Del partito dell’amore – essere aggrediti sul bus perché si legge Dalla Chiesa

Avrei preferito rendere noto dopo la vittoria (con tanto di bandiere rosse sotto Palazzo Marino, giusto per dare un tocco di veridicità agli scenari da Stalingrado d’Italia, altrimenti che gusto c’è) di questo fatto che mi è accaduto in autobus lunedì, mentre tornavo dall’università, proprio perché non volevo farmi pubblicità, ma alcuni compagni di Palermo, dopo aver letto il mio status in cui accennavo alla cosa, e l’articolo di Nando Dalla Chiesa sul suo blog, mi hanno chiesto se il famigerato P.F. sono io. E dunque perché nascondersi, sì, sono io.

I fatti. Ero sull’autobus buono buono, quieto quieto, quando in prossimità della fermata della 94 “Via Senato – Archivio di Stato” (direzione Piazza Cavour), l’autobus fa una brusca frenata. Era la classica situazione in cui davanti c’era il bus pieno e dietro quello vuoto, e io, che non ho mai amato gli spazi stretti, ovviamente sono salito su quello con nemmeno 10 persone a bordo. Dunque, ero seduto a leggere il libro “Contro la Mafia”, di Nando Dalla Chiesa, edito da Einaudi, che altro non è che una raccolta dei testi classici dell’antimafia, da Leopoldo Franchetti fino a Corrado Stajano, passando per Danilo Dolci e Carlo Levi, che per giunta devo portare all’esame con Dalla Chiesa. Copertina classica bianca dell’Einaudi, giusto il titolo e il nome (in rosso) dell’autore. Ero con matita e segnalibro che mi faceva da righello quando sento uno che urla: “Comunista di merda! I veri mafiosi siete voi!

Non faccio manco in tempo a dirgli due paroline al riguardo, che il mio libro vola per aria e mi cade tutto, cerco di riafferrare le cose e mi giro, ma le porte intanto si chiudono e vedo da dietro un signore (sarà stato sui settant’anni) con una polo a mezze maniche blu che si allontana a passo svelto. Le tre signore che erano con me nella parte di bus sono allibite quanto me, io ero un tantino sull’alterato e sulle prime avrei voluto scendere alla fermata successiva per rincorrerlo, poi Atena ha scacciato Dite dalla mia testa e sono tornato a più miti consigli.

Non so cosa sia scattato nel pover’uomo, che evidentemente ha subito un lavaggio del cervello profondo a base Rete4 e Giornale, probabilmente il nome di Dalla Chiesa in rosso (stile toro della Corrida) o il titolo, che può averlo indotto a pensare che si tratti del solito libro che parla di un certo stalliere che negli anni ’70 aveva fissa dimora ad Arcore, sta di fatto che questa la dice lunga sul clima che si è respirato a Milano in questi giorni. Ora finalmente è finita, domani si vota, oggi c’è, deo gratia, il silenzio elettorale.

Faccio mie le parole di Dalla Chiesa, di commento alla mail che gli ha mandato (giusto per farvi capire la persona che è, si è sentito indiretto responsabile dell’accaduto e il giorno dopo, a lezione, mi ha regalato un altro suo libro, “Storie eretiche di persone perbene“):

E’ impressionante la violenza mentale, è impressionante la volgarità. Leggere un mio libro (di Einaudi, poi!) è sinonimo di comunismo. Quando c’erano sul serio i comunisti, nessuno a Milano si sarebbe azzardato a contestargli la lettura di un giornale o di un libro. Davvero bisogna fare abbassare la cresta a questa turba di psicotici invasati. E il primo passo è togliergli il governo (per loro il “comando”) della città.

Ecco, anche in memoria dei comunisti seri (me ne viene in mente uno, Berlinguer), Domenica e Lunedì andate a votare e portate la gente a votare. Liberiamo Milano e l’Italia da questa “turba di psicotici invasati“.

P.S. Ieri, oltre al diluvio universale, c’era un doppio arcobaleno per Milano. Ve ne regalo uno scatto (ho anche dei video bellissimi dei fulmini che squarciano gli arcobaleni, con i palazzi colpiti da un unico raggio di sole). Forza Giuliano, ce la possiamo fare.

25 commenti su “Del partito dell’amore – essere aggrediti sul bus perché si legge Dalla Chiesa”

  1. Certo. È quello che dico sempre: manifestazioni continue. Enormi. Bloccare il paese.

  2. …bloccare il paese..??? son 15cianni che siam bloccati..!!qui serve lo sturafogneeeee..

  3. @Donato: nn serve. Ricordi nel quinquennio 2001-2005? Fra girotondi, proteste a tutto spiano, 3 milioni di persone ai fori imperiali abbiamo praticamente perso le elezioni con quello squallido pareggio. Le manifestazioni abbiamo visto ke nn servono.

  4. La fortuna misera è che il premier silvio non camperà ancora x molto, vista l età. La sfiga enorme è che tutti i suoi amici hanno imparato a far politica come lui…liberarci di loro in fretta è come pretendere di bonificare velocemente un terreno contaminato dalle radiazioni.

  5. Vincere a Milano e Napoli significare dare una mazzata al nano di Arcore tremenda.

  6. La manifestazione la facciamo e li mandiamo via adesso che anche gli industriali sono contro Berlusconi di sicuro qualcosa succederà . Fascisti carogne tornate nelle fogne W Berlinguer W Paglietta (una volta in tv in una tribuna politica disse ad ammirante ” io con te che sei Fascista non ci parlo ” )

  7. In Cina hanno proibito il gelsomino (assurdità) da noi dà fastidio l’istruzione e le cultura,cosi ci si può aspettare da un amico intimo di un ex capo del KGB?? Per caso avete capito di chi parlo??Una buona giornata a tutti i compagni di E.Berlinguer.

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