Giustizia Sociale, Partecipazione e Piena Trasparenza

di Guido Grossi, inviato tramite il modulo “Qualcosa di Sinistra DILLA TU!”, qualcosadisinistra@enricoberlinguer.it

Dalla Sinistra ci si aspetta GIUSTIZIA SOCIALE, prima di ogni altra cosa.
Cosa significa Giustizia Sociale nell’Italia oberata dal debito eccessivo? Con la spesa pubblica che è pari al 50% della ricchezza prodotta dal paese ma, paradossalmente, è sempre insufficiente e indisponibile per soddisfare i bisogni della scuola.. dei giovani precari o disoccupati.. della ricerca.. della giustizia.. della sicurezza.. degli investimenti in energie alternative o nelle tecnologie digitali.. e altre cose fondamentali.

Insufficiente perché, su 800 miliardi di euro, 300 servono per le pensioni, elargite in buona parte da un sistema incosciente e clientelare. 170 se ne vanno in stipendi a dipendenti pubblici e simili, compresi quelli (troppi) inseriti nella miriade di enti che servono solo per comprare consenso. 140 erogati a privati in cambio di servizi pubblici, la maggior parte per la sanità, con molta soddisfazione dei privati concessionari e veramente poca dei cittadini. Anche così si compra il consenso. 60 altre spese correnti non meglio identificate. 80 interessi sul debito. Solo 57 in investimenti, di cui 22 trasferimenti.

Viene da pensare che ci sia una volontà precisa di affossare il servizio pubblico, per privilegiare il privato (cliente, amico), direttamente e indirettamente.
Ho avuto difficoltà a trovare i dati di bilancio. Nonostante le ricerche, ancora oggi mi mancano molte informazioni che dovrebbero, invece, essere su tutti i giornali.
Perché sono queste le cose che contano, che dovrebbero coinvolgere politici, media e cittadini. Non è un caso che siano, invece, accuratamente tralasciate, neglette, oscurate.
Questa destra di governo è vergognosamente inqualificabile. Ma se l’opposizione non trionfa è per un motivo chiarissimo che nessuno vuole dire chiaramente.
GIUSTIZIA SOCIALE, oggi, in questa realtà avvelenata e complessa, vuol dire una cosa sola.

TOGLIERE A CHI HA AVUTO IMMERITATAMENTE E LIBERARE RISORSE PER CHI HA CAPACITA’ E MERITI, MA NON PUO’ AVERE UN FUTURO.
Chiunque voglia fare qualcosa per tentare di riavvicinare il paese alla classe politica, deve avere il coraggio di affondare il coltello nella piaga, di mettere mano seriamente al bilancio per eliminare la spesa clientelare e liberare risorse per le cose che servono realmente, che il paese chiede, sempre più impazientemente.
E’ molto tardi… la Sinistra (pur con tutti i distinguo nel confronto con la destra e salvo poche eccezioni) quando poteva fare, non ha fatto. Ora che deve proporre, NON PROPONE. Si perde in falsi problemi, il leader, le alleanze, perfino Berlusconi passa in secondo piano.

Non avverte il pericolo? la capacità di sopportazione degli Italiani è alle corde.

Basterebbero due cose, per cominciare.
DUE SOLE PROPOSTE, per liberare il paese da un incubo.. e dal rischio che il malcontento si lasci trascinare dal vento della rivolta che incalza…

1) Questione Morale:
Proponete voi, politici della Sinistra, l’abolizione di tutti “i Privilegi della Casta”. A partire dalle baby pensioni e indennizzi e vitalizi e somme che a vario titolo i politici si auto aggiudicano (e aggiudicano agli amici, inventando posizioni inutili) sempre più sfacciatamente.. SEMPRE APPROVATE DA TUTTI, VOI COMPRESI… mentre alla gente si chiedono sacrifici! Per finire con una drastica revisione del finanziamento pubblico ai partiti che il Popolo Italiano ha abrogato con referendum, e i partiti, TUTTI D’ACCORDO, si sono ripreso e sfacciatamente aumentato, fuori ogni limite di decenza!
Pochi miliardi di Euro, vero, ma sono il segno più profondo e vigliacco di una INGIUSTIZIA SOCIALE che grida vendetta, che squalifica senza appello tutta la classe politica agli occhi dei cittadini.

2) La Democrazia Rappresentativa, senza PARTECIPAZIONE POPOLARE, soprattutto nel controllo democratico, non è democratica… porta inevitabilmente alla corruzione.
E’ vero che la gente è distratta: abbiamo tutti noi la nostra grande parte di colpa, chiusi nei nostri interessi privati, leggiamo poco, ci informiamo distrattamente, siamo diventati cinici o rassegnati, assuefatti al malcostume ed alla corruzione (ancora per poco..).
Siccome la Partecipazione non è un diritto, E UN DOVERE, se davvero vogliamo vivere in un paese libero e Democratico, rendetela obbligatoria, istituite per legge (o favoritene per legge la costituzione volontaria) degli ORGANISMI DI CONTROLLO DEMOCRATICO formati dai cittadini.

A vari livelli (comune, regione, centro) ricevono tutte le informazioni complete su:
– bilanci preventivi e consuntivi delle pubbliche Amministrazioni;
– trattamento economico dei rappresentanti pubblici e pubblici incaricati;
– contratti conclusi dalla PA e dagli Enti pubblici con i privati;
– concorsi pubblici;
possono chiedere informazioni, chiarimenti e motivazioni su tutti gli atti delle PA;
possono informare la magistratura su ipotesi di reati contro la PA;
hanno diritto ad una sede nel comune di residenza;
hanno un finanziamento delle spese per pubblicare sui media i resoconti delle loro attività.

Condite il tutto con una informazione libera – qui siamo alla frutta – e vedrete che in pochi anni un cambiamento profondo si avvia, con buona soddisfazione di tutti.

CONCLUDO.

Non credo (ma sarei felicissimo di essere smentito) che la classe politica, neanche quella di Sinistra, trovi il coraggio di avviarsi sulla strada così impervia della Questione Morale. Nutro solo la flebile speranza che, prima di affogare, provi a nuotare… Però, almeno, non prendiamoci in giro. Le elezioni si stravincono con un programma serio e coraggioso, che restituisca la fiducia nel futuro al paese e dignità alla classe politica. Nient’altro.

Non c’entrano niente i processi a Berlusconi (che vanno fatti), la ricerca di un leader carismatico (se c’è, meglio, ma che se ne vada via subito dopo), il gioco perverso delle alleanze (ben venga il supporto di chi condivide, al diavolo chi vuole allearsi solo nella speranza di non cambiare).

Deve essere chiaro che l’unica alternativa, se si vuole evitare il degrado e l’impoverimento di tutto il Paese, è una alternativa forse lontana, forse illusoria, forse impossibile.. ma forse più reale e vicina di quanti vogliano vedere: .. quella botta.. quel qualcosa di forte.. che auspicava il nostro buon Monicelli..

5 commenti su “Giustizia Sociale, Partecipazione e Piena Trasparenza”

  1. ….La nostra generazione e’ vissuta e sopravvissuta con gli ideali, i valori…ma siamo riusciti a trasmetterli ai nostri giovani o con l’avvento delle barbarie si sono persi per strada? Quando si vuol analizzare il bullismo… si analizzino gli esempi che i giovani vedono oggi….Recuperiamo il nostro essere di umanita’. Il 15 e 16 Maggio diamo il voto a Sindaco di Torino a Piero Fassino e la preferenza a Giorgio Zimbaro

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