di Diego Marani, da Il Fatto Quotidiano, linguista e scrittore
C’era qualcosa di sinistro nella cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II. Qualcosa di disumano, il culto dei morti, la santificazione della reliquia.
Faceva pensare a un sacrificio azteco l’ampolla con il sangue di Karol Wojtyla nelle mani della suora che sembrava portasse una bomba a orologeria e Benedetto XVI che la baciava con passione. Il bacio, un gesto d’amore umano rivolto a un oggetto, a un simulacro.
Eppure il miracolo c’è, lo assicura la Congregazione delle Cause dei Santi, che con le sue contorte regole se la dice e se la ride. Come quei bambini che si inventato giochi farraginosi dove vincono sempre loro. I miracoli sono tanti, ma oggi ne basta uno per diventare santi. Purché si rispettino i sette criteri di papa Prospero Lambertini. Mica sei. Secondo la definizione, il miracolo è un’«interruzione della legge naturale».
Come la radio, gli occhiali da vista, l’automobile, le scarpe. Fra i vari miracoli ammessi per accedere alla canonizzazione, c’è anche quello di essere contemporaneamente in due posti diversi. Da bambino, quando mia nonna era stanca di avermi attorno e di patire il mio giocoso chiasso, mi diceva: «Va a vedere se sono in piazza». Mai riuscito a coglierla in flagrante miracolo.
Però arrivando con la bicicletta nella piazza vuota, capivo il suo prodigioso spirito. Ma se passa il miracolo dell’ubiquità, presto la Congregazione delle Cause dei Santi dovrà far fronte a un’ondata di canonizzazioni. Tutti gli italiani che il Primo Maggio sono stati costretti ad andare a lavorare meritano certamente la santità.
Perché col corpo erano in bottega o in fabbrica ma col cuore erano in piazza. Non la piazza cupa dell’adorazione dei morti, ma quell’altra, che celebra la vita e che il Primo Maggio festeggia il fondamento della nostra Costituzione e del nostro stare insieme di uomini.
Santi Subito!
Santità non lo so, comprensione tanta…..
Mi piace quel “costretti”
Tutti quelli che hanno lavorato devono mandare affanculo Alemanno a Roma e tutti i sindaci che lo hanno imitato!!!
altro che Wojtyla e tutti gli altri!
la santificazione della reliquia: feticismo bieco
Io ero di turno…ma Santa me pare un pò troppo!!!….Ahahahah!!!
C’era anche L’Opus Dei, la CIA, lo IOR, il ponte dei frati neri, Sindona e c’era tanto altro ancora.
Io sono un cuoco che come i camerieri lavapiatti e altri maledetti non meritiamo niente.Il primo maggio ho lavorato come un cane ma felice x quelli che hanno fatto festa.
ma il sangue lo hanno aspirato prima che morisse o dopo ….perchè in caso che lo abbiano aspirato da morto è sicuramente sacriligo …se lo hanno aspirato da vivo è peggio ….perchè se raizngher lo ha baciato …..mi fa pensare che lo adora talmente tanto che mi fa pensare a dracula ! …… amare , intendo il sangue
Grazie io ho lavorato ma…comunque grazie!
a paola prefereisco santa te che w….sicuramente tu non hai abbracciato pinochet……
da quel che leggo mi sa che ratzinger, oltre che pedofilo e nazista è pure necrofilo……………. non mi sconvolge la cosa, riferita a lui
APARTE CHE QUANDO GLI AZTECHI FACEVANO I RITI PER SACRIFICIO…ERA UN POPOLO PILITEISTA ANCOR PRIMA CHE ARRIVASSERO GLI SPAGNOLI A IMPORRERE LA “SUA RELIGIONE CATOLICA” INSIEME A LE MALATTIE, VIZI NEGATIVE, CRIMINI, VISTO CHE CORTES PORTABA COME GENTE…I GALEOTI…POI SENZA ANDARE LONTANO NEL TEMPO NE TERRITORIO…COSA ASPETTANO I NAPOLETANI OGNI 19 SETTEMBRE A LA FESTA DI SAN GENNARO??????????????? O LA SPECULAZIONE CON PADRE PIO E COMPANIA BELLA???????
Quest’anno non ho lavorato… ma se mi capita il turno… beh lavoro! sinceramente… preferisco poter dire che ho lavorato il primo maggio, piutto sto che dire (come mi successe tre anni fa) che ho cominciato ad essere una disoccupata il primo maggio!
Quanto meno meritano un doppio grazie anche da parte di chi non è andato a lavorare e ha potuto festeggiare
la chiesa dovrebbe chiedersi perchè è in crisi di vocazioni, e di fedeli, sono e vivono e vorrebbero farci vivere nel medioevo..TROPPO RICCA e ORMAI SPUTTANATA.
lo scrittore Diego Marani ha idea di quanta gente lavora non solo il primo maggio ma tutte le feste comandate …. e non chiediamo la Santità ma un salario che ci permetta di vivere dignitosamente..
soprattutto i datori di lavoro che li hanno obbligato a tale scempio, meritano tanti sputi in faccia!!
ioooooooooooooooooooooooooooooooooooo
Grazie Riziero!….abbracciare Pinochet???….Giammai!!!!!!!:-)
Graziella ha proprio ragione!!!…
nun fa na piega!
Quando si accetta che dei concittadini non festeggino la festa del lavoro per poter far shopping o sbevazzare al bar, invece di fare festa tutti insieme….
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