipativa e perde Berlusconi, l’ uomo che ambiva alla costruzione di centrali nucleari e a non farsi processare.
Applausi alle migliaia di attivisti che hanno occupato piazze, social network, scuole e parchi per promuovere i 4 Si del Referendum.
Brava l’ Idv, il partito dell’ agguerrito Antonio Di Pietro, che raccoglieva i voti necessari affinchè la Corte Costituzionale accettasse i quesiti.
Risolti quattro problemi, la situazione dell’ Italia resta incerta.

Ma da oggi il vento che soffia non attanaglia, ma induce all’ ottimismo e a continuare la lotta per cambiare ciò che è deleterio con più spinta propulsiva.
Sono irrisolti il problema del debito pubblico, dei salari troppo bassi, dell’ occupazione debole e della giustizia lenta, dell’ investimento energetico, anche se la gente sta ritrovando la forza di reagire ( questo non va sottovalutato ).

Il premier sta smarrendo la sua fascinazione, ha una strategia comunicativa che non distrae più come negli anni addietro e la Lega Nord sua alleata si è stancata di prendere schiaffoni e potrebbe dargli l’ estrema unzione ( politica ovviamente).

Se anche l’ opposizione ricordasse come si costruisce un’ alternativa, allora Silvio Berlusconi potrebbe ritirarsi in una villa o in una spiaggia e lasciarsi consolare da Fede, Mora o Ruby.

Il governo può cadere, i segnali ci sono e provengono da quelli che costituzionalmente hanno la sovranità, ma per quanto riguarda il berlusconismo, radicato nella testa di una parte del popolo, bisognerà impegnarsi per cinque dieci anni in una forte rivoluzione culturale.

50 commenti su “Forse abbiamo il fisico per fare la rivoluzione?”

  1. mi fa strano leggere di Bersani sotto il nome di Berlinguer…si rivolterà in tomba povero Enrico

  2. mi fa strano leggere di Bersani sotto il nome di Berlinguer…si rivolterà in tomba povero Enrico

  3. presentino una mozione di sfiducia e se la lega continua a sostenere il governo si assuma le sue responsabilità. Le altre sono solo chiacchiere inutili.

  4. presentino una mozione di sfiducia e se la lega continua a sostenere il governo si assuma le sue responsabilità. Le altre sono solo chiacchiere inutili.

  5. la rivoluzione cuturale e dal basso è già iniziata…ci vuole il coraggio di crederci e perseverare!

  6. la rivoluzione cuturale e dal basso è già iniziata…ci vuole il coraggio di crederci e perseverare!

  7. se conoscete bersani ditegli che nn ha vinto la sinistra nn ha perso la destra ha vinto il popolo italiano rischia di prendre un cantonata il bersani e nn paragonatelo a berlinguer gli deve lavare le scarpe a berlinguer ricordateglielo viva berlinguer io avevo 14 anni ed ero a roma con mio padre ai funerali di enrico nn paragonate bersani a berlinguer nn e all altezza

  8. se conoscete bersani ditegli che nn ha vinto la sinistra nn ha perso la destra ha vinto il popolo italiano rischia di prendre un cantonata il bersani e nn paragonatelo a berlinguer gli deve lavare le scarpe a berlinguer ricordateglielo viva berlinguer io avevo 14 anni ed ero a roma con mio padre ai funerali di enrico nn paragonate bersani a berlinguer nn e all altezza

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